
Zaccheroni ricorda: "Alla Lazio non è stata la mia annata migliore..."
A margine del Premio Maestrelli, Alberto Zaccheroni, ex tecnico di Milan, Udinese e Juventus fra le altre, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai cronisti presenti. In particolare si è soffermato a parlare non solo di Tommaso Maestrelli come uomo e allenatore, ma anche della sua personale parentesi sulla panchina della Lazio. Queste le sue parole: "Maestrelli me lo ricordo come allenatore e me lo ricordo come uomo, anche se non ci siamo mai conosciuti di persona. Mi piaceva il suo stile, il suo modo di gestire la squadra, e l'ho sempre ammirato tantissimo. Quando ho iniziato ad allenare, il primo obiettivo—anche se si sogna in grande fin da subito—era il Premio Maestrelli. Era un sogno perché stimavo l'uomo e stimavo l'allenatore. Riceverlo è stato molto gratificante e lo è ancora oggi. Nel calcio ci sono stati anche altri riconoscimenti, ma il Maestrelli, per me, è il più importante".
"Maestrelli alla Lazio ha fatto decisamente meglio di me. Non è stata la mia annata migliore. È vero che sono subentrato a stagione in corso, come mi è capitato spesso nella mia carriera. Ho avuto un grande feeling con il presidente Cragnotti, che mi ha sempre lasciato lavorare al meglio. Mi dispiace solo non essere riuscito a centrare la qualificazione in Champions League: abbiamo pareggiato a Bologna nella penultima giornata, poco prima del famoso 5 maggio. Quella partita è stata decisiva e purtroppo non siamo riusciti a raggiungere l’obiettivo. Dopo quell’esperienza è arrivato Mancini e io sono tornato in Romagna".







