Gubbio, lo sfogo di Degli Esposti: "Se cerchiamo il colpevole sono io"
Il direttore sportivo del Gubbio Alessandro Degli Esposti ha preso la parola in sala stampa, al termine della gara vinta di misura sul Carpi: "Sono tre punti importanti perché venivamo da un periodo delicato. Cresce l'autostima in un gruppo in questo momento molto giovane. La squadra e lo staff si sono compattati in questo periodo non facile per noi. I tanti infortuni? Stiamo facendo delle valutazioni interne. Ci stiamo rapportando sia con lo staff medico sia con gli addetti del recupero infortunati. Cerchiamo di capire la genesi di queste problematiche. Ringrazio D'Ursi perché si è reso a disposizione nonostante un problema abbastanza invasivo al ginocchio e stiamo portando avanti un trattamento conservativo. Ovviamente stiamo cercando le cause perché stanno condizionando il nostro cammino e numericamente gli infortuni sono veramente stati troppi. Rosaia? Ha subito una distorsione alla caviglia. Per dirla tutta ecco un'appendice: Tommasini ha un problema muscolare e ne avrà ancora per almeno 20 o 25 giorni. Di Massimo ha subito una lesione ad un tendine molto particolare e ha bisogno di un mese di tempo per rientrare. Giovannini si opera al crociato ad Arezzo dal professor Cerulli. D'Ursi invece ha una lesione parziale di un menisco esterno e sta andando avanti con delle infiltrazioni. Proietti e Faggi hanno problemi muscolari di entità diverse. Rovaglia ha una lesione grave di terzo grado. Queste sono purtroppo le condizioni attuali. Il mercato di gennaio? Pensare a gennaio adesso é dispendioso a livello mentale, l'arco temporale é lontano, quindi tempo al tempo. Penso che questa squadra ha delle qualità sostanziali per il campionato con gli obiettivi che ci siamo prefissati. Penso inoltre che al momento abbiamo problemi fisici e quindi non dipendono da problemi strutturali. Ma non sono contento del tutto del mio lavoro Ne voglio parlare con il presidente (Notari ndr) perché in tutti i posti dove ho lavorato ho avuto modo di creare una grande famiglia: gruppo squadra, gruppo tecnico, ma parlo anche di gruppo invisibile e in questo momento vorrei creare un ambiente più compatto.
Vorrei che ci fosse un grande sostegno da parte di tutti. Se vogliamo lottare per trovare il colpevole, il colpevole già c'è perché sono io, perché io sono il direttore e non mi tiro mai indietro dalle mie responsabilità. Se c'è qualche problema sapete con chi prenderla. A chi faccio illusione? In generale, io voglio creare un ambiente sereno sia nel nostro interno che all'esterno. Tolto il presidente che mette i soldi e ha sempre ragione, gli altri si devono mettere tutti a disposizione con autocritica. Se qua le aspettative sono alte, davvero non saprei cosa rispondere. Se qualcuno pensa di andare in serie B penso che facciamo fatica. Invece credo che si va avanti con il lavoro e con la dignità. Io mi sento in discussione perché sono pagato per questo, ma penso anche che tutti devono mettersi in discussione: io voglio che tutti hanno il fuoco dentro. Le risorse che ha messo a disposizione il presidente devono essere massimizzate. Tutti quanti, dal team manager al segretario, tutte le persone che ruotano intorno alla società, tutti quanti devono vivere in funzione del Gubbio. Non mi piace lavorare nella negatività, io voglio portare entusiasmo. Nel caso in cui qualcuno non è contento di me, non è contento del mister, non è contento dei calciatori, perché no, affrontiamo i problemi. Dove è il problema? Dobbiamo portare solarità. La squadra ha bisogno di sostegno. Solo così ci possiamo togliere delle soddisfazioni. Ma guai piangersi addosso, l'ho detto sia al mister che al presidente". Lo riporta gubbiofans.it.