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tmw / serie c / Girone C
Cavese, Filippi: “L’obiettivo è la salvezza con meno patemi possibili”TUTTO mercato WEB
lunedì 1 luglio 2024, 19:40Girone C
di Redazione TC
per Tuttoc.com

Cavese, Filippi: “L’obiettivo è la salvezza con meno patemi possibili”

tmwradio
Ospite: Clemente Filippi. A TUTTA C con Cristiano Cesarini e Lucio Marinucci.
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Il direttore generale della Cavese Clemente Filippi, durante il suo intervento a Tmw Radio, ha parlato della programmazione della squadra campana per il prossimo campionato.

Che ne pensate della Juventus Next Gen nel vostro girone?
“È una novità assoluta per il Girone C, ci prepareremo per affrontare questa novità. Sarà comunque un’esperienza interessante, perché la Juventus Next Gen è una veterana ormai della categoria. Bisognerà affrontarla con attenzione e con la consapevolezza che alle spalle abbia delle risorse diverse rispetto agli altri club di C”.

La stagione del ritorno in Serie C invece che certezze via da?
“È stato un campionato in cui siamo stati molto continui, e la classifica lo ha dimostrato, avendo chiuso con sedici punti dalla seconda. Qualche piccolo momento di flessione c’è stato all’inizio, ma solamente per via della rivoluzione della rosa e per via del nuovo tecnico in panchina. La Serie D ad ogni modo è il campionato più difficile, perché oltre alla prima non promuove nessuno. L’ambiente però è stato bravo a superare le insidie, tanto da portare a  vincere il campionato con quattro giornate d’anticipo”.

Quali sono i presupposti con Di Napoli dopo la sua riconferma in panchina?
“La direzione sportiva e il presidente hanno deciso di confermare Logiudice e il tecnico, dando così continuità al progetto. Di Napoli era arrivato in un momento complicato, ma c’è stato un exploit anche con lui. Ora c’è la convinzione di poter fare una buona Serie C, sapendo però che bisognerà cambiare ulteriormente l’atteggiamento mentale per assestarsi in questa categoria dopo tre anni di battaglie in Serie D”.

Avete una struttura societaria con tante figure, quanto conta nella Cavese lavorare in team?
“Qualche mese fa mi era stato chiesto se sarebbe stato necessario rinforzare la società per affrontare la Serie C, ma il presidente Lamberti aveva già creato una struttura che era un lusso per la D. È normale comunque che ora non si debba adagiarsi, perché per confrontarsi col professionismo servono competenza e sacrificio. Dal Direttore Generale al magazziniere dovremo tutti cercare di essere di aiuto anche alla squadra”.

Cose ci si deve aspettare dalle rampanti neopromosse del girone C?
“Io parlo per la Cavese. Il Trapani ad esempio ha dominato un campionato con un percorso ed investimenti diversi rispetto ai nostri. Noi dobbiamo consolidarci e fare dei passi di assestamento. L’obiettivo principale è la salvezza con meno patemi possibili, ma ora è il momento in cui bisogna gettare le basi”.

 Com’è il vostro rapporto con il territorio?
“Innanzitutto il nostro stadio ha superato a pieno voti i parametri strutturali. Mancavano piccole cose ma la società ha provveduto immediatamente. Per il territorio, negli ultimi due anni, abbiamo provato a far tornare il senso di appartenenza, facendo anche incontri con le scuole della città e coinvolgendo varie scuole calcio. Cerchiamo di tendere una mano anche a queste realtà”.

Il tema sulle scuole calcio è quantomai centrale dopo la debacle dell’Italia.
“Bisogna partire dall’idea che il calcio da cortile è finito. Un tempo avevamo la staffetta Baggio-Del Piero, mentre ora la scelta è limitata. Con le rette di molte scuole calcio questo sport sta diventando uno sport d’élite. La Federazione potrebbe stanziare degli incentivi per le famiglie meno abbienti per dare la possibilità a tutti i bambini di giocare a calcio. Poi servono allenatori delle giovanili che istruiscano veramente, ed in questo senso noi abbiamo tante richieste di affiliazione”.