TUTTO mercato WEB
Maripan: "Torino grande club, sono molto felice. Tifosi? La pressione non è esagerata"
Guillermo Maripan, difensore del Torino, è intervenuto ai microfoni ufficiali del club per parlare un po' di se stesso e del suo ambientamento in Italia: "Dopo il primo periodo qui mi sento molto felice. Ho trovato una grande squadra e un grande club, la città mi ha accolto bene e ho tanta voglia di mettermi in gioco. Ogni società e campionato ha i propri tifosi che mettono pressione alla squadra, però qui non è esagerata, mi piace! Dal mio arrivo a Torino sono stato trattato molto bene, per strada i tifosi mi fermano sempre in modo rispettoso, chiedono foto e dicono sempre 'Forza Toro!'".
Qual è il suo soprannome?
"El Toqui, che in cileno che significa 'il leader', mi chiamarono così da quando ho cominciato a giocare a calcio e mi piace perché in campo cerco sempre di essere un leader".
Che differenze ha trovato con gli altri paesi in cui ha giocato?
"In Francia nelle ultime cinque stagioni ho disputato un campionato molto fisico. Qui nelle partite che finora ho giocato ho capito che si tratta di un campionato molto tattico, dove ordine in campo e forza fisica sono molto importanti. In Spagna il carico di allenamento veniva ridotto nei giorni precedenti alla partita".
Con chi ha legato di più?
"Con Zapata e Sanabria ho un bel rapporto, li conoscevo da tempo perché ci siamo affrontati con le nazionali. Mi hanno accolto molto bene, siamo buoni compagni e condividiamo il mate. Con Duvan in Copa America ho avuto un piccolo scontro. Era un momento di gioco e se non ricordo male lui era entrato nel secondo tempo. Io l'ho accolto con un colpo per fargli sentire la pressione di giocare contro il Cile. Ora è tutto a posto, non c'è nessun problema".
Qual è il suo soprannome?
"El Toqui, che in cileno che significa 'il leader', mi chiamarono così da quando ho cominciato a giocare a calcio e mi piace perché in campo cerco sempre di essere un leader".
Che differenze ha trovato con gli altri paesi in cui ha giocato?
"In Francia nelle ultime cinque stagioni ho disputato un campionato molto fisico. Qui nelle partite che finora ho giocato ho capito che si tratta di un campionato molto tattico, dove ordine in campo e forza fisica sono molto importanti. In Spagna il carico di allenamento veniva ridotto nei giorni precedenti alla partita".
Con chi ha legato di più?
"Con Zapata e Sanabria ho un bel rapporto, li conoscevo da tempo perché ci siamo affrontati con le nazionali. Mi hanno accolto molto bene, siamo buoni compagni e condividiamo il mate. Con Duvan in Copa America ho avuto un piccolo scontro. Era un momento di gioco e se non ricordo male lui era entrato nel secondo tempo. Io l'ho accolto con un colpo per fargli sentire la pressione di giocare contro il Cile. Ora è tutto a posto, non c'è nessun problema".
Altre notizie
Ultime dai canali
torinoIl Chelsea aspetta il rilancio della Lazio per Casadei
serie cGiugliano, acquisto dal Pineto: triennale per Del Sole
interTrevisani: "Il turnover è una boiata, si è visto. C'è chi ha Samardzic in panchina e chi Buchanan"
juventusNext Gen, Madonia designato per la sfida tra i bianconeri e il Monopoli
serie cTaranto, il nuovo tecnico è Murgia: "Mi è stato chiesto di creare entusiasmo"
lazioHellas Verona, Zanetti chiama tutti agli ordini: la preparazione anti Lazio
Spezia: proseguono i lavori per gli aquilotti
cagliariLa Nazione - Rallenta lo scambio Kouame-Sanabria
Primo piano