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tmw / udinese / Primo Piano
Sanchez o Iker Bravo, chi dal primo minuto al fianco di Thauvin contro l'Atalanta?
Oggi alle 16:12Primo Piano
di Stefano Pontoni
per Tuttoudinese.it

Sanchez o Iker Bravo, chi dal primo minuto al fianco di Thauvin contro l'Atalanta?

La partita contro l’Atalanta, sempre tra le più impegnative per fisicità e ritmo, pone mister Kosta Runjaic di fronte a un dubbio cruciale: chi schierare in attacco al fianco di Florian Thauvin? Con Lucca squalificato e Davis ancora indisponibile per altre due settimane a causa di una ricaduta, le opzioni si restringono a due nomi: Alexis Sanchez e Iker Bravo.

L’esperienza e il talento di Sanchez. Optare per Sanchez significherebbe puntare sull’esperienza e sulla qualità di un giocatore che, anche a 36 anni, può fare fare la differenza. Affiancare il cileno a Thauvin riporterebbe alla mente l’attacco leggero che fu una delle armi vincenti dell’Udinese del passato: quello mitico Sanchez-Di Natale che trascinò i bianconeri in Champions League. Con due giocatori rapidi, tecnici e bravi a muoversi tra le linee senza dare riferimenti, Runjaic potrebbe provare a sorprendere la difesa atalantina, di solito abituata a fronteggiare attaccanti fisici.

Sanchez, inoltre, è in crescita di condizione (la buona settimana di allenamento lo dimostra) e potrebbe finalmente essere impiegato dal primo minuto per iniziare a integrarsi appieno nei meccanismi offensivi della squadra. Anche con un'ora nelle gambe la sua intelligenza tattica, talento e capacità di dialogo con i compagni lo rendono un'opzione intrigante. 

La fisicità di Iker Bravo. Dall’altra parte, c’è Iker Bravo, un centravanti di ruolo e giovane, desideroso di mettere in mostra il proprio valore. Lo spagnolo ha già dimostrato di saper fare reparto da solo, offrendo una presenza fisica in area di rigore e un discreto riferimento per i palloni sporchi. Contro una difesa come quella dell’Atalanta, abituata a pressare alto e lasciare spazi in profondità, Bravo potrebbe essere utile per proteggere palla e far salire la squadra. Affidarsi a lui garantirebbe anche un’alternativa diversa a Thauvin, che potrebbe beneficiare di una spalla più fisica in grado di attirare i difensori centrali e creare spazi tra le linee.

La decisione del tecnico tedesco dipenderà dalla strategia che vorrà adottare. Qualunque sia la scelta, una cosa è certa: per avere la meglio dell'Atalanta servirà una partita perfetta o quasi.