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Cioffi: "Felice per quello che sta facendo l'Udinese. Ho grossa riconoscenza per Udine"
L'ex allenatore dell'Udinese, Gabriele Cioffi, è intervenuto a Radio Manà Manà Sport parlando delle prime giornate di campionato: "La sorpresa logica sta nel rendimento delle piccole che stanno mostrando, non solo per le idee ma anche per la freschezza. Le grandi patiscono gli europei e in futuro ci saranno molte partite, potrebbero esserci sorprese".
Su tutte Parma ed Empoli, ma anche l'Udinese.
"Sono molto contento di quello che sta facendo l'Udinese perché ho grossa riconoscenza e rispetto per Udine e per l'Udinese. Sono convinto che Pozzo sia felice, sono felice per i risultati importanti".
Come vedeva la Roma di De Rossi e cosa può dare Juric alla squadra?
"La scelta dell'esonero di De Rossi è stata forte, così come fu l'esonero di Mourinho. Sono due capipopolo, il portoghese per storia e Daniele per essere bandiera e allenatore promettente. Sono scelte forti che vanno rispettate, credo che la squadra fosse costruita per un 3-4-2-1 ed è l'assetto di Juric. È di scuola Gasperini quel modulo, a Daniele piace un calcio più palleggiato mentre Juric predilige il fisico e il gioco diretto".
Se è vero quello che dice sul modulo, è vero che nell'interpretazione del sistema Juric chiede qualcosa di diverso.
"Sono d'accordo, i moduli vanno interpretati perché sono numeri, poi ci sono i principi che sono opposti ma non vuol dire che Juric non possa impattare. Daniele lo scorso anno ha fatto bene e quest'anno non ha avuto tempo. Vero che le proprietà hanno fretta ma credo che avessero investito sul mister anche con un contratto importante. Nel calcio non c'è la logica di tavolino quindi queste scelte vanno rispettate, sono convinto che Juric possa impattare".
Su tutte Parma ed Empoli, ma anche l'Udinese.
"Sono molto contento di quello che sta facendo l'Udinese perché ho grossa riconoscenza e rispetto per Udine e per l'Udinese. Sono convinto che Pozzo sia felice, sono felice per i risultati importanti".
Come vedeva la Roma di De Rossi e cosa può dare Juric alla squadra?
"La scelta dell'esonero di De Rossi è stata forte, così come fu l'esonero di Mourinho. Sono due capipopolo, il portoghese per storia e Daniele per essere bandiera e allenatore promettente. Sono scelte forti che vanno rispettate, credo che la squadra fosse costruita per un 3-4-2-1 ed è l'assetto di Juric. È di scuola Gasperini quel modulo, a Daniele piace un calcio più palleggiato mentre Juric predilige il fisico e il gioco diretto".
Se è vero quello che dice sul modulo, è vero che nell'interpretazione del sistema Juric chiede qualcosa di diverso.
"Sono d'accordo, i moduli vanno interpretati perché sono numeri, poi ci sono i principi che sono opposti ma non vuol dire che Juric non possa impattare. Daniele lo scorso anno ha fatto bene e quest'anno non ha avuto tempo. Vero che le proprietà hanno fretta ma credo che avessero investito sul mister anche con un contratto importante. Nel calcio non c'è la logica di tavolino quindi queste scelte vanno rispettate, sono convinto che Juric possa impattare".
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