
Passa il tempo, ma il Torino è sempre fossilizzato nella stessa situazione
All’ora di pranzo di questo lunedì di Pasquetta il Torino affronterà l’Udinese che ha i suoi stessi punti e che condivide il 10° posto in classifica a sei partite, compresa quella odierna, dalla fine del campionato. Sembra di rivivere un film già visto poiché i granata sono nel limbo di metà classifica, salvi, ma anche senza ambizioni di classifica poiché il distacco da chi è davanti è importante e non permette neppure di sognare un piazzamento finale migliore, infatti, il Milan, che è al 9° posto ha 11 punti in più, la Fiorentina, 8°, ne ha 13, la Lazio, 7°, ben 16 e la Roma, 6°, anche di più con 17.
E allora vengono in mente le parole che disse Eraldo Pecci, intervistato da tuttobolognaweb.it, il 3 marzo 2023 a tre giorni dalla gara contro i felsinei: “𝙁𝙤𝙧𝙨𝙚 𝙨𝙤𝙣𝙤 𝙧𝙚𝙩𝙤𝙧𝙞𝙘𝙤 𝙢𝙖 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙤 𝙣𝙤𝙣 𝙚̀ 𝙥𝙞ù 𝙞𝙡 𝙢𝙞𝙤 𝙏𝙤𝙧𝙤.𝙈𝙞 𝙡𝙞𝙢𝙞𝙩𝙤 𝙖 𝙜𝙪𝙖𝙧𝙙𝙖r𝙚 𝙘𝙤𝙢𝙚 𝙛𝙞𝙣𝙞𝙨𝙘𝙚 𝙡𝙖 𝙥𝙖𝙧𝙩𝙞𝙩𝙖, 𝙢𝙖 𝙢𝙞 𝙞𝙣𝙩𝙚𝙧𝙚𝙨𝙨𝙤 𝙨𝙚𝙢𝙥𝙧𝙚 𝙢𝙚𝙣𝙤. 𝙄𝙡 𝙢𝙞𝙤 𝙏𝙤𝙧𝙤 𝙚𝙧𝙖 𝙦𝙪𝙖𝙡𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙙𝙞 𝙙𝙞𝙫𝙚𝙧𝙨𝙤. 𝙋𝙤𝙞 𝙩𝙪𝙩𝙩𝙚 𝙦𝙪𝙚𝙨𝙩𝙚 𝙗𝙚𝙡𝙡𝙚 𝙥𝙧𝙚𝙨𝙩𝙖𝙯𝙞𝙤𝙣𝙞 𝙣𝙤𝙣 𝙡𝙚 𝙫𝙚𝙙𝙤 𝙚 𝙡𝙖 𝙘𝙡𝙖𝙨𝙨𝙞𝙛𝙞𝙘𝙖 𝙡𝙤 𝙙𝙞𝙢𝙤𝙨𝙩𝙧𝙖. Non sono contento”. Per la cronaca quella partita fu poi vinta dal Torino per 1 a 0 con gol di Karamoh e allora i granata, guidati da Ivan Juric, dopo 24 giornate erano al 10° posto appaiati all’Udinese e il Bologna era davanti con quattro punti in più. Alla fine del campionato il Torino si piazzò all’11° posto sopravanzato di un punto dal Bologna e l’Udinese con 7 punti in meno era al 13°. A distanza di due anni, un mese e 18 giorni il Torino, dopo 32 giornate di questo campionato, è al 10° posto a pari punti con l’Udinese e il Bologna è 4° con 20 punti in più dopo la vittoria di ieri sull'Inter che divide il primo posto col Napoli. Senza voler metter parole in bocca a Pecci, ci mancherebbe altro, ma viene il sospetto che se oggi si chiedesse un commento al centrocampista che contribuì a far vincere l’ultimo scudetto al Torino, nel ormai lontano 1976, direbbe sui granata più o meno le stesse cose perché se anche passano gli anni, cambiano gli allenatori e i giocatori il Torino è sempre fossilizzato nella stessa situazione.







