La Turris dei misteri a caccia del riscatto con il Cerignola: dubbi su infortunati, Ekuban e Parodi…
Dopo la sonora sconfitta di Trapani, la Turris torna al Liguori per cercare un pronto riscatto contro l’Audace Cerignola, al termine di una settimana nella quale si è parlato poco di calcio giocato. E sicuramente non per decisione della stampa locale, da inizio stagione “costretta” a fare informazione sulla base di voci, indiscrezioni, sensazioni, intuizioni…
Ipotizzare la formazione che scenderà in campo quest’oggi, in assenza di delucidazioni sullo stato degli infortunati e sulle cause che hanno determinato i loro stop (Boli, Nicolao, Armiento), su chi viene dato già per partente (Drame?), su chi viene dato per ingaggiato ma forse non ancora impiegabile (vedi i casi Ekuban e Parodi), in assenza di dichiarazioni da parte del tecnico, è un’impresa davvero ardua e sicuramente anomala, al trattarsi di una compagine militante in un contesto professionistico.
Tutti questi dubbi, legittimi, verranno sciolti, in parte, solo al momento della pubblicazione delle formazioni, a pochi minuti dall’inizio del match. Pertanto, diventa inutile quanto fuorviante ipotizzare un probabile 11.
In un campionato professionistico come la Serie C, è davvero inusuale e controproducente che una società di calcio non divulghi informazioni fondamentali come la lista dei convocati, l’aggiornamento settimanale sullo stato di forma dei giocatori, la situazione degli infortunati o la comunicazione ufficiale di acquisti e cessioni. Infatti, questo modo di operare, a nostro avviso, non solo compromette la fiducia dei tifosi, ma rende difficile per i media svolgere il loro lavoro, con effetti negativi a catena. I tifosi sono il cuore pulsante di qualsiasi società di calcio. Hanno un legame profondo con la squadra e vogliono essere costantemente aggiornati su ciò che accade. Questo atteggiamento può distanziare il club dalla sua base di appoggio, privandolo della vicinanza che è fondamentale per la crescita e la fidelizzazione dei tifosi, soprattutto in una categoria come la Serie C, dove il contatto con il territorio è ancora più cruciale.
Per i giornalisti, la mancanza di informazioni ufficiali e costanti sul piano tecnico, (le smentite, invece, abbondano puntuali e minuziose) rende estremamente difficile fornire un’informazione precisa e dettagliata e nel contempo rischia di lasciare spazio a speculazioni e voci infondate, che possono danneggiare l'immagine del club e creare confusione nell'ambiente.
I media hanno il compito di informare i tifosi in modo corretto, analizzare le scelte tecniche e sportive e commentare gli eventi con dati aggiornati. L’assenza di una comunicazione efficace può incidere gravemente sull’immagine della società stessa. Riteniamo infatti che, in un’epoca in cui la trasparenza è un valore fondamentale per qualsiasi organizzazione, un club che non comunica in modo chiaro e tempestivo può essere percepito come disorganizzato o, peggio, poco trasparente.
Inoltre, la presenza fisica dei giornalisti alle conferenze stampa o alle partite non dovrebbe essere il fattore discriminante per la diffusione delle dichiarazioni. In un mondo sempre più connesso digitalmente, molte testate lavorano da remoto o utilizzano strumenti tecnologici per seguire gli eventi. Le dichiarazioni dell'allenatore, dunque, possono essere registrate e diffuse tramite canali ufficiali, permettendo così una copertura mediatica più ampia e inclusiva.
In conclusione, la comunicazione non è solo una formalità, ma un elemento essenziale per rafforzare il legame tra il club e la sua comunità di appassionati e media.