ESCLUSIVA TG – Liboni: “Fino a quando Cairo sarà presidente il Toro rimarrà quello che è perché lui non può o non vuole spendere”
Valerio Liboni è stato intervistato in esclusiva da TorinoGranata.it. Liboni è un cantautore, batterista, compositore e music maker, uno dei personaggi storici della musica leggera italiana ed è un grande tifoso del Toro e autore dell’inno ufficiale granata “Ancora Toro”. Con lui abbiamo parlato della sua squadra del cuore.
Siamo a fine anno e manca una partita al termine del girone d’andata che bilancio fa del Torino in questa prima parte del campionato?
“A parte la partita con l’Udinese che ho sentito alla radio mentre ero in macchina le altre le ho viste tutte e sinceramente non so più cosa pensare di questo Torino. L’unica cosa che mi rimane da dire e che ne sarò sempre tifoso a prescindere da tutto e credo di aver regalato al mio Toro e i suoi tifosi forse il più dell’inno che abbiano mai avuto visto come lo cantano allo stadio e che emozioni trasmettono. Guardando la classifica il Torino ha gli stessi punti della Roma che ha fatto investimenti pazzeschi in proporzione, mentre noi non ce li possiamo permettere perché fino a quando rimarrà il presidente Cairo alla guida della società il Torino sarà quello che è poiché lui non può o non vuole spendere. Infatti per mantenere la squadra a metà classifica ha dovuto vendere Buongiorno e Ballanova, se li avessimo ancora non dico che saremmo come la Fiorentina (con una partita da recuperare ha gli stessi punti della Juventus ed è al 5° posto, ndr) ma potremmo lottare per un posto nelle coppe europee. Il problema è tutto qui ed è il budget”.
E dell’allenatore Vanoli cosa pensa?
“Sta facendo miracoli con i giocatori che ha a disposizione: non sono dei fulmini e in più ci si è messo pure il famigerato infortunio a Zapata. Io continuo a tifare per il Toro e ad amarlo anche se giocasse in Serie C”.
I tifosi ormai da mesi contestano incessantemente Cairo, al riguardo lei di che opinione è?
“Spero che da tutta questa contestazione e dai problemi che ci sono si riesca a trovare una quadra e che Cairo riesca a vendere il club e chi lo comprasse arrivi con l’intento di fare qualche cosa di positivo. Mi auguro che la squadra non finisca in mano a persone che non amino il Toro. Credo che comunque Cairo un po’ il Toro lo abbia amato, anche se di sicuro ha fatto i suoi interessi come ogni imprenditore”.
Si aspetta qualche cosa dal mercato di gennaio che aprirà fra due giorni?
“Sì, ma bisogna pensare che in giro non ci sono giocatori fenomeni in attacco e forse bisognerebbe prendere qualcuno nelle serie minori però comunque calciatori da 10-12 gol a stagione ce ne sono pochi. Forse magari si possono trovare all’estero, ma costano un sacco di soldi. Sui giornali, ad esempio, ho letto quello che vorrebbe Arnautovic per giocare sei mesi al Torino: 1,5 milioni e mi sembra veramente una follia. Ripeto, il Torino ha gli stessi punti della Roma che ha giocatori come Dybala, Pellegrini e Mancini eppure non è più forte di noi, almeno vedendo la classifica”.
Cosa augura al Torino per il 2025?
“Come ogni anno che migliori. Con l’Udinese domenica ha pareggiato rimontando due gol e ha dato una prova di carattere e mi fa piacere, ma non basta. Mi auguro che non siano venduti i giocatori migliori, ma sicuramente Ricci, se non adesso a fine stagione, non resterà perché è un giocatore troppo forte per giocare nel Torino. Dobbiamo mettere in conto, qualcuno non sarà contento di questo, ma se fossimo Ricci perché dovremmo stare in un club che galleggia a metà classifica e con un presidente che non rinforza la squadra? Vanoli è un allenatore tutto sommato giovane che sta facendo esperienza con il Torino e qualche errore lo ha commesso nel fare le formazioni. Spero quindi che il Torino sia comprato da qualcuno e che migliori il 10° posto perché adesso è una squadra da metà classifica. E’inutile che stiamo a farci le “pippe” e a pensare che possa fare di più con questa rosa. Non è detto che con l'avere giocatori più importanti si riesca a fare chissà cosa, basta pensare alla Juventus che non sta facendo grandi cose infatti ha pareggiato 11 partite su 18 eppure ha fior di campioni all’interno della rosa. Dei bianconeri a me non interessa però non mi sembra che i loro tifosi siano così contenti. Come dicevo prima anche la Roma non sta andando così bene. Le squadre che hanno fatto una programmazione e hanno preso i giocatori più forti sono l’Atalanta e l’Inter, mentre il Milan ha appena cambiato allenatore (esonerato Fonseca è arrivato Sergio Conceição, ndr) quindi non tutto quello che sta facendo il Torino è negativo.
Non sono disfattista, ma ottimista. Guardo con disincanto ciò che succede perché bisogna anche capire la situazione e non si possono pagare ingaggi assurdi come chiedono certi calciatori che giocano in queste squadre. Pensiamo al Manchester City che in proporzione è messo peggio di noi eppure ha giocatori fortissimi ed è allenato da Guardiola uno dei migliori al mondo. La mia è una dissertazione pacata sul Torino e mi rendo conto delle difficoltà e che il presidente Cairo ai tifosi non piace perché non può garantire niente di più. Si fa presto a vincere come fa l’Inter avendo più di 400 milioni di debiti. Chi conosce il mondo Torino sa che molti giocatori non vengono a giocare da noi perché la situazione è difficile infatti in questi anni sono stati presi giovani di più o meno di belle speranze, qualcuno che aveva bisogno di rilanciarsi o qualche “vecchierello” a fine carriera”.
Lavorativamente parlando ha qualche novità che ci può svelare?
“Sto preparando una settimana in un teatro di Torino, vi farò presto sapere i dettagli, ma posso dire che sarà uno spettacolo nel quale sarò accompagnato da un duo e racconterò quello che ho scritto nei mie libri e canterò le canzoni del mio repertorio che hanno decretato il mio successo sia come autore sia come interprete. La prima serata che farò a Torino è il 19 marzo nel locale Rabezzana e poco dopo ai primi di aprile ci sarà lo spettacolo di cui parlavo prima. Per quel che riguarda il Toro difficilmente mi riesce di fare un inno più bello dell’attuale “Ancora Toro”, nonostante i tentativi d’imitazione da parte di vari personaggi.
Mi permetto di cogliere l’occasione per augurare a tutti un BUON 2025 con felicità e salute e SEMPRE FORZA TORO!”.