
Un piccolo e mediocre Toro si è subito arreso davanti a un Napoli determinato a conquistare lo scudetto. Tifosi delusi e anche arrabbiati per le parole di Vagnati
Non c’è stata storia fra Napoli e Torino. Che i granata potessero perdere contro gli azzurri era prevedibile, ma la sconfitta dipende sempre come arriva e a parte una fiammata iniziale in campo si è visto praticamente solo il Napoli. I partenopei hanno giocato sapendo che l’Inter, che prima della gara li affiancava in testa alla classifica, aveva perso con la Roma ed erano quindi, se possibile, ancor più motivati a ottenere i tre punti e così è stato. Il Torino invece nel suo confortevole e anonimo 10° posto non aveva evidentemente le stesse motivazioni perché ha fatto ben poco, per non dire quasi niente, per rendere difficile la vita al Napoli e due numeri della partita su tutti lo certificano: zero tiri in porta e tre fuori. Al Napoli invece sono bastati due tiri per segnare altrettanti gol, doppietta di McTominay che già all’andata aveva segnato il gol della vittoria. E che nessuno tiri fuori la giustificazione che i granata avevano giocato mercoledì e invece gli azzurri quattro giorni prima perché è un voler aggrapparsi a un alibi troppo facile. Semmai ha pesato di più l’assenza di Ricci che all’ultimo, dopo il riscaldamento, ha dovuto dare forfait per il riacutizzarsi del dolore causato dalla tendinopatia al rotuleo del ginocchio sinistro che gli aveva già fatto lasciare anzitempo il campo nella precedente gara con l’Udinese. E a quest’assenza va anche aggiunta la squalifica di Gineitis.
Il Torino nel primo minuto di gioco ha provato a far vedere i muscoli con Coco che dalla distanza ha concluso con la palla che è andata alta sopra la traversa, ma poi ha permesso che il Napoli gestisse il gioco apparendo troppo spesso in balia degli avversari che di tanto in tanto gli hanno concesso di far girare la palla, cosa che è stata fatta in maniera troppo lenta e la manovra così è risultata prevedibile. Il Napoli ha chiuso bene tutti gli spazi, non per nulla ha la miglior difesa d’Europa, e con azioni corali ha pressato sbloccando il risultato dopo 7 minuti: verticalizzazione di Di Lorenzo per il taglio di Anguissa che ha crossato basso e McTominay dall’area piccola, anticipando Coco, ha spedito la palla in rete. E poi con un’azione fotocopia al 41’ ha raddoppiato: Politano ha portato a spasso Biraghi e poi ha crossato vedendo l’inserimento di McTominay che con un tiro col destro dall’area piccola ha indirizzato la palla nell'angolino in basso a destra. Nella ripresa Vanoli ha provato subito a dare una scossa ai suoi mandando in campo Ilic per Tameze e poi Vlasic e Lazaro per Linetty e Biraghi (59’) passando dal 3-5-2, o meglio dal 3-5-1-1 al 3-4-3, ma l’andamento della gara non è cambiato. E anche il successivo inserimento di Karamoh per Coco (68’) non ha mutato l’andamento della gara, seppur il Napoli abbia abbassato ancora l’intensità, già calata dall’inizio del secondo tempo, e il numero delle giocate offensive, anche a causa dei tanti infortuni che hanno costretto Conte a sostituire giocatori importanti. A iniziare da Anguissa (58’) e Buongiorno (64’) e poi anche Lobotka, Lukaku e Spinazzola (86’). Ma i partenopei comunque sono andati vicino a segnare anche un terzo gol: cross morbido di Spinazzola per Billing che di testa, da distanza ravvicinata, ha mandato la palla sulla parte alta della traversa (61’). Oltre al tiro iniziale di Coco ci hanno provato anche Linetty (45’+3’ palla allontanata dalla difesa e 51’ muro di Buongiorno), Adams (11’ non ha inquadrato la porta e 90’+3’ ha colpito male la palla), Elmas (20’ destro respinto dalla difesa), Karamoh (90’ destro respinto dalla difesa), Ilic (50’ palla murata dalla difesa) e Lazaro (90’+5’ palla sopra la traversa).
Come sempre mister Vanoli nel post partita ha parlato di una buona prestazione della sua squadra e che la sconfitta può essere utile per crescere, come riporta Tuttosport, pur infastidito per i gol subiti: “Dà fastidio perché abbiamo fatto una buona prestazione, ma abbiamo concesso due gol fotocopia. Un peccato, anche tenuto conto del paio di occasioni non sfruttate a inizio gara. Parlo di buona prestazione pure perché avevamo quattro giorni in meno di riposo rispetto al Napoli, però abbiamo retto anche nel secondo tempo. Ci è mancata un po’ di profondità, e questo ha agevolato il Napoli. Resta il fatto che questa può essere una sconfitta salutare per crescere. Se vogliamo fare un altro step ulteriore dobbiamo curare i dettagli. Il Napoli è forte e noi siamo stati in partita, abbiamo fatto buone cose, ma troppo poco per fare punti. Ora dobbiamo capire cosa fare in più anche in partite come questa dove il Napoli l’ha indirizzata subito come voleva. Adesso torniamo a Torino, ci riposiamo e poi prepariamo la gara contro il Venezia: voglio un riscatto e tre punti contro il Venezia davanti ai nostri tifosi. Dobbiamo essere da esempio per la maglia che indossiamo, e perché vogliamo il decimo posto. Nel girone di ritorno stiamo dimostrando tanto, dobbiamo dare una pronta risposta contro un Venezia che si gioca punti importanti per la salvezza. Vogliamo vincere in casa. Ricci? Ha avuto una ricaduta al ginocchio, ha una tendinopatia al rotuleo, abbiamo provato a recuperarlo ma non ci siamo riusciti e ho dovuto utilizzare Tameze. Anche Lazaro, Vlasic e Ilic non erano al top”.
I tifosi del Toro comunque non anno preso bene, per usare un eufemismo, la sconfitta e soprattutto non hanno per nulla gradito le parole di Vagnati prima del match sulle voci di mercato : “Le voci di mercato su Ricci e Milinkovic-Savic fanno piacere, sono due ragazzi che sono qua da tanto”. E non hanno neppure gradito le intenzioni riguardo al futuro del Torino memori di quanto fatto nelle scorse sessioni di mercato con cessioni eccellenti e sostituti, quando sono stati presi (leggasi Zapata non sostituito) il più delle volte non all’altezza: “Guardo al futuro con ottimismo, abbiamo un buon organico che dobbiamo migliorare per la prossima stagione. Quando il campionato sarà finito, a bocce ferme, con Vanoli e con il presidente programmeremo il futuro. Quest’anno abbiamo perso Zapata per infortunio: per qualsiasi squadra diventa dura senza il suo miglior attaccante”. Così come non sono bastate le rassicurazioni sul prolungamento del contratto del mister: “Nel suo contratto c’è un’opzione per il rinnovo per un altro anno, fino al 2027. Ma non è la questione rinnovo a dare solidità all’ambiente, siamo già solidi e uniti”.
Solidi e uniti non di certo con la maggior parte dei i tifosi che infatti per il 4 maggio, giorno delle commemorazioni della tragedia di Superga, hanno organizzato una marcia di protesta nei confronti del presidente Cairo e in generale della dirigenza granata.







