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Ad Potenza: "Confermato poco rispetto allo scorso anno. Per ora siamo soddisfatti"
tmwradio
A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci. Ospite: Nicola Macchia (AD Potenza)
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Nel corso dell'appuntamento pomeridiano di A Tutta C, trasmissione targata TMW Radio e dedicata al mondo della Serie C, è intervenuto l'Amministratore Delegato del Potenza Nicola Macchia, che torna a parlare dopo una stagione - la scorsa - non ottimale. Ma la musica di inizio stagione sembra essere diversa: "Dobbiamo ragionare partita dopo partita. Il nostro è un gruppo nuovo, abbiamo confermato poco rispetto allo scorso anno. Per il momento possiamo dirci soddisfatti per ciò che stiamo vedendo, a livello di staff tecnico e in primis di Mister De Giorgio”.
A proposito, mister De Giorgio ha detto che non si devono dimenticare le difficoltà dell’anno scorso anno.
“Ce lo ripetiamo continuamente. È stato un anno sofferto, con un finale di stagione molto provante. Ci siamo salvati solo ai maledetti playout e questo ci deve essere di stimolo per alimentare quella sana ambizione per proseguire nella stagione. Ora ci attendono ancora tre partite difficilissime, con Trapani, Crotone e Juventus Next Gen. Tanto dipende dal lavoro settimanale, ma molto anche dall’approccio alla singola partita”.
Nell’ultima partita l’età media dell’undici titolare è stata di appena 25,5 anni. Alcuni giocatori, possono diventare dei patrimoni per il futuro?
“La linea anche ci siamo dati è stata quella. Seppur ancora non riusciamo a raggiungere il famoso minutaggio degli under, l’idea è di patrimonializzare alcuni giovani. Verrengia è al terzo anno con noi e sta diventando un pilastro della difesa. Logicamente i giovani possono commettere qualche errore in più, però bisogna proteggerli, aspettarli e credere in loro. Questo campionato ha nelle sue dinamiche almeno l’obbligo morale di dare spazio ai ragazzi”.
A proposito, mister De Giorgio ha detto che non si devono dimenticare le difficoltà dell’anno scorso anno.
“Ce lo ripetiamo continuamente. È stato un anno sofferto, con un finale di stagione molto provante. Ci siamo salvati solo ai maledetti playout e questo ci deve essere di stimolo per alimentare quella sana ambizione per proseguire nella stagione. Ora ci attendono ancora tre partite difficilissime, con Trapani, Crotone e Juventus Next Gen. Tanto dipende dal lavoro settimanale, ma molto anche dall’approccio alla singola partita”.
Nell’ultima partita l’età media dell’undici titolare è stata di appena 25,5 anni. Alcuni giocatori, possono diventare dei patrimoni per il futuro?
“La linea anche ci siamo dati è stata quella. Seppur ancora non riusciamo a raggiungere il famoso minutaggio degli under, l’idea è di patrimonializzare alcuni giovani. Verrengia è al terzo anno con noi e sta diventando un pilastro della difesa. Logicamente i giovani possono commettere qualche errore in più, però bisogna proteggerli, aspettarli e credere in loro. Questo campionato ha nelle sue dinamiche almeno l’obbligo morale di dare spazio ai ragazzi”.
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