
Messina al bivio: fra trattative e incertezze l'unico appiglio oggi si chiama Huddle
Il destino del Messina sembra dipendere sempre più da un possibile cambio di proprietà. Attualmente, come riporta MessinaSportiva, un gruppo di commercialisti e avvocati incaricati dalla "Huddle" sta esaminando attentamente la documentazione fornita dal club per fare luce sulla reale situazione economica. Il manager messinese Francesco Borgosano, attivo da anni negli Stati Uniti, sta portando avanti la trattativa con il supporto di due studi professionali, uno a New York e l'altro a Roma. Il processo di verifica contabile (due diligence) è fondamentale per quantificare con precisione l'ammontare del debito accumulato dalla società.
Il progetto di rilancio, che coinvolge tre aziende pronte ad affiancare Borgosano, era stato delineato già durante il periodo natalizio, con l'auspicio che la squadra rimanesse in Serie C. Tuttavia, il rischio retrocessione cambia le carte in tavola: gli investitori dovranno rivedere le proprie strategie, dato che il calo delle entrate derivanti da sponsor, biglietteria e visibilità potrebbe rendere l'operazione meno sostenibile. Ciononostante, con una gestione più attenta e strategica, il sostegno della tifoseria potrebbe diventare un fattore chiave per la rinascita del club, dopo anni segnati da tensioni e decisioni discutibili.
Nel frattempo, Aad Invest Group ha confermato che provvederà al pagamento della nuova rata del "salva-calcio", una dilazione fiscale che deve essere rispettata per evitare sanzioni, con la quale l'ex presidente Pietro Sciotto aveva ottenuto un margine di respiro durante il difficile periodo della pandemia.
Proprio Sciotto, in attesa degli sviluppi, potrebbe decidere di agire legalmente nei confronti della fiduciaria lussemburghese, qualora anche la seconda rata per la cessione dell'80% delle quote non venisse versata. La valutazione iniziale di 2,5 milioni di euro è stata spesso ritenuta eccessiva, anche alla luce degli investimenti già effettuati dallo stesso Sciotto nei mesi scorsi, periodo in cui il passaggio di proprietà ha subito continui rinvii, dall'estate 2024 fino a gennaio 2025. Ora, a più di due mesi dalla firma dal notaio Magno, il tempo per definire la situazione sembra essere arrivato.
Il progetto di rilancio, che coinvolge tre aziende pronte ad affiancare Borgosano, era stato delineato già durante il periodo natalizio, con l'auspicio che la squadra rimanesse in Serie C. Tuttavia, il rischio retrocessione cambia le carte in tavola: gli investitori dovranno rivedere le proprie strategie, dato che il calo delle entrate derivanti da sponsor, biglietteria e visibilità potrebbe rendere l'operazione meno sostenibile. Ciononostante, con una gestione più attenta e strategica, il sostegno della tifoseria potrebbe diventare un fattore chiave per la rinascita del club, dopo anni segnati da tensioni e decisioni discutibili.
Nel frattempo, Aad Invest Group ha confermato che provvederà al pagamento della nuova rata del "salva-calcio", una dilazione fiscale che deve essere rispettata per evitare sanzioni, con la quale l'ex presidente Pietro Sciotto aveva ottenuto un margine di respiro durante il difficile periodo della pandemia.
Proprio Sciotto, in attesa degli sviluppi, potrebbe decidere di agire legalmente nei confronti della fiduciaria lussemburghese, qualora anche la seconda rata per la cessione dell'80% delle quote non venisse versata. La valutazione iniziale di 2,5 milioni di euro è stata spesso ritenuta eccessiva, anche alla luce degli investimenti già effettuati dallo stesso Sciotto nei mesi scorsi, periodo in cui il passaggio di proprietà ha subito continui rinvii, dall'estate 2024 fino a gennaio 2025. Ora, a più di due mesi dalla firma dal notaio Magno, il tempo per definire la situazione sembra essere arrivato.
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