Fermana, Mosconi: "Grato alla società, purtroppo è mancato il miracolo"
Non è riuscito il miracolo ad Andrea Mosconi, tecnico della Fermana, subentrato a Stefano Protti lo scorso 8 marzo. L'ex Fano, ai microfoni del Corriere Adriatico, ha ripercorso la sua breve avventura in gialloblu: "Ho dato tutto me stesso, al mio arrivo ho trovato una squadra un po' nervosa ma parlando con i senatori ho capito che ci credevano. Abbiamo cambiato spartito e la squadra ha risposto, sono arrivate le tre vittorie di fila che ci hanno rigenerato ma il margine di errore era minimo. Alla penultima, mentre perdevamo con la Juventus Next Gen, l'Ancona vinceva a Pescara ed è stata una mazzata. Con i bianconeri non abbiamo pagato la pressione, è dipeso dal fatto che la Juve è devastante fisicamente e tecnicamente. Con il Pescara, invece, abbiamo pagato il secondo gol preso prima dell'intervallo, ma non aveva più la leggerezza mentale di prima, dovevamo vincere sempre e non eravamo lucidi".
Sul rapporto con la società: "Sono un allenatore da campo, non un diplomatico. Sarò sempre grato al ds Andreatini e alla società per la fiducia. Ho lasciato soldi importanti a Campobasso perché ci credevo, il ds era sempre presente e lo staff organizzato. La società si è comportata bene, purtroppo ci è mancato il miracolo all'ultima curva. Mi è dispiaciuto per i tifosi e per la piazza, bella e appassionata e che merita un calcio diverso".