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Gubbio, Taurino: "Potevo stare vicino casa, mi ha attratto il progetto"TUTTO mercato WEB
© foto di Giuseppe Scialla
domenica 7 luglio 2024, 11:30Girone B
di Matteo Ferri
per Tuttoc.com

Gubbio, Taurino: "Potevo stare vicino casa, mi ha attratto il progetto"

Il neo tecnico del Gubbio, Roberto Taurino, ha parlato in conferenza stampa per spiegare le ragioni che lo hanno portato a scegliere la piazza rossoblù: "Con il direttore ci eravamo incrociati per un breve periodo in un'altra realtà, perché poi c'è stata l'esclusione di quella squadra dal calcio professionistico. Ci siamo conosciuti in quel periodo e abbiamo capito che c'erano delle affinità. Il presidente Notari l'ho conosciuto in quest'ultimo periodo, la piazza di Gubbio la conosco perché sono nel mondo del calcio da tanto tempo e ho anche giocato in Umbria, con il Perugia. Tutti gli addetti ai lavori parlano molto bene del Gubbio e l'ho potuto verificare di persona. Il presidente non si perde in chiacchiere ed è giusto così, perché nella vita bisogna essere pragmatici. Così è nata questa voglia di costruire insieme qualcosa di bello".

Taurino non vuole parlare di moduli: "Il modulo serve più ai giornalisti che non agli allenatori. Il calcio sta andando in un'altra direzione, le squadre cambiano anche all'interno della stessa partita per crearsi dei vantaggi. Parlare di un modulo ben determinato non sempre può risultare la cosa migliore. Di sicuro abbiamo un'idea di base e su questa stiamo lavorando con il direttore, cercando giocatori funzionali al sistema ma non mi fossilizzo sul modulo e sceglieremo il vestito migliore durante il ritiro. A me piace costruire con una difesa a tre ed è un'idea, ma alla base di tutto questo c'è bisogno di spirito di partecipazione da parte della squadra e umiltà nell'approccio alle gare, senza perdere mai il coraggio".

Il tecnico non nasconde di puntare alle categorie superiori: "Io ho la mia ambizione, altrimenti sarei rimasto vicino casa mia. Ho rinunciato ad un contratto perché mi piace questo progetto. Il Gubbio parte da un biennio molto buono ma ora si riparte con una rosa tutta nuova e c'è da capire chi vorrà rimanere e con che spirito. Sicuramente vogliamo mantenere un'ossatura di base, puntando sui giocatori che hanno dimostrato attaccamento alla maglia in questi due anni. Sappiamo che ci confronteremo con squadre che hanno grande blasone e vogliamo farlo con coraggio, senza fare proclami ma con l'obiettivo di fare un percorso di crescita". 

Sul girone B: "Il girone nuovo è uno stimolo per me. Sono dell'idea che tutti e tre i gironi sono competitivi, in ognuno ci sono quelle due-tre squadre che investono più di tutte e hanno l'obbligo di provare a vincere, poi ci sono quelle che provano a stare al passo con le idee. Il lavoro fatto da Braglia non rappresenta un peso per me ma piuttosto uno stimolo per me e per la squadra, senza che questo diventi una spada di Damocle. Noi dobbiamo misurarci soprattutto con noi stessi, cercando di tirare fuori il meglio. Qui sono passati tanti giovani, dobbiamo dargli il tempo di crescere senza criticarli al minimo errore, perché i giovani portano entusiasmo e quella carica di follia che è necessaria".