Ds Pergolettese: "Stiamo cercando qualche prestito con società importanti"

Durante l'appuntamento odierno con A Tutta C sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto il direttore sportivo della Pergolettese Gabriele Bolis. Queste le sue parole: 

Qualcosa sta cambiando in positivo nel mondo della Serie C?
“È cambiato tutto con l’arrivo di Marani da un anno e mezzo a questa parte. Non si è mai visto avere il 4 luglio già gli accoppiamenti di Coppa Italia, non c’è stato nessun tipo di ricorso con i gironi già stabiliti a giugno. È cambiato tutto e per l’organizzazione dei club è diverso, ora possiamo organizzarci con i ritiri. Prima si faceva il ritiro senza sapere quando iniziavi la stagioni, facevi il ritiro il 15 luglio per iniziare a fine agosto e il campionato iniziava poi il 9 settembre. L’avvento delle seconde squadre, nonostante possa essere criticato, porta anche una visione diversa. Juventus, Atalanta e Milan portano una visione diversa, Juve e Milan sono i club più riconosciuti a livello mondiale con l’Inter e l’Atalanta è la società che lavora meglio con i giovani. Ci sono dei dati incredibili, tre milioni di spettatori ha visto la Serie C e un milione di spettatori medi per la finale playoff di Serie C. Vuol dire che un italiano su 60 ha visto la finale di C, questo dimostra la forza del prodotto. Ci poteva essere anche la Pergolettese, ma sarebbero stati comunque un milione. Sono stato a vedere Tarragona-Malaga per la finale playoff che portava alla Segunda Division, parliamo di due piazze a livello del Catania, lo stadio era pieno ma il prodotto lo avranno visto 150-200 mila persone. Questa valorizzazione del prodotto è importantissima”. 

Tra fine settembre e inizio ottobre ci saranno le nuove elezioni del presidente di Lega, questo può essere un problema?
“Si sarebbe arrivati comunque a elezioni visto che siamo nel quadriennio olimpico, si è solo anticipato di qualche mese. Non credo però che sarà un problema, anzi visto il lavoro svolto si deve andare avanti e questa mi sembra una Lega in continua crescita. Ci sono realtà piccole come noi con 35 mila abitanti o il Renate da 5 mila abitanti, la piazza più importante è Catania, eppure abbiamo visto un milione di spettatori per la finale playoff e a livello di incassi abbiamo sentito il miglioramento in questi ultimi mesi”. 

Cosa sta mancando in questo momento al calcio italiano?
“I giocatori selezionabili per questo Europeo erano 135, sono decisamente pochi. Francia, Germania e Spagna hanno una selezionabilità diversa, non a livello di bravura ma prettamente numerico. In Francia sicuramente c’è una selezionabilità diversa, ma bisogna fare qualcosa di diverso”. 

Cosa dobbiamo aspettarci dalla Pergolettese?
“Ci dobbiamo aspettare qualche operazione con qualche società più grande, stiamo cercando di fare qualche prestito. Per noi è un anno particolare dopo la perdita del nostro patron il 16 maggio scorso. Dovremo lottare ogni partita come fosse una finale dell’Europeo, dobbiamo cercare di sbagliare il meno possibile come società. Vorrei vedere una squadra combattiva, sappiamo che non sarà facile. Dobbiamo aspettare sulla riva del fiume quello che il fiume ti porta dietro dopo un uragano come la perdita della nostra guida. Il mister sa quello che deve fare, partiremo il 15 luglio quindi è ancora presto. Sul mercato stiamo cercando di lavorare per farci trovare pronti”. 

Che tipo di girone verrà fuori?
“Mi aspetto cinque squadre che possano giocarsi i primi posti, non considero l’Atalanta ma come tutte le under 23 ha maggior qualità rispetto alle altre squadre dal punto di vista tecnico. Penso che Vicenza, Triestina, Padova, Feralpisalò e Lecco si giocheranno la promozione. Tra le neopromosse credo che la più strutturata sia l’Alcione. La Triestina sarà uno squadrone, così come il Padova e il Vicenza".