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La Top 11 del Girone C di serie C:  Fabbro, il "superstite" che decide il derbyTUTTO mercato WEB
Michael Fabbro
ieri alle 07:10Serie C
di Luca Esposito

La Top 11 del Girone C di serie C: Fabbro, il "superstite" che decide il derby

E’ andata in archivio la 14^ giornata nel Girone C di Serie C. Questi i risultati 4-2-4:
Casertana-Monopoli 0-0
Trapani-Cavese 1-0
Picerno-Benevento 1-0
Latina-Sorrento 2-0
Potenza-Avellino 0-0
Foggia-Juventus Next Gen 1-0
Messina-Giugliano 1-0
Crotone-Catania 3-2
Taranto-Audace Cerignola 1-0
Turris-Team Altamura 1-1

Di seguito la TOP 11 di TuttoMercatoWeb.com che opta per il 4-2-4:


Summa (Picerno): non è il Benevento formato super che ammiriamo al Vigorito, ma comunque bisogna sempre tenere la guardia alta. Come quando, a 10 minuti dalla fine, si fa trovare pronto su Manconi deviando prodigiosamente in corner.
Giron (Crotone): sfortunato in occasione di un'autorete nella quale non ha responsabilità. Il pallone gli viene calciato addosso e non fa in tempo a spostarsi. Nulla cancella 90 minuti di grande spessore contro una delle più forti del girone. Ed è suo, su punizione, il gol del 3-0.
Riggio (Potenza): seconda gara consecutiva senza gol per l'Avellino di Biancolino, ma c'è tanto merito del difensore di casa se gente come Sounas, Russo e Patierno resta a bocca asciutta. Sbuca da tutte le parti recuperando un gran numero di palloni.
Camigliano (Foggia): a volte non è bellissimo dal punto di vista estetico, compensa però con quella fisicità che, alla lunga, gli consente di prendere le misure all'avversario.
Guerra (Picerno): giusto premiare almeno tre calciatori del Picerno al termine di una gara stoica e vinta 1-0 contro una grande come il Benevento. La sua è stata un'ottima partita, da quelle parti non è certo una novità.
Karic (Trapani): la società ha investito tanto per affidargli le chiavi del centrocampo e, ancora una volta, si conferma giocatore di livello per la Lega Pro. Detta i ritmi del gioco capendo quando tentare l' "imbucata" e quando invece gestire palla per arginare con paziena il muro eretto da Maiuri.
Crecco (Latina): la sua squadra aveva impiegato 13 partite per segnare sei reti, lui ci mette meno di 90 minuti per sfornare una doppietta di grandissima qualità contro una squadra ostica come il Sorrento. Due tiri di destro al volo per piegare la resistenza di Del Sorbo.
Lescano (Trapani): l'ammonizione più dolce della sua carriera, visto che esplode di gioia e toglie la maglia per festeggiare il gol della vittoria arrivato praticamente a fine gara contro una Cavese mai doma. Da vero bomber capitalizza al massimo nel momento decisivo. Salvando anche la panchina di Aronica.
Bernardotto (Picerno): Vitali e Pagliai confezionano un'azione corale di pregevole fattura, lui anticipa i due centrali difensivi giallorossi e, con potenza e determinazione, gonfia la rete per un 1-0 che riporta la mente alle imprese di inizio stagione con Avellino e Trapani.
Petrungaro (Messina): Scaravilli lo stende e l'arbitro indica correttamente il dischetto, dagli undici metri è proprio lui a battere il portiere regalando ai giallorossi una vittoria di fondamentale importanza in quello stadio che deve tornare ad essere un fortino.
Fabbro (Taranto): sarà pur vero che probabilmente l'azione decisiva è viziata da una posizione irregolare, ma alla lunga il suo sarà ricordato come il gol che ha consentito di battere un'altra big dopo il colpaccio del Partenio. Indirizza il derby con una giocata da attaccante vero, uno di quelli che non ha abbandonato la nave al netto dei problemi societari.
Francesco Tomei (Picerno): ottima gara da parte della sua squadra che, dopo Trapani e Avellino, si toglie lo sfizio di battere un'altra big come il Benevento. Approccio giusto e finale generosissimo.