Per il Torino con il Metz prove tecniche in vista del Cosenza in Coppa Italia e in attesa di rinforzi indispensabili dal mercato
Oggi alle 17 l’ultima amichevole, con il Metz retrocesso nella Serie B francese dopo i play out, che al Torino servirà come prova tecnica in vista della prima partita che conterà davvero: quella con il Cosenza nei trentaduesimi di Coppa Italia con l’obiettivo di passare il turno. Ma che Torino è quello di Vanoli? Dall’8 luglio, giorno del raduno al Filadelfia, sono passati 26 giorni e il nuovo allenatore ha optato per il 3-5-2, provando sì qualche volta anche nel ritiro di Pinzolo il 4-3-3 però a oggi non ha né tecnicamente né qualitativamente né numericamente gli uomini giusti per utilizzarlo. La difesa a tre, il centrocampo a cinque e le due punte sono quindi la soluzione migliore, anche se la squadra titolare e pure quella delle riserve è incompleta. Nell’amichevole con il Lione, finita 0 a 0, la scelta era ricaduta su Milinkovic-Savic; Vojvoda, Coco, Masina; Bellanova, Linetty, Ricci, Ilic, Lazaro; Sanabria, Zapata. Vanoli può contare anche su Tameze, Adams, Schuurs quando finalmente avrà messo alle spalle l’infortunio al ginocchio, Sazonov, Bayeye, Gineitis, Savva, Pellegri, Karamoh, Paleari e i giovani Popa, Dellavalle, Dembelé, Horvath, Ilkhan, Della Vecchia, Perciun, Njie, Sorensen, Casali e Balcot, Giovani, e non solo loro, che però sono tutti sotto stretta osservazione del mister che deve decidere chi tenere in prima squadra, a chi far fare la spola con la Primavera e chi invece mandare altrove in prestito o a titolo definitivo. E' molto probabile che sia con il Metz sia in Coppa Italia con il Cosenza si rivedano gli undici che hanno affrontato il Lione e con un minutaggio superiore per l'attaccante Adams.
Il Torino deve dimostrare di avere una difesa affidabile, un centrocampo solido che supporti la fase difensiva e quella offensiva, e un attacco prolifico. Mancano almeno due difensori, per provare ad essere al livello della squadra dell’anno scorso e un quinto a sinistra per cercare di innalzare la qualità. Il mercato ha portato Coco, Paleari e Adams però resta il vuoto lasciato da Buongiorno, Rodriguez e anche Djidji. Finora nelle amichevoli disputate la difesa non è risultata impeccabile seppure con il Lione, la formazione più forte affrontata e che disputerà l’Europa League, non sono state subite reti. Il centrocampo ha palesato qualche limite, anche se sempre con il Lione soprattutto con Ricci in posizione di play basso, ha mostrato qualche progresso. L’attacco non ha proprio convinto e continua a basarsi sulla speranza che Zapata segni infatti è rimasto a secco con il Lione come troppe volte, ben 17 in 38 partite di campionato, era accaduto lo scorso anno. Il mercato però sta andando a rilento sia in entrata sia in uscita, visto che è molto probabile che Vanoli abbia già dato indicazioni a Vagnati e Cairo su cosa fare e di certo ne darà ulteriori dopo l’amichevole con il Metz. I soldi ottenuti dalla cessione di Buongiorno al Napoli, 35 milioni, hanno coperto la spesa per l’acquisto di Coco (7,5 più 2 di bonus), Adams era svincolato e Paleari praticante non è costato nulla visto che il Benevento cedendolo ha risparmiato sull’ingaggio, 250 mila euro che per un club di Serie C sono molti. Il resto della cifra ricavata da Buongiorno sarà utilizzata in parte per ripianale il sesto bilancio consecutivo in rosso e per la gestione ordinaria del club per cui non rimangono molti soldi e di conseguenza se non ci saranno ulteriori cessioni sarà dura prendere rinforzi di qualità, a meno che non arrivino in prestito senza obbligo di riscatto o con riscatti a cifre parecchio basse oppure che Cairo di tasca sua non immetta liquidità nelle casse del Torino, ipotesi questa più che remota.
Così com’è il Torino rischia di faticare parecchio e Vanoli per quanto s’impegni e riesca a tirare fuori il massimo dai giocatori più di tanto non potrà fare se non provare a condurre la squadra a una tranquilla salvezza sempre che, facendo tutti gli scongiuri del caso, non ci siano infortuni fra i titolari e le principali alternative. Non si tratta di fare allarmismo o di seminare sfiducia è solo un accorato invito, che viene ripetuto da giorni e da più parti, di chi ama la maglia granata ad agire al più presto e al meglio sul mercato nell’esclusivo bene per il Torino.