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Il centrocampo del Torino quest’anno può fare la differenzaTUTTO mercato WEB
Ilic e Ricci
© foto di www.imagephotoagency.it
venerdì 6 settembre 2024, 11:30Primo Piano
di Elena Rossin
per Torinogranata.it
fonte Elena Rossin

Il centrocampo del Torino quest’anno può fare la differenza

Ricci, Linetty, Ilic, Vlasic, Tameze, Gineitis, Ilkhan e Ciammaglichella ben sette giocatori a disposizione di Vanoli che ha titolari e alternative valide. Certo finora Vlasic e anche Gineitis non sono stati a disposizione, ma da mercoledì il lituano tornerà ad allenarsi con i compagni visto che ha messo alle spalle l’infortunio, trauma distorsivo al ginocchio destro con interessamento distrattivo al legamento crociato posteriore, che di fatto lo ha tenuto fuori dal 30 marzo scorso. Per Vlasic, che negli ultimi mesi ha avuto problemi di tendinite, all’adduttore e la pubalgia e che da quando il 3 maggio scorso uscì anzitempo nella partita con il Bologna non ha più giocato, invece si dovrà aspettare ancora un po’, come più volte ha detto anche Vanoli: “Preferisco perdere un po' più di tempo, ma poi averlo per tutto il resto dell’anno siccome è un giocatore importante”.

Nel 3-5-2 di Vanoli finora Ricci e Ilic sono stati utilizzati da mezzali, mentre Linetty in cabina di regia è lo schermo della difesa soprattutto durante i contropiedi degli avversari grazie alle sue doti di corsa, ai muscoli e all’esperienza. Questa collocazione del polacco al centro del campo dà equilibrio alla squadra, sono tantissimi i palloni che passano tra i suoi piedi, e permette alle mezzali Ricci e Ilic di inserirsi di più in area sollevandoli in buona parte da compiti difensivi. Ma l’agire in campo di Karol non si limita a macinare chilometri e ai compiti difensivi contenendo gli avversari, infatti, appena può anche lui avanza impostando la ripartenza e prova la conclusione, come ha fatto nella partita di Coppa Italia con il Cosenza o in quella con l’Atalanta quando su sponda di Zapata ha calciato di potenza col destro e Hien si è dovuto immolare per evitare pericoli.

Con un gioco meno uomo contro uomo e dovendo accompagnare molto l’azione e andare alla conclusione le mezzali devono rendere la manovra fluida agevolando l’aggressione allo spazio in modo da esaltare il gioco con e fra le due punte ed essere molto dinamici. E’ indispensabile che muovano la palla e che si facciano sempre trovare nella giusta posizione. E serve che abbiano anche tanta precisione nel tiro in porta.  
La varietà delle caratteristiche dei centrocampisti permette anche di cambiare modulo nel corso della partita passando al 3-4-2-1 o al 3-4-3 o anche al 4-2-3-1 e al 4-3-3.  Ma per utilizzare maggiormente questi altri moduli servono maggiore attacco dello spazio e profondità. Ilic, come ha detto Vanoli, ha nelle sue corde questo “ma bisogna insegnarglielo ad andare nello spazio perché alle volte è una corsa di sacrificio che premia tutta la squadra”. E quando torneranno a disposizione Gineitis e Vlasic il variare il modulo sarà ancora più agevolato. “Vlasic è un giocatore universale – ha detto Vanoli - e può ricoprire più ruoli: la mezzala, il trequartista nel 4-2-3-1 o l'esterno come ha fatto quando era a Londra nel 4-3-3”.Mentre Gineitis può essere utilizzato sia da regista sia da mezzala. E anche Tameze è un calciatore duttile che all’occorrenza come era già capitato sotto la gestione Juric può agire anche da braccetto a destra e lo ha fatto nella gara con l’Atalanta scelto da Vanoli perché “mi sono fidato dei giocatori che conoscono già il campionato e che sapevano chi è l’Atalanta. Lui ha fatto anche bene. Soprattutto l'ho scelto perché volevo un braccetto centrocampista per entrasse dentro al campo come in occasione della palla che ha messo per Zapata. Ha risposto presente, come ha sempre fatto".

I giovani Ilkhan, se rimarrà e non tonerà in Tuchia o andando altrove, e Ciammaglichella completano il quadro del centrocampo. In allenamento dovranno convincere Vanoli non solo a portarli in panchina, ma anche a utilizzarli come ha fatto Aaron che infatti il mister ha premiato facendolo esordire in Serie A nel finale dei gara con l’Atalanta quando al 98’ ha sostituito Ricci.

Quest’anno il centrocampo del Torino numericamente c’è e può anche qualitativamente fare la differenza. “Il calcio moderno è cambiato e dipende sempre dagli interpreti che si hanno a disposizione e dalle caratteristiche che hanno – ha affermato Vanoli -. L’opportunità di variare in corso della gara e avere anche un piano B penso che sia sempre stato il mio modo di vedere il calcio quindi perché non sfruttarlo? La differenza la fanno le caratteristiche dei giocatori – ripete speso il mister -. Nel calcio di oggi servono giocatori intelligenti e duttili, e poi è l'allenatore che deve cercare la posizione per farli rendere al meglio”. E si può aggiungere che sta ai giocatori mettersi sempre a disposizione prima in allenamento e poi in partita mettendo a fritto quanto appreso con continuità.