Prosperi: "Pianese, diversità di vedute che andavano avanti da un po' di tempo"
L’ormai ex tecnico della Pianese Fabio Prosperi è intervenuto ai microfoni di Tmw Radio. A margine del programma A Tutta C si è soffermato sulla separazione con il club bianconero.
Mister, che cosa l’ha spinta a dimettersi come tecnico della Pianese?
“Io ho semplicemente deciso di fare un passo indietro. Da fuori può sembrare un fulmine a ciel sereno, ma la verità è che c’erano diversità di vedute che si portavano avanti da un po’. Questo ovviamente non toglie nulla al percorso che ho fatto insieme alla Pianese, ma semplicemente quest’anno abbiamo avuto delle diversità di vedute che mi hanno portato a prendere questa decisione”.
Che bilancio può trarre del suo percorso con la Pianese?
“È stato un percorso entusiasmante sotto tanti punti di vista. L’anno scorso per dire non si era partiti con l’obiettivo di vincere il campionato, ma abbiamo fatto subito una striscia di otto vittorie di fila. Abbiamo vinto poi un campionato veramente difficile contro corazzate importanti. Quest’anno abbiamo poi proseguito e la soddisfazione è di aver fatto tanti punti, giocando un calcio interessante e meritando i punti conquistati. Non è semplice proporre un calcio divertente e ottenere anche tanti punti, ma la squadra lo ha fatto con grande voglia ed entusiasmo. Il passo indietro poi l’ho fatto io, portandomi come unico rammarico il dover lasciare un gruppo che ha un grande ritmo e una grande compattezza. Dico sempre che è una squadra molto consapevole. Quando si lascia un gruppo di lavoro dopo un anno e mezzo c’è sempre dispiacere, ma nel calcio queste cose succedono. È stata veramente una bellissima cavalcata, nella quale siamo passati da partite con cento spettatori a partite contro grandi club. Portare la Pianese a giocare a Lucca, a Ferrara ad Ascoli e a Pescara dà grande soddisfazione, anche per il paese che mi ha accolto benissimo. Sono stato trattato alla grande e quindi provo soddisfazione per questo”.
Effettivamente avete dimostrato di essere una squadra con un bell’impianto di gioco. Quanto la inorgoglisce questo aspetto?
“Sicuramente è bello vedere quando una squadra si riconosce nello spirito di un allenatore. Abbiamo sempre tenuto le partite in piedi fino alla fine, anche in quella a Sassari con la Torres. Siamo stati una squadra sempre presente, ma resto convinto che la Pianese lo continuerà a fare, anche perché è arrivato un bravissimo allenatore”.
C’è già qualcosa che bolle in pentola per il suo futuro?
“Lo dico con grande onesta, poi ci si può credere o meno. Assolutamente no. Ho fatto questo passo in maniera onesta e ponderata, valutando questa possibilità già in altre circostanze. Senza nessuna polemica, c’erano semplicemente delle divergenze. Qualche chiamata è arrivata solo successivamente, ma ad oggi sono a casa e penso ai miei bambini”.
Dove potrà arrivare la Pianese in questo campionato?
“Non mi sono mai permesso di parlare di altre squadre e non lo farei neanche della squadra che ho allenato fino a pochi giorni fa. Ho solo grande affetto per i ragazzi e mi auguro che facciano il meglio possibile. Abbiamo fatto un percorso bellissimo, arrampicandoci fino al sesto posto, ma ora non mi sento di dire altro se non fargli i migliori auguri”.
Il Girone B ha dimostrato di essere all’altezza degli altri?
“Quest’anno a detta di tanti è il girone più complicato, senza discussione. Nel girone A ci sono due o tre squadre fortissime, mentre nel girone C ci sono tante big che però sono andate in difficoltà. Nel Girone B invece se si pensa che squadre forti come Milan futuro e Spal sono nei bassifondi ci si rende conto della difficoltà”.