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Delli Carri spiega l'addio al Pescara la scorsa estate: "Non avevo più il fuoco dentro"
La scorsa estate si è chiusa la seconda esperienza da direttore sportivo del Pescara di Daniele Delli Carri. Avventura, questa, durata due anni e arrivata quasi dieci anni dopo la prima, iniziata nel 2010 e terminata nell'estate del 2013.
Oggi, ospite delle colonne del quotidiano Il Centro il dirigente ha parlato per la prima volta delle motivazioni che lo hanno portato all'addio al Delfino di Daniele Sebastiani:
"Mi auguravo di vedere il Pescara primo perché ne conosco il valore. Io avevo esaurito il mio tempo e non avevo più il fuoco dentro, ma col presidente Sebastiani continuiamo a vederci e sentirci. Baldini? Lui è geniale, è la persona adatta per il Pescara e può riuscire a riportarlo in B. Rivedo la stessa magia che c'era nel 2011 con Zeman in panchina. Torres, Entella e Ternana sono le squadre più temibile per le prime posizioni".
Oggi, ospite delle colonne del quotidiano Il Centro il dirigente ha parlato per la prima volta delle motivazioni che lo hanno portato all'addio al Delfino di Daniele Sebastiani:
"Mi auguravo di vedere il Pescara primo perché ne conosco il valore. Io avevo esaurito il mio tempo e non avevo più il fuoco dentro, ma col presidente Sebastiani continuiamo a vederci e sentirci. Baldini? Lui è geniale, è la persona adatta per il Pescara e può riuscire a riportarlo in B. Rivedo la stessa magia che c'era nel 2011 con Zeman in panchina. Torres, Entella e Ternana sono le squadre più temibile per le prime posizioni".
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