Tre punti di rabbia: contro tutti
Abate voleva i tre punti a tutti i costi e i tre punti sono arrivati. Sono arrivati all’ultimo minuto con un calcio di rigore, ma sono arrivati. Sono arrivati dopo la notizia della penalizzazione ufficiale. Sono arrivati con un emergenza a centrocampo e un’emorragia che sembra non finire mai. Sono arrivati dopo che l’arbitro ha ritenuto opportuno non fischiare tre rigori che - almeno visti alla tv - sembravano più che netti. Sono arrivati con dei giocatori che si sono sacrificati, con un sistema di gioco utilizzato solo in qualche spezzone di partita. Sono arrivati ancora una volta sotto il segno di Cicerelli. Sono arrivati dopo un secondo tempo giocato con grande generosità e quasi tutto nella metà campo avversaria. Sono arrivati chiedendo a tutti i giocatori a disposizione un sacrificio in più, una corsa in più, una giocata in più, un movimento in più.
Ogni partita vale tre punti, ma in certi momenti i tre punti sono più saporiti. Questo è uno di quei casi. La Ternana si presentava con i cerotti, con una formazione inedita, con le scorie emotive di 3 pareggi in 4 partite, con la brutta notizia della penalizzazione poche ore prima di scendere in campo.
Qualcosa se l’è portata in campo, nel primo tempo, quando si faceva fatica a creare delle occasioni nitide nonostante l’impegno. Ma la Ternana invece di deprimersi ha cominciato a caricarsi, per arrivare fino al finale, andandosi a prendere la vittoria come avrebbe meritato.
In una partita complicata, dove si pendeva sempre più a sinistra che a destra, dove ci sono state giocate meno pulite del solito, abbiamo avuto modo di ritrovare la cattiveria e l’animosità. I colpi proibiti, le giocate efficaci, i corpo a corpo. E’ stata una partita da gladiatori. Dove - come nel più classico dei cliché - c’era anche l’arbitro certamente non in giornata: diventa difficile dover subire 4 falli da rigore prima di vedersene fischiare uno. Oggi Cianci nel primo tempo pronti via è stato buttato giù, poi alla fine del primo tempo un evidente tocco di mano. Nel secondo tempo un pestone sul piede prima del rigore sacrosanto fischiato. Così non può andare… già la scorsa settimana contro il Rimini sempre Cianci si è visto annullare un gol per una spinta e poi per una spinta ricevuta non si è visto fischiare il rigore. In momenti di difficoltà aggiungeteci allora anche questo… fammi tirare il calcio di rigore e poi vediamo. Altrimenti decidiamo che in area di rigore si può fare tutto… E c’è pure chi in Liguria si lamenta con l’arbitro, dopo aver pensato solo a perdere tempo.
La Ternana è stata più forte anche di questo. Vincere a tutti i costi e i tre punti sono arrivati. Ora Abate con i suoi ragazzi può fare la conta di chi è rimasto in piedi: vedremo cosa è successo a Romeo dopo la botta ricevuta, sicuramente non ci sarà Loiacono che sarà squalificato. Nel frattempo almeno è tornato a disposizione Aloi, si è riscoperto un De Boer riciclato come perno del centrocampo, si è rivisto Donnarumma dal primo minuto.
La Ternana ha preso i tre punti ed era quello che contava di più. Li ha presi con il carattere e con i coglioni, come ha detto l’allenatore. Quelli che serviranno fino alla fine per rimanere lassù, vicino alla testa della classifica. Pronti per eventualmente approfittarne, per mettere pressione, per crederci fino alla fine. Non serve solo la qualità (e quella c’è in questa squadra, basta saperla indirizzare bene), ma serve sostanza e cattiveria. Oggi la Ternana ha messo un altro mattoncino. E i tre punti li ha portati via di rabbia.