Evacuo: "Benevento viaggia spedito verso la B. Trapani, ci vuole tempo"
Felice Evacuo, allenatore ed ex calciatore, è intervenuto nel corso di "A Tutta C" a TMW Radio per commentare vari temi.
Benevento-Avellino senza i tifosi ospiti, Vigorito ha detto che è la morte del calcio
"Mi associo completamente alle parole del presidente. Se giocare una gara senza la tifoseria ospite è per lui un dispiacere spiega la grandezza del problema. Lui in primis ma anche i tifosi del Benevento avrebbero voluto quelli dell’Avellino. Io ho giocato a calcio e farlo in uno stadio pieno in un derby del genere è una grande emozione".
Che idea si è fatto sul Benevento? Fuori casa soffre di più rispetto che in casa
"Il Benevento ha sposato una filosofia completamente diversa rispetto agli ultimi anni. La riuscita dipende molto dal connubio che si crea tra giovani ed esperti. Magari a lungo andare può perdere qualcosa per esperienza ma per ora sono spediti verso la vittoria. Per il momento sembra andare tutto bene. Il Benevento fuori casa è più penalizzato rispetto che in casa perché è una squadra che gioca molto con il pallone e non sempre si trovano campi perfetti come quelli del Vigorito".
L’Avellino, invece, sta risalendo
"L’Avellino ha fatto una grandissima rincorsa. Hanno fatto numeri pazzeschi da quando hanno cambiato l’allenatore. L’amaro in bocca di questo percorso è solo la sconfitta con il Taranto che lascia dei rimpianti. Hanno, però, avuto la forza di rimettere in piedi un campionato in un paio di mesi. Andare al Vigorito a giocarsi la partita con questa classifica è un grandissimo risultato".
Il Benevento ha mandato in gol tanti calciatori, calcio diverso invece per l’Avellino
"Per chi conosce la categoria sa benissimo che è nelle caratteristiche delle squadre di Auteri, che porta tutti a calciare in porta. Lui vuole che il centravanti esca dalla linea difensiva avversaria per fare gioco. Io non ero molto d’accordo perché mi piaceva stare davanti per fare gol. Nel suo gioco tutti hanno l’opportunità di fare gol. L’Avellino ha avuto l’handicap di partire le prime 4-5 giornate senza Patierno perché sa sia legare il gioco sia essere decisivo in avanti. Per me rifarà 20 gol".
Il Trapani invece? Ha sentito le parole di Aronica sulla risposta di squadra?
"Il Trapani è una squadra che è stata cambiata molto. È normale che metterli insieme non è semplice. Il presidente ha investito molto e hanno voluto cambiare subito allenatore. Per me Aronica sta facendo un buon lavoro. Il primo a finire sulla graticola, in progetti molto ambiziosi, è sempre l’allenatore. Bisogna lasciare il tempo di lavorare, alcune sconfitte sono fisiologiche. Per me era una delle 4 favorite per vincere il girone. Io poi ci metto anche il Cerignola che può dare fastidio fino alla fine".
La Juventus sembra poco pronta a questo girone
"Sicuramente dei 3 gironi della C è quello più complicato. In questo girone non ci sono partite scontate. Quando vedi come ultima in classifica il Taranto, questo più per questioni extra campo che di campo, capisci che è tutto molto complicato. Lottare per salvarsi contro queste realtà non è una cosa semplice. Credo che la Juventus, poi, abbia grandi valori tecnici e quando si gioca su alcuni campi la qualità viene messa meno in risalto".
Sulla situazione del Milan? Le U23 stanno rischiando di retrocedere
"Io credo che queste squadre debbano essere un serbatoio per le prime squadre. Quando si viene inseriti in contesti agonistici, però, il rischio retrocedere c’è. Le U23 sono un sicuramente un grande vantaggio perché si possono tenere i giovani a casa. Questi, però, possono pagare dazio".
Sta notando il cambiamento che porta la Nazionale a guardare in serie minori?
"Un minimo c’è. La Serie C è il serbatoio della Nazionale perché è la categoria in cui giocano più italiani. Il cambiamento delle regole e delle norme che non obbliga più a far giocare gli italiani porta la Nazionale ad attingere a categorie inferiori".