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tmw / serie c / Il Punto
La mia personalissima e non richiesta opinione sulla nuova Serie C. Fra big, magnati, esoneri e piccole pesti pronte a far danni
venerdì 6 settembre 2024, 00:00Il Punto
di Luca Bargellini
per Tuttoc.com

La mia personalissima e non richiesta opinione sulla nuova Serie C. Fra big, magnati, esoneri e piccole pesti pronte a far danni

Quanto avvenuto a ridosso della deadline del mercato in quel di Trapani, seguito a ruota dalle voci sulla panchina dell’Avellino, ha distolto l’attenzione di molti dalle canoniche valutazioni di fine sessione. Anche il buon Nicolò Schira prima di me ha indugiato sul nefasto destino degli allenatori nell’editoriale di ieri e devo ammettere che condivido ogni parola.

Al sottoscritto, arrivato con 24 ore di ritardo rispetto al buon Nico, tocca l’ingrato compito di rendere noto (solo per coloro che ne sono interessati) il proprio pensiero su quanto fatto nell’estate che sta per terminare. Girone per girone.

GIRONE A
Detto che Padova a Vicenza avevano davvero poco da fare per essere competitive ad altissimi livelli (forse qualcosa in più il LaneRossi visti i tanti infortuni), direi che a muoversi con il chiaro intento di inserirsi fra le due litiganti per la B diretta è stata la Triestina. D'Urso, Krollis e Frare sono solo alcuni degli innesti messi a disposizione di Michele Santoni, italiano di rientro dall'Olanda, ma, al di là dei singoli, quello che convince è la sensazione che sia il collettivo ad avere le qualità necessarie per puntare in alto. E il resto? Renate e Pro Vercelli hanno iniziato bene ma non so se reggeranno a lungo, mentre il Lumezzane mi incuriosisce molto. La Feralpisalò ha iniziato piano, ma si riprenderà. Attenzione al Novara: il tandem Lo Monaco-Argurio ha dimostrato, seppure in un girone diverso, di essere sempre in grado di regalare sorprese. E risultati.

GIRONE B
Cercare di trovare una favorita di diritto in questo raggruppamento sembra essere complicato tanto quanto fare previsioni meteo attendibili per un lasso di tempo più ampio di 15’. Ecco allora che club come Pescara, Ascoli, Ternana e SPAL devono per forza essere citate, con il Delfino che appare la meglio strutturata fra le quattro e il tandem composto da marchigiani ed estensi che regala più dubbi che certezze. In Umbria, poi, c’è anche il Perugia che ha cambiato così tanto che sembra poter andare incontro solo a una stagione sotto gli occhi di tutti. In senso buono o negativo è presto per dirlo. Outsider? Gubbio e Torres hanno dimostrato di saper già recitare questo ruolo, così come il Pontedera dei giovani sa bene come far male a chiunque. Mi stuzzicano tantissimo l’Arezzo e la Virtus Entella. Staremo a vedere.

GIRONE C
Eccoci arrivati al girone più caldo. Quello che non ha niente da invidiare a uno di quelli descritti da Dante nella Divina Commedia. Di Avellino e Trapani abbiamo già parlato a ripetizione, quindi direi di saltare. Il Benevento del tandem Carli-Auteri ha lavorato di coltelli e la rosa attuale appare meglio strutturata e delineata rispetto a quella dello scorso anno. A Catania, Ross Pelligra, indossate le vesti di John Hammond di ‘Jurassik Park’, a inizio sessione ha gridato ai quattro venti “Qui non si bada a spese” e il suo ds Daniele Faggiano non se lo è fatto ripetere. Acquisti a pioggia (forse anche troppo visto il guaio della fideiussione) a disposizione di Domenico Toscano e la voglia di cancellare al più presto il mezzo disastro del torneo precedente. In questo quadro Crotone e Foggia possono recitare il ruolo di ‘imbucate di lusso’, ma occhio a quelle due ‘piccole pesti’ che rispondono al nome di Audace Cerignola e Picerno. Daranno noia, tantissima noia, a tutti. Fino all’ultima minuto.