Da Tesser a... Tesser: Triestina, che confusione! Benevento, la grande occasione per avviare la prima fuga stagionale
Editoriale di oggi che si apre con un focus sulla Triestina, fanalino di coda del girone A alle prese con una crisi tecnica apparentemente irreversibile. Dall'addio burrascoso di Tesser dello scorso 5 febbraio ad oggi è successo praticamente di tutto: playoff giocati senza mordente, ultimo posto in classifica in un girone non impossibile come quello settentrionale, allenatori e direttori sportivi esonerati e una serie di diatribe interne che hanno allontanato i tifosi dagli spalti. E così si torna alle origini, anche per placare una piazza pronta alla contestazione: il cerchio si chiude e torna Tesser, uno che - per amore di Trieste - aveva rifiutato una proposta interessante da parte dell'Ascoli. Convinto che quella storia bruscamente interrottasi 9 mesi fa, con una squadra saldamente terza e che giocava un bel calcio, potesse riservare un finale a sorpresa. Certo, la classifica parla chiaro e salvarsi direttamente sembra un'impresa. Ma le dirette concorrenti non viaggiano certo a ritmi sostenuti e ci sono risorse tecniche e presupposti per risalire la china e riscattare un girone d'andata sin qui da incubo e ricco di sconfitte casalinghe. "Mettiamo da parte il passato e guardiamo al futuro per aiutare la Triestina" il messaggio congiunto che arriva dalla società e dall'ex trainer di Avellino e Modena, conferma del fatto che nel calcio liti e riappacificazioni sono all'ordine del giorno e che non esiste mai qualcosa di definitivo. A proposito di allenatori, ci sono due società che hanno dato fiducia ai propri mister anche quando tutto lasciava presagire un licenziamento. Partiamo dal Crotone. Chi, dopo lo 0-4 dello Scida contro l'Avellino, avrebbe scommesso un euro sulla riconferma di Longo e sul successivo filotto di risultati positivi? Del resto stiamo parlando di un allenatore "giochista" e che ha bisogno di tempo per trasmettere i propri concetti alla squadra. Oggi il pubblico si gode un gruppo unito, che propone un calcio interessante e originale e che, dalla rimonta contro il Benevento, viaggia a ritmo sostenuto agganciando la zona playoff con pieno merito. E poi la Spal, nobile decaduta che fatica da un biennio in Lega Pro e che rischiava di vivere un'altra stagione da brividi. Dossena non ha mollato, ha isolato lo spogliatoio dalle polemiche e ha ripagato la fiducia di patron Tacopina con tre vittorie di fila che consentono di respirare e, chissà, di cambiare prospettive ed obiettivi in quello che resta il girone più equilibrato e imprevedibile come testimoniato dalla sconfitta in casa del Pescara con il Pineto. Con tanto di critiche di Baldini nei confronti di capitan Brosco. In merito l'enigma è sempre lo stesso: giusto dichiarare pubblicamente la propria insoddisfazione nei confronti di un singolo o sarebbe meglio lavare i panni sporchi in famiglia? Caso rientrato subito, comunque: tra i due sussiste un rapporto di stima e rispetto, si sarà trattato di uno sfogo a caldo frutto del dispiacere per un ko del tutto inaspettato. Entella e Ternana sono lì in agguato, pronte a rosicchiare altri punti e ad alimentare il sogno promozione diretta: la sensazione è che ci sarà da divertirsi fino alla fine.
Nel girone A, invece, il testa a testa è sempre lo stesso: Vicenza chiama, Padova risponde e mantiene il +4 con una partita da recuperare. Considerando che il derby di ritorno si giocherà nella bolgia del Menti è sicuramente presto per parlare di fuga, anche l'esperienza e il blasone potrebbero giocare un ruolo importante. Infine focus sul raggruppamento meridionale e sugli incroci tra le grandi che potrebbero cambiare la storia del campionato. L'Avellino sarà ospite del Monopoli ed è il classico confronto aperto ad ogni tipo di pronostico; i lupi di Biancolino non vincono da un mese e hanno forse l'ultima chance per tenere viva la fiammella della rimonta ai danni di un Benevento che ospiterà l'Audace Cerignola. Prima contro seconda, in uno stadio che si preannuncia gremito e con tantissimi tifosi nel settore riservato agli ospiti. Se i giallorossi dovessero aggiudicarsi lo scontro diretto potremmo parlare di una fuga vera e propria, favorita anche dall'andamento lento di squadre come Catania, Trapani e Foggia che si annunciavano come protagoniste e che invece arrancano nelle retrovie.