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Pergolettese, Cremonesi si presenta: "Buone basi per il futuro, ma bisogna lavorare molto"
Lo avevamo anticipato, poi è arrivata anche l'ufficialità, perché quest'oggi, dopo il ritiro dal calcio giocato, Michele Cremonesi è entrato a far parte dello staff di mister Giacomo Curioni alla Pergolettese, sottoscrivendo un accordo fino al prossimo 30 giugno 2025.
Ai canali ufficiali del club lombardo, ecco le sue prime parole: "Si chiude un capitolo e spero se ne possa aprire un altro iniziando qui con mister Curioni. Avevo già maturato da tempo l’idea di intraprendere questa nuova attività nel mondo del calcio, tanto che avevo acquisito il patentino UEFA B. Questa chiamata è stata un po’ inaspettata, ed è stato abbastanza facile prendere la decisione di affiancare mister Curioni in panchina. Inizio questa avventura con molto entusiasmo, cercherò di portare quella che è la mia esperienza e di crescere insieme a tutta la squadra. Adesso sarà particolare essere dall’altra parte e allenare, oltre che i più giovani, anche i più esperti come Arini, Lambrughi, con cui ho condiviso il campo da compagni. Cambiano le posizioni, però il rapporto più o meno rimarrà simile. Sono giocatori esperti, importanti, ma siamo persone intelligenti che capiscono poi le proprie posizioni.”
Una nota sulla squadra: "Ho visto una squadra viva, con del potenziale da far maturare. Il Padova è una squadra fortissima ma questo divario non si è visto. Secondo me ci sono delle buone basi per il futuro: bisogna lavorare molto e io sono pronto".
Ai canali ufficiali del club lombardo, ecco le sue prime parole: "Si chiude un capitolo e spero se ne possa aprire un altro iniziando qui con mister Curioni. Avevo già maturato da tempo l’idea di intraprendere questa nuova attività nel mondo del calcio, tanto che avevo acquisito il patentino UEFA B. Questa chiamata è stata un po’ inaspettata, ed è stato abbastanza facile prendere la decisione di affiancare mister Curioni in panchina. Inizio questa avventura con molto entusiasmo, cercherò di portare quella che è la mia esperienza e di crescere insieme a tutta la squadra. Adesso sarà particolare essere dall’altra parte e allenare, oltre che i più giovani, anche i più esperti come Arini, Lambrughi, con cui ho condiviso il campo da compagni. Cambiano le posizioni, però il rapporto più o meno rimarrà simile. Sono giocatori esperti, importanti, ma siamo persone intelligenti che capiscono poi le proprie posizioni.”
Una nota sulla squadra: "Ho visto una squadra viva, con del potenziale da far maturare. Il Padova è una squadra fortissima ma questo divario non si è visto. Secondo me ci sono delle buone basi per il futuro: bisogna lavorare molto e io sono pronto".
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