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Un anno di DASPO a Meccariello del Benevento. Dopo un'ora il Questore ci ripensa
Ha dell'incredibile quanto accaduto nelle prime ore di questo pomeriggio a Biagio Meccariello, difensore del Benevento.
Circa due ore fa con una nota ufficiale il Questore di Crotone aveva, infatti, comunicato l'emissione di un provvedimento di Daspo per la durata di un anno a carico del calciatore del club sannita a seguito del match dello scorso 31 ottobre allo 'Scida' contro il Crotone perché "si è reso autore del lancio di una bottiglia colma d’acqua in direzione del prospicente settore denominato 'Curva Sud', destinato ai tifosi locali. Tale condotta, palesemente antisportiva, è stata ritenuta partecipativa ad episodio di violenza verbale, minaccia e intimidazione, tale da porre in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica, peraltro refertata dalla Federazione e sanzionata dal giudice sportivo, con la squalifica dell’atleta. Il provvedimento in questione – si legge ancora nella nota della Questura di Crotone -, pone il divieto al calciatore di accedere agli impianti sportivi quale mero spettatore, mantenendo salvo, l’accesso dell’interessato alle strutture nell’ambito dello svolgimento della propria attività lavorativa in qualità di calciatore professionista. L’Autorità di Pubblica Sicurezza, ha inteso stigmatizzare il comportamento scorretto del militante la squadra iscritta alla lega pro, anche alla luce dell’esempio di fair play che dovrebbe essere trasmesso alle nuove generazioni che seguono il nobile sport del calcio”.
Pochi minuti fa, si legge su Cronache del Sannio, un clamoroso dietrofront. La stessa Questura del capoluogo calabrese ha deciso di revocare tale provvedimento.
Circa due ore fa con una nota ufficiale il Questore di Crotone aveva, infatti, comunicato l'emissione di un provvedimento di Daspo per la durata di un anno a carico del calciatore del club sannita a seguito del match dello scorso 31 ottobre allo 'Scida' contro il Crotone perché "si è reso autore del lancio di una bottiglia colma d’acqua in direzione del prospicente settore denominato 'Curva Sud', destinato ai tifosi locali. Tale condotta, palesemente antisportiva, è stata ritenuta partecipativa ad episodio di violenza verbale, minaccia e intimidazione, tale da porre in pericolo l’ordine e la sicurezza pubblica, peraltro refertata dalla Federazione e sanzionata dal giudice sportivo, con la squalifica dell’atleta. Il provvedimento in questione – si legge ancora nella nota della Questura di Crotone -, pone il divieto al calciatore di accedere agli impianti sportivi quale mero spettatore, mantenendo salvo, l’accesso dell’interessato alle strutture nell’ambito dello svolgimento della propria attività lavorativa in qualità di calciatore professionista. L’Autorità di Pubblica Sicurezza, ha inteso stigmatizzare il comportamento scorretto del militante la squadra iscritta alla lega pro, anche alla luce dell’esempio di fair play che dovrebbe essere trasmesso alle nuove generazioni che seguono il nobile sport del calcio”.
Pochi minuti fa, si legge su Cronache del Sannio, un clamoroso dietrofront. La stessa Questura del capoluogo calabrese ha deciso di revocare tale provvedimento.
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