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Zapata ko, il dott. Misischi: "Di solito 6-8 mesi per il recupero, ma ci sono tante variabili"
Duvan Zapata sarà ai box per tanto, troppo tempo. Il centravanti del Torino, uscito infortunato dalla gara contro l'Inter, ha ricevuto il responso più temuto: lesione del legamento crociato anteriore, del menisco mediale e del menisco laterale. Il colombiano dovrà operarsi e lo aspetta un percorso di recupero molto lungo, che potrebbe arrivare a dieci o più mesi.
Raggiunto da Tuttosport, ne ha parlato il dottor Renato Misischi, esperto in ortopedia ed ex responsabile sanitario del Torino, ricordando come in genere questo tipo di lesioni richiedano 6-8 mesi per il recupero, "ma ci sono tante variabili, nei percorsi di recupero possono sorgere degli imprevisti e i tempi possono allungarsi, lo abbiamo visto anche di recente con Schuurs".
L'infortunio è tale, fra gravità ed età da far temere per il prosieguo della carriera ad alti livelli del capitano granata: "È pur sempre un uomo in giovane età - sottolinea Misischi - più che altro bisogna pensare che ha una fisicità di un certo tipo e potrebbe servire del tempo". La conversazione si sposta poi sulle troppe partite disputate in ogni stagione dai calciatori, con due aspetti da sottolineare: "La prima è legata all’esasperazione del gesto fisico, si gioca un calcio molto dinamico dove si spinge sempre di più, la seconda è legata al numero di partite giocate. Il numero non incide tanto sul fisico, ma più si gioca e più c'è il rischio di infortunarsi".
Raggiunto da Tuttosport, ne ha parlato il dottor Renato Misischi, esperto in ortopedia ed ex responsabile sanitario del Torino, ricordando come in genere questo tipo di lesioni richiedano 6-8 mesi per il recupero, "ma ci sono tante variabili, nei percorsi di recupero possono sorgere degli imprevisti e i tempi possono allungarsi, lo abbiamo visto anche di recente con Schuurs".
L'infortunio è tale, fra gravità ed età da far temere per il prosieguo della carriera ad alti livelli del capitano granata: "È pur sempre un uomo in giovane età - sottolinea Misischi - più che altro bisogna pensare che ha una fisicità di un certo tipo e potrebbe servire del tempo". La conversazione si sposta poi sulle troppe partite disputate in ogni stagione dai calciatori, con due aspetti da sottolineare: "La prima è legata all’esasperazione del gesto fisico, si gioca un calcio molto dinamico dove si spinge sempre di più, la seconda è legata al numero di partite giocate. Il numero non incide tanto sul fisico, ma più si gioca e più c'è il rischio di infortunarsi".
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