Top & Flop di Perugia-Pescara
Perugia e Pescara si dividono la posta dopo una battaglia di 100 minuti sul terreno di gioco del "Renato Curi" messo a dura prova dalla copiosa pioggia caduta questa mattina, lo 0-0 maturato al triplo fischio di Leonardo Mastrodomenico alla fine dei conti non contenta nessuno, lasciando il "Grifo" in una sorta di limbo tra i playoff e i playout a caccia di quella svolta che tarda da arrivare, ma la prestazione offerta dagli umbri è stata confortante. Discorso simile va fatto per la squadra abruzzese, che porta a sette le partite senza vittoria dopo il risultato odierno. I biancoazzurri hanno dimostrato anche oggi di faticare sotto il profilo del gioco, peccando di lucidità e precisione in alcuni frangenti ma la squadra di Silvio Baldini - squalificato e sostituito da suo figlio Mattia - ha risposto presente sul piano dell'atteggiamento e della determinazione anche se i 10 punti dalla vetta è un margine ampio. In cronaca Lamberto Zauli deve fare a meno dello squalificato Torrasi, oltre agli infortunati Lewis, Riccardi e Seghetti. Schiera il 4-2-3-1 dove Amoran viene preferito a Dell'Orco al centro della difesa al fianco di Angella con Mezzoni e Giraudo sulle fasce. Broh e Giunti in mediana a supporto del tridente composto da Cisco, Di Maggio e Matos a sostegno di Montevago. Sull'altra sponda Saio sostituisce tra i pali Plizzari. Brosco e Pellacani in mezzo alla difesa supportati da Letizia e Moruzzi. Valzania, Squizzato e Dagasso dietro il tridente Ferraris, Bentivenga, Vergani. Le due squadre si danno battaglia fin dalle prime battute, gli ospiti hanno un maggior approccio uscendo dai "blocchi" con maggior veemenza rispetto agli avversari nel contesto di una gara su ritmi alti. al 8' Valzania da destra lascia partire un cross sul quale Ferraris è abile a prolungare per Bentivegna il quale calcia alto da buona posizione. Risponde il Perugia soltanto 60 secondi dopo sull'asse Matos-Montevago, l'attaccante scuola ci prova ma alza sopra la traversa. Con il passar del tempo cresce la squadra di Zauli, Matos si mostra un fattore nella trequarti avversario: al 23' l'italo-brasiliano si mette in proprio ma il suo sinistro non inquadra la porta di Saio. Dopo 10 minuti approfitta di un errore sanguinoso in uscita commesso da Valzania, si libera di Pellacani ma Saio gli sbarra la strada respinge il suo tiro sul palo interno. Poco dopo l'errore viene commesso da Moruzzi sul pressing di Cisco serve Montevago che non trova lo spazio per concludere. Nel finale di Tempo si riaffaccia in avanti il Pescara, sinistro di Dagasso a lato. Dopo l'intervallo gli ospiti inseriscono Cangiano per Bentivegna, ma sono i padroni di casa ad avere le occasioni migliori: al 8' Saio si oppone a Di Maggio poi Angella colpisce di testa a lato prima di infortunarsi. Ci prova dalla distanza anche l'infaticabile Giunti, il suo sinistro non inquadra la porta. Si susseguono i cambi da ambo le parti: gli ospiti inseriscono Meazzi e Merola per Squizzato e Ferraris poi ci sarà spazio anche per De Marco al posto di Dagasso. Negli umbri Marconi, Lisi e Bartolomei per Montevago, Matos e Giunti. Si va avanti sul filo dell'equilibrio, Matos al 35' supera Saio ma da posizione defilata cerca l'assit per Montevago che non ci arriva. Nel finale Merola si rende pericoloso in due circostanze; nella prima non trova la porta nella seconda vede il suo tiro respinto da Gemello. Nel lungo recupero brutto infortunio per Mezzoni in seguito di un fallo commesso in ritardo da Tonin. Vediamo i migliori e i peggiori del confronto:
TOP
Giovanni Giunti (Perugia): il centrocampista classe 2005 festeggia con una grande prestazione il rinnovo fino al 2028 firmato nei giorni scorsi. E' il prototipo di calciatore che tutti gli allenatori dovrebbero avere, recupera un numero imprecisato di palloni nella zona mediana del campo rilanciando l'azione oltre a fare un fondamentale filtro pressando e schermando i talentuosi palleggiatori del Pescara. INDOMABILE
Davide Merola (Pescara): in una prestazione sotto il profilo del gioco non memorabile degli uomini di Baldini, emerge la sua qualità unita alla capacità nell'uno contro uno, soprattutto nel finale con il Perugia tutto riversato in avanti a caccia della vittoria si rende pericoloso in due occasioni. Nella seconda è fondamentale l'intervento di Gemello. FICCANTE
FLOP
Nessuno nel Perugia: se Zauli, gli addetti ai lavori e i tifosi umbri cercavano una risposta dopo la bruciante sconfitta di Gubbio questa è arrivata. Il risultato pieno non c'è stato, ma nessuno può obiettare sull'impegno, volontà e determinazione mostrata dalla squadra durante i 100' minuti della sfida giocata al Curi. CONVINCENTI
Accursio Bentivegna: il tridente di partenza non ha convinto, oltre all'ex Juve Stabia non hanno fatto bene Vergani e Ferraris. Ha sulla coscienza la clamorosa occasione sprecata ad inizio partita, dopo un inizio promettente si è spento. FUMOSO