Caos Turris e disastro Taranto, girone C ad alta tensione. Inatteso testa a testa tra Benevento e Monopoli, flop Catania
Ci piacerebbe tanto parlare di calcio giocato, di tecnica, di tattica, di formazioni e di mercato. Invece, purtroppo, anche stavolta l'editoriale si apre con gli innumerevoli problemi che stanno attanagliando il girone C. Partiamo dalla Turris. A Torre del Greco la tensione è alle stelle. In attesa delle prossime scadenze e dei verdetti di una CoviSoc che sta vigilando con attenzione pretendendo il rispetto delle regole, i campani sembra abbiano scampato il pericolo dell'esclusione ma occupano una posizione di classifica pericolosissima e rischiano per davvero di retrocedere se non dovesse esserci una svolta. Colantonio si è defilato, Conte è stato esonerato dopo la pesantissima sconfitta interna con il Crotone e la squadra pare non averla presa benissimo, altri tecnici avrebbero rifiutato l'incarico e anche il calendario non strizza l'occhio ai biancorossi che, nel mercato di riparazione, dovranno quantomeno mantenere i pochi giocatori d'esperienza resistendo alla tentazione di cedere per monetizzare. Un quadro sportivamente parlando critico, ma qualche avvisaglia c'era stata già pochi mesi fa. Con Menichini che salvava la squadra sul campo e con le voci di un ridimensionamento che si facevano sempre più insistenti.
Tutto molto triste a Taranto, con gli imprenditori americani che non avrebbero rispettato patti e scadenze prestabilite e una rosa che subirà l'ennesima penalizzazione. Solo un miracolo eviterà il salto all'indietro di categoria,c'è chi teme addirittura che la retrocessione sul campo possa essere il male minore e che si vada incontro ad un fallimento che la piazza, ad un passo dalla B a giugno, davvero non merita. D'altronde quella penalizzazione a ridosso dei playoff lasciava già intendere ci fossero problematiche, tali da spingere Giove a fare un passo indietro e a defilarsi completamente. Provando a parlare di calcio, inevitabile una riflessione sulla Triestina. Avete visto Tesser? Pareggio con il Padova capolista, vittoria sul Vicenza, tre reti a Novara e un popolo che inizia a rivedere la luce. Ci spiegheranno, un giorno, cosa abbia spinto una società che comunque ha investito tanto a interrompere il rapporto lavorativo con un mister che è sinonimo di garanzia in Lega Pro? A proposito di allenatori esperti, un plauso a Baldini. Lo avevamo metaforicamente bacchettato quando ha criticato pubblicamente un suo giocatore, stavolta abbiamo apprezzato l'onestà intellettuale con cui ha riconosciuto la superiorità della Ternana. I biancazzurri sono appaiati alle fere, ma gli umbri hanno subito una penalizzazione di 2 punti e avrebbero chiuso il 2024 con il titolo - effimero, ovviamente - di campione d'inverno. Ora lo scontro diretto all'Adriatico, stadio che sta ritrovando un entusiasmo che, da quelle parti, non vedevamo da tempo e che certo sarà importante per una squadra che ha viaggiato a mille e che sta vivendo un periodo di fisiologico calo. A proposito di realtà che lottano per la vittoria del campionato, negli anticipi di ieri si registra il colpo del Benevento sul campo della Cavese, derby che ha inaugurato il girone di ritorno.
Era importante dare un segnale dopo l'inatteso ko col Giugliano e tenere il passo di un Monopoli a sua volta vittorioso per 3-0 sulla Turris. Da cerchiare in rosso il match tra Trapani e Foggia, con Capuano che ritrova il suo recente passato e che, nella conferenza stampa di presentazione, non ha risparmiato qualche frecciata alla sua ex dirigenza. Il flop è rappresentato dal Catania che, pur avendo allestito una rosa altamente competitiva affidandola all'allenatore dei record, sta faticando tanto. Sembra quasi il remake della passata stagione, con nomi altisonanti e di categoria superiore ma prestazioni scialbe e deludenti sul terreno di gioco. Di chi la colpa? Nel raggruppamento A, infine, sarà un testa a testa entusiasmante quello tra Padova e Vicenza, con la sfida del Menti che sarà determinante. Al momento i biancoscudati hanno un ottimo vantaggio sui rivali di sempre, ma da gennaio rientreranno a disposizione calciatori come Ferrari e Ronaldo e c'è un pubblico che dà spettacolo e che crede fortemente nella rimonta.