Ds Gubbio: "Vorrei un ambiente più compatto. Se qualcuno pensa che si possa andare in B..."
Penso inoltre che al momento abbiamo problemi fisici e quindi non dipendono da problemi strutturali. Ma non sono contento del tutto del mio lavoro Ne voglio parlare con il presidente (Notari ndr) perché in tutti i posti dove ho lavorato ho avuto modo di creare una grande famiglia: gruppo squadra, gruppo tecnico, ma parlo anche di gruppo invisibile e in questo momento vorrei creare un ambiente più compatto.
Vorrei che ci fosse un grande sostegno da parte di tutti. Se vogliamo lottare per trovare il colpevole, il colpevole già c'è perché sono io, perché io sono il direttore e non mi tiro mai indietro dalle mie responsabilità. Se c'è qualche problema sapete con chi prenderla. A chi faccio illusione? In generale, io voglio creare un ambiente sereno sia nel nostro interno che all'esterno. Tolto il presidente che mette i soldi e ha sempre ragione, gli altri si devono mettere tutti a disposizione con autocritica. Se qua le aspettative sono alte, davvero non saprei cosa rispondere. Se qualcuno pensa di andare in serie B penso che facciamo fatica. Invece credo che si va avanti con il lavoro e con la dignità. Io mi sento in discussione perché sono pagato per questo, ma penso anche che tutti devono mettersi in discussione: io voglio che tutti hanno il fuoco dentro. Le risorse che ha messo a disposizione il presidente devono essere massimizzate. Tutti quanti, dal team manager al segretario, tutte le persone che ruotano intorno alla società, tutti quanti devono vivere in funzione del Gubbio. Non mi piace lavorare nella negatività, io voglio portare entusiasmo. Nel caso in cui qualcuno non è contento di me, non è contento del mister, non è contento dei calciatori, perché no, affrontiamo i problemi. Dove è il problema? Dobbiamo portare solarità. La squadra ha bisogno di sostegno. Solo così ci possiamo togliere delle soddisfazioni. Ma guai piangersi addosso, l'ho detto sia al mister che al presidente"