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tmw / serie c / Girone A
Aliberti: "Volpe voleva venire a Lecco per la nostra curva. Obiettivo ottimi playoff"TUTTO mercato WEB
Francesco Aliberti
Oggi alle 15:15Girone A
di Redazione TC
per Tuttoc.com

Aliberti: "Volpe voleva venire a Lecco per la nostra curva. Obiettivo ottimi playoff"

tmwradio
A TUTTA C con Claudia Marrone Ospite: Francesco Aliberti, Vicepres. Lecco
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Durante l'appuntamento odierno con 'A Tutta C' sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il vice presidente del Lecco Francesco Aliberti. Queste le sue parole.

Ci puoi raccontare la maschera con cui ti sei presentato alla gara di mercoledì con l’Alcione?

“È stato un trucco che mi hanno fatto degli amici che lavorano nel cinema, volevo fare bella figura in questa Halloween night che abbiamo organizzato. Ci hanno messo circa due ore, ma fortunatamente è arrivato anche un risultato positivo”.

Avete da subito lavorato sul riportare la gente allo stadio dopo le difficoltà dello scorso anno?

“Sì, fin da subito abbiamo cercato di ricompattare il tifo. Sono orgoglioso di poter dire che abbiamo fatto il record assoluto di abbonamenti in Serie C, battendo addirittura le sottoscrizioni dello scorso anno dove si tornava in B dopo 50 anni. Questo ci inorgoglisce, siamo sempre attenti alla tifoseria e le risposte che stiamo ottenendo sono positive”. 

Quanto incide il pubblico sul vostro percorso?

“Adesso che abbiamo cambiato allenatore mister Volpe ci ha detto che non vedeva l’ora di venire a Lecco proprio per la straordinaria curva che abbiamo. Avere questo calore nel girone A che di solito ha meno presenze rispetto al sud è importante e lo dimostrano i risultati, in casa abbiamo un rendimento quasi perfetto. Avere dalla nostra parte i tifosi dopo una bruttissima retrocessione è una cosa importantissima per noi”. 

Vi soddisfa questo inizio di stagione?

“Siamo soddisfatti della posizione in classifica, anche se l’obiettivo è fare degli ottimi playoff. Ci sono squadre che hanno sofferto le retrocessioni, è stato importante ricostruire un nuovo progetto e ci ha dato una mano il nostro direttore sportivo. Abbiamo fatto numerose valutazioni sulla rosa che abbiamo ereditato e sugli acquisti fatti per rifondare dalla fondamenta questa rosa, anche se abbiamo confermato molti giocatori esperti che c’erano già lo scorso anno”.

Ci puoi raccontare come siete arrivati alla formazione di uno staff così giovane?

“Avevamo sondato altri profili giovani, Antonio ci ha travolto con la sua energia positiva e abbiamo buttato giù un progetto tecnico con mister Baldini, ci ha fatto piacere sentire che tanti allenatori sarebbero voluti venire. Evidentemente ci siamo presentati bene anche come nuova società. Dopo l’esonero di mister Baldini abbiamo ricontattato Volpe con cui eravamo rimasti in contatto dopo l’estate e speriamo che con le sue idee anche leggermente atipiche possa fare molto bene”.

Come mai si è arrivati alla scelta di mister Volpe solo dopo l’esonero di Baldini e non in estate?

“Abbiamo fatto una scelta imprenditoriale più standard, tra i profili giovani abbiamo scelto Baldini perché avendo una certa esperienza abbiamo deciso di non rischiare troppo. Rischiare così dal nulla dopo aver ristrutturato tutta la baracca sarebbe stato forse eccessivo, abbiamo optato su una sicurezza come Baldini. Non è andata come pensavamo, non eravamo ultimi ma sappiamo che la squadra ha valori più alti e la scossa può darla il profilo di Volpe. Questa rosa ha grandi valori e può puntare molto in alto”. 

Che impatto state avendo in questa prima avventura nel mondo del calcio? Cosa vi ha portato a sposare questo progetto?

“Noi dovevamo subentrare con una compagine americana, per motivi che non abbiamo mai capito si sono ritirati, si sono fatti avanti altri soci italiani o esteri ma alla fine quando c’è stato da fare la fideiussione eravamo da soli. A quel punto mio padre ha deciso di salvare la società facendo la fideiussione e prendendo il 100% delle quote. Volevamo salvare la società, seguivamo la squadra già da tempo, per amicizie ero tifoso da un paio d’anni e abbiamo deciso di fare questo passo. Ho deciso di dedicarmi anche a questo ruolo perché sono appassionato di calcio, in più ci aiuta mio zio e il CdA è tutto in famiglia. Si litiga come è normale ma è più facile risolvere i problemi”.