Il Torino si consolida decimo e Cairo coccola i torelli: "Che bello vedere i nostri giovani in campo"

Per il Torino è stata una serata praticamente perfetta. Il 2-0 contro l’Udinese ha permesso in un colpo solo di consolidare il decimo posto e ritrovare una vittoria attesa da 39 giorni, poi ci sono i tanti volti sorridenti dei singoli: Adams ha toccato quota 10 gol stagionali e ha raggiunto Dennis Law, Milinkovic-Savic ha collezionato un altro clean-sheet e un’altra prestazione da portiere sicuro e affidabile. E, per ultimi ma non per importanza, i baby Dembele e Perciun, davvero i protagonisti della gara contro i friulani. Il laterale classe 2004 ha trovato il primo gol in serie A dopo la delusione dell’espulsione di Firenze, il centrocampista ha fatto il suo esordio tra i grandi proprio mentre compiva 19 anni. “E’ il mio giorno più bello, ringrazio il mister per la fiducia che mi ha dimostrato anche nei momenti difficili” ha confidato Dembele; “Devo dire grazie a tutti quelli che hanno creduto in me, spero di avere altre possibilità” le parole di un Perciun quasi incredulo.

Sono i volti sorridenti di un vivaio che, finalmente, sta tornando a sfornare giocatori per la prima squadra.

In campo, infatti, c’era pure Gineitis, che ormai sta diventando un big di questo Toro, e il presidente Cairo ha mostrato tutto il suo orgoglio. “Sono felice dei nostri tre giovani in campo tutti insieme, è stato molto bello” il messaggio mandato dal patron sui prodotti del settore giovanile. Poi, però, c’è stato Paolo Vanoli a tenere tutti con i piedi ben piantati per terra: “Non regalo niente a nessuno, non sapevo nemmeno che fosse il compleanno di Perciun (sorride, ndr) - ha spiegato il tecnico - e questo deve essere soltanto l’inizio: è giusto che si godano il momento, ora specialmente Sergiu avrà un'ulteriore pressione e dovrà dimostrare in Primavera che si è meritato la prima squadra”. Nel frattempo, il Toro si prende il decimo posto e nelle ultime cinque giornate potrà anche sperimentare altri “torelli”: il futuro si costruisce adesso.