Altro “mirabolante” mercato del Torino: in entrata 3 scommesse e 1 usato sicuro, con le uscite altri begli incassi. VOTO: 4
”Il sostituto di Zapata? A gennaio, come tutti i grandi club, sappiamo già cosa e come fare e non aspetteremo l’ultimo giorno per intervenire” aveva detto il 30 ottobre 2024 il presidente del Torino Urbano Cairo e poi ieri, ultimo giorno di calciomercato e a 121 giorni dall’infortunio di Duvan, è stato preso Salama a titolo temporaneo con opzione per l’acquisto a titolo definitivo. Un’operazione che ricorda quella che Vagnati fece per Gravillon che arrivò in granata il 31 gennaio 2023 dallo Stade de Reims, stesso club di Salama, dopo l’infortunio di Zima. E per fortuna che c’è lo Stade de Reims un club evidentemente amico perché quando l’ultimo giorno di mercato il Torino è con l’acqua alla gola e deve assolutamente prendere un giocatore Vagnati va a bussare alla porta dei francesi e loro gli cedono un giocatore di cui possono fare a meno e glielo concedono anche in prestito senza neppure pretendere alcun tipo di obbligo di riscatto (c’è un diritto a circa 4 mln). Con tutto il rispetto per Salama, ma senza alcun problema poteva essere preso già il 2 gennaio, il giorno dell’apertura del mercato, così almeno mister Vanoli avrebbe avuto il tempo di inserirlo e adesso, dopo più di un mese, sarebbe integrato.
A parte questa considerazione non secondaria, la cosa ben più grave è che Salama non può essere definito il sostituto di Zapata seppur sia un attaccante, che può agire da punta o da ala sia a destra sia a sinistra, perché il classe 2000, il 18 luglio compirà 25 anni, a parte l’altezza, 192 centimetri, non ha il fisico imponente di Zapata e soprattutto non è il classico bomber che garantisce gol con continuità e infatti nel Reims era una riserva. Magari Vanoli riuscirà a tirare fuori ad lui cose che finora chi lo ha allenato non è riuscito, ma al momento i numeri del francese, con anche passaporto marocchino, parlano chiaro: negli ultimi 3 anni e mezzo ha disputato, tra campionato e coppa di Francia, 88 partite giocando per 3791 minuti con una media di 43,07 minuti a gara e ha segnato 5 gol e sfoderato 2 assist. E tra l’altro nella stagione 22/23 purtroppo ha sofferto di pubalgia. E’ l’attaccante che tanto invocava Vanoli? No di certo. Fosse arrivato come ulteriore rincalzo, se a tempo debito il Torino avesse preso Beto, ci poteva magari anche stare, ma non come la punta che dovrebbe sostituire Zapata, al più visto l’infortunio di Njie, frattura del malleolo, può essere il suo sostituto.
Almeno ieri il Torino ha preso Biraghi dalla Fiorentina visto che Vojvoda, che aveva il contratto in scadenza a giugno, è stato ceduto a titolo definitivo al Como per la cifra di 1,5 mln che non sono disprezzabili per un giocatore che a fine stagione altrimenti sarebbe andato via a parametro zero. L’ex viola è in prestito anche lui, con la possibilità a giugno di riscattarlo per 100 mila euro, ed è il classico giocatore affidabile. Ha compiuto 32 anni lo scorso 1 settembre, ha una carriera di assoluto rispetto con anche 16 presenze e 1 gol nella Nazionale maggiore, ha capacità di spinta sa battere le punizioni, finalmente uno che ne è capace, e i calci d’angolo può giocare sia nel 4-2-3-1 come terzino sinistro e nel 3-5-2 come esterno di centrocampo o anche da braccetto. Un vero rinforzo dunque.
