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Cuoghi sulle difficoltà del Perugia: "Cambio di proprietà sarebbe una scusa banale"
tmwradio
A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci. Ospite: Stefano Cuoghi (Allenatore)
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Stefano Cuoghi, allenatore ed ex calciatore, è intervenuto nel corso di “A Tutta C” su TMW Radio per commentare vari temi sul campionato di terza serie.
E' un momento non proprio positivo per il Perugia...
“Direi proprio di no. Nonostante il cambio di allenatore fa molta fatica ed è in una zona pericolosa. Domenica, poi, ci sarà il derby e quindi potrebbe essere un rilancio o, con una sconfitta, ricadere in un momento molto negativo”.
Può aver influito il cambio societario o comunque le questioni societarie?
“Il cambio di proprietà non credo abbia inciso perché i calciatori devono essere bravi a tirarsi fuori da queste situazioni. Santopadre prima e adesso questa nuova proprietà non hanno fatto mancare nulla. Sarebbe un qualcosa di davvero banale. Per me la rosa è buona e può stare in zona playoff. I giovani possono pagare il fatto di stare in basso in classifica: se avessero fatto qualche passo importante durante l'anno, invece, si sarebbero ritrovati a lottare contro chiunque".
Formisano era troppo giovane per guidare il Perugia?
“Nelle interviste sembrava molto sicuro di sé: questa sicurezza doveva vedersi anche in campo. Io credo che certe piazze vadano guidate da persone con una certa esperienza. Per esempio a Terni c’è Abate che, anche se da allenatore non aveva esperienza, ha un certo curriculum da calciatore”.
Zauli è una scelta valida?
“Certamente, anche se non ha iniziato bene. È chiaro che un allenatore che ha frequentato piazze importanti sia a livello giovanile che in Serie C può dare qualcosa di importante. Va detto, però, che si possono trovare delle difficoltà se si allena una squadra che non è stata costruita. Per me poi ci sono due tipi di allenatori: quelli bravi a subentrare e quelli invece bravi se cominciano fin da subito. Per me Zauli è più uno che deve costruire anche la squadra”.
Per lei quanto è importante scegliere fin da subito l’allenatore giusto per il progetto?
“Io conosco molto bene e ho anche lavorato con Baldini. Lui per esempio deve avere un gruppo di giovani che lo seguono. Braglia è un altro che è bravo a dare un suo input quando allena da inizio stagione. Sta facendo molto bene perché il Campobasso in questo momento è in piena lotta playoff. L’importante è saper scegliere l’allenatore a seconda del progetto e della squadra. Se si sa fare una cosa del genere si parte con un vantaggio di 7-8 punti”.
Che momento sta vivendo la Ternana?
“La Ternana sta vivendo un ottimo momento. Ha avuto una battuta d'arresto solo all’inizio contro il Pescara. Il Perugia non può permettersi un altro scivolone e può essere una di quelle gare in cui si rinasce”.
Si possono già tirare un po’ le somme di questo campionato?
“Penso che si possano già fare i primi bilanci, siamo comunque a un terzo del campionato. Se si continua ad aspettare si arriva a metà campionato. Si vede, poi, in ogni girone già la squadra che ha qualcosina in più”.
E' un momento non proprio positivo per il Perugia...
“Direi proprio di no. Nonostante il cambio di allenatore fa molta fatica ed è in una zona pericolosa. Domenica, poi, ci sarà il derby e quindi potrebbe essere un rilancio o, con una sconfitta, ricadere in un momento molto negativo”.
Può aver influito il cambio societario o comunque le questioni societarie?
“Il cambio di proprietà non credo abbia inciso perché i calciatori devono essere bravi a tirarsi fuori da queste situazioni. Santopadre prima e adesso questa nuova proprietà non hanno fatto mancare nulla. Sarebbe un qualcosa di davvero banale. Per me la rosa è buona e può stare in zona playoff. I giovani possono pagare il fatto di stare in basso in classifica: se avessero fatto qualche passo importante durante l'anno, invece, si sarebbero ritrovati a lottare contro chiunque".
Formisano era troppo giovane per guidare il Perugia?
“Nelle interviste sembrava molto sicuro di sé: questa sicurezza doveva vedersi anche in campo. Io credo che certe piazze vadano guidate da persone con una certa esperienza. Per esempio a Terni c’è Abate che, anche se da allenatore non aveva esperienza, ha un certo curriculum da calciatore”.
Zauli è una scelta valida?
“Certamente, anche se non ha iniziato bene. È chiaro che un allenatore che ha frequentato piazze importanti sia a livello giovanile che in Serie C può dare qualcosa di importante. Va detto, però, che si possono trovare delle difficoltà se si allena una squadra che non è stata costruita. Per me poi ci sono due tipi di allenatori: quelli bravi a subentrare e quelli invece bravi se cominciano fin da subito. Per me Zauli è più uno che deve costruire anche la squadra”.
Per lei quanto è importante scegliere fin da subito l’allenatore giusto per il progetto?
“Io conosco molto bene e ho anche lavorato con Baldini. Lui per esempio deve avere un gruppo di giovani che lo seguono. Braglia è un altro che è bravo a dare un suo input quando allena da inizio stagione. Sta facendo molto bene perché il Campobasso in questo momento è in piena lotta playoff. L’importante è saper scegliere l’allenatore a seconda del progetto e della squadra. Se si sa fare una cosa del genere si parte con un vantaggio di 7-8 punti”.
Che momento sta vivendo la Ternana?
“La Ternana sta vivendo un ottimo momento. Ha avuto una battuta d'arresto solo all’inizio contro il Pescara. Il Perugia non può permettersi un altro scivolone e può essere una di quelle gare in cui si rinasce”.
Si possono già tirare un po’ le somme di questo campionato?
“Penso che si possano già fare i primi bilanci, siamo comunque a un terzo del campionato. Se si continua ad aspettare si arriva a metà campionato. Si vede, poi, in ogni girone già la squadra che ha qualcosina in più”.
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