
Padova, Andreoletti: "Rigore? Gerarchie chiare, chi non le rispetta ne paga le conseguenze"
Padova ko a Novara col rischio di vedere il Vicenza accorciare in vetta. Per di più i biancoscudati avrebbero potuto avere l'occasione di pareggiare, ma Liguori - presentatosi sul dischetto dopo che l'arbitro aveva fischiato rigore per fallo di Faedo che aveva steso in area Basso - si è fatto parare il penalty da Minelli.
In sala stampa non si è fatta attendere la reazione di mister Matteo Andreoletti: "Nel calcio di rigore le gerarchie sono chiare. Bortolussi è il primo, Varas il secondo, le dinamiche sono chiare, non so cosa sia successo. Le regole sono mette. Se qualcuno non le rispetta è giusto che ne paghi le conseguenze. Nessuno può permettersi di superare questi dettami. L’errore ci penalizza oltremodo. Devo capire cosa è successo. Se qualcuno ha sbagliato deve prendersi le sue responsabilità.
Cosa ho detto a fine partita? Di restare uniti, di essere uomini. Al momento stiamo facendo fatica in trasferta, ma restiamo padroni del nostro destino. Abbiamo avuto un approccio timoroso. Poi c’è stato un errore marchiano sul primo gol. Speriamo con il recupero di Belli di aggiungere esperienza a livello difensivo. La doppia punta dall’inizio erano in ottica di una difesa chiusa.
La reazione? Non dobbiamo entrare nelle condizioni di fare rimonte disperate sempre, perché non si riesce sempre a ribaltare la situazione. L’inerzia dopo il gol era dalla nostra parte. Con quel rigore avremo portato a casa punti, ma con i se e con i ma non si risolve nulla. Ora dobbiamo stare uniti, senza scoramento all’interno. Non può essere qualche episodio negativo a cambiare questa stagione.
I tifosi? Sono stati straordinari. Ci hanno ripetuto che non siamo secondi a nessuno. Ci tengono tanto e ci stanno sostenendo. Se ci credono loro, a maggior ragione dobbiamo farlo anche noi.
Il calo nel ritorno? In questo momento le condizioni sono due: l’obiettivo si avvicina e le gare sono più sporche. Dobbiamo cercare altre soluzioni. E poi la fase difensiva. Stiamo subendo troppo, c’è da sistemare qualcosa perché poi in avanti qualcosa lo inventiamo sempre".