Giovedì scorso e domenica erano stati ufficializzati anche gli arrivi di Elmas e Casadei. Il macedone arriva da un anno passato al Lipsia più che altro fra infermeria e panchina, 363 minuti in campo in 22 partite sfoderando 1 assist. E’ un jolly che può agire un po’ in tutti i ruoli in attacco a sostegno della punta, conosce il campionato italiano poiché era stato al Napoli dal 24 luglio 2019 al 1 gennaio 2024, vincendo anche uno scudetto pur non essendo proprio un titolare, ma uno che entrava nelle rotazioni. Ovviamente avendo giocato molto poco nell’ultimo anno ha bisogno di tempo per trovare la forma fisica e magari fra un mesetto potrà essere a piena disposizione prima è ipotizzabile che al più faccia qualche comparsata da subentrante nei finali. Casadei invece è un giovane di prospettiva e non per niente il Torino lo ha acquistato dal Chesea per 15 milioni comprensivi di bonus più una percentuale tra il 15 e il 20% su una futura rivendita. Una cifra tutto sommato accettabile per un 22enne, ha compiuto gli anno lo scorso 10 gennaio. E’ vero che come ha detto il direttore sportivo della Lazio Fabiani, dopo averlo conteso ai granata senza riuscire a spuntarla, che Cesare dal suo arrivo in Inghilterra in Premier League ha giocato solo 71’ subentrando in 11 partite però resta pur sempre un centrocampista che può agire anche da mezzala e trequartista che nelle giovanili, nell’Under 21 italiana e in Championship, in Premier League 2in Efl cup e in Fa cup ha fatto vedere buone cose. I campi della Serie A non li ha ancora calcati, ma anche il commissario tecnico Spalletti ha applaudito il ritorno in Italia del ex Inter: “Sono contento che Casadei sia tornato nel nostro campionato, così come Ndour. E sono curioso di vedere Daniel Maldini all’Atalanta. Li seguirò tutti con grande attenzione”. Indice che Vanoli potrà mettere Cesare nella condizione di esordire in Serie A.
Per 4 giocatori arrivati ne sono andati via 4: i giovani Bianay Balcot e Ciammaglichella mandati in prestito a farsi le ossa rispettivamente nella Triestina e nella Ternana, Vojvoda come si è detto al Como, e Ilic allo Spartak Mosca. Il trasferimento di Ilic non è ancora stato reso ufficiale perché la burocrazia ha i suoi tempi, ma in Russia il calciomercato chiuderà fra 16 giorni per cui c’è tempo. Un affare per il Torino la cessione del serbo che permetterà alle casse del Torino di arricchirsi di 17 mln più eventuali altri 3 di bonus. Ivan era arrivato due anni fa, il 30 gennaio 2023, dal Verona per circa 16,5 mln ma non è mai riuscito a dare seguito alle aspettative facendo vedere solo di tanto in tanto le sue indubbie qualità. Per cui Cairo è completamente rientrato della spesa o se si vuole dirla in altro modo ha preso Casadei senza di fatto tirare fuori un centesimo e anzi facendo rimanere nel portafoglio qualche soldo. E’ però evidente che dal passaggio da Ilic a Casadei il Torino ha perso un giocatore che aveva più esperienza per prenderne uno che deve farla. Sul fronte uscite resta un mistero perché non sia stato ceduto Bayeye visto che in questa stagione non ha mai giocato e che non era neppure fra i convocati.
Come giudicare allora del mercato del Torino? La squadra già prima dei nuovi innesti si era risollevata dopo essere precipitata dal primo posto della quinta giornata a 4 lunghezze dalla terzultima grazie al grande lavoro di Vanoli. Il mister ha dato maggiore solidità alla difesa e ha provato a rendere più incisivo l’attacco, anche se i gol continuano a latitare e per questo serviva un sostituto di Zapata che garantisse di segnare con una certa continuità perché Adams, pur essendo con 7 reti in campionato il capocannoniere, non è il proverbiale bomber. 4 nuovi giocatori arrivati, 3 scommesse e 1 usato sicuro, e 4 ceduti spendendo 15 mln e incassandone 18,5 con un attivo di 3,5 mln, dopo che già in estate con l’aver dato via su tutti Buongiorno e Bellanova erano stati messi in tasca 58 mln a fronte di 16,5 spesi.
La squadra nel complesso non è stata rinforzata, tra l’altro manca sempre il difensore di piede mancino che già Vanoli auspicava in estate, per cui per questa sessione di mercato del Torino il VOTO è 4, con la specifica che sarebbe 3 se non fossero stati incassati bei soldini.