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tmw / serie c / Interviste TC
De Vito: "Lucchese, di nuovo un incubo. Ma squadra e tifosi restino compatti"
martedì 18 febbraio 2025, 20:30Interviste TC
di Raffaella Bon
per Tuttoc.com

De Vito: "Lucchese, di nuovo un incubo. Ma squadra e tifosi restino compatti"

Marco De Vito, ex calciatore della Lucchese, intervenuto ai microfoni di TuttoC.com, ha detto la sua sul difficile momento della squadra rossonera:

Lucchese, torna l'incubo.
"Direi meglio un incubo che, purtroppo, è divenuto realtà. Seguo la Lucchese quotidianamente e posso dire che qualche segnale a stagione in corso c’era già stato, mascherato però con grande professionalità e umanità dal mister e da tutto lo staff. La conferma che tutto sarebbe andato a finire così, l’ho avuta nel vedere la conferenza di quei personaggi che senza ritegno e vergogna hanno avuto anche il coraggio di fare i simpatici e gli spocchiosi a discapito di tutte le persone che stanno dietro alla Lucchese e che lavorano per la Lucchese. Ci sono famiglie che devono portare il pane a casa, figli che provano a coronare un sogno stando lontano da casa, tifosi che darebbero e daranno la vita per una fede, una storia da difendere, un'etica calcistica da rispettare. Una vergogna". 

I giocatori non hanno ricevuto gli stipendi.
"Si, a quanto pare i giocatori non hanno percepito gli stipendi quindi saranno punti di penalità, il che ad oggi è uno degli ultimi problemi perché sono certo che se gli verrà data la possibilità li faranno sul campo".

Una situazione che ha vissuto anche lei. 
"Una situazione praticamente molto simile. Noi già a inizio campionato eravamo a conoscenza di dover rimontare qualche punto di penalità ma successivamente a questo ogni giorno si aggiungevano altre problematiche, fino a ritrovarci a gennaio non solo senza stipendi e società ma senza acqua, gas, campi, materiale, soldi per trasferte".

Non è facile andare avanti in questi casi, ha qualche consiglio da dare?
"Andare avanti non è semplice, proprio da un punto di vista pratico e non solo di volontà. Io avevo contattato personalmente il Presidente della Federazione chiedendogli un confronto e lì insieme ad altri abbiamo chiesto la cortesia di farci andare avanti, di farci portare a termine la stagione e così fu. Se il gruppo è sano, cosa che mi sembra sia, si compatteranno ancora di più e la spinta arriverà da fuori, dalla gente che ogni domenica sta sugli spalti e che ha nel sangue il rosso nero. Consigli non mi sento nessuno per poterne dare, posso solo dire di dare tutto ed il resto lo porteranno per sempre dentro di loro".

Lucca le è rimasta nel cuore come piazza.
"Lucca è nel centro del mio cuore proprio perché vissuta in una situazione del genere, in una situazione di disagio più totale, lo stesso che però mi ha dato modo di entrare a stretto contatto con molti di loro, lo stesso che mi ha fatto entrare in casa di tifosi, lo stesso che mi ha regalato un'infinità di emozioni che porto dentro di me".

Cosa dire ai tifosi?
"Noi senza i tifosi che amano in maniera viscerale la Lucchese non avremmo mai avuto modo di finire la stagione, per la passione che ci trasmettevano e l’aiuto economico che attraverso mille manifestazioni ci consegnavano. Ci siamo dovuti ovviamente anche auto aiutare tagliandoci l’erba del campo prima delle partite, facendoci le lavatrici da soli, dando una mano a chi in squadra aveva difficoltà economiche per pranzi, cene e affitti. Si era creato un qualcosa di meravigliosamente unico tra tifo e squadra. Per le trasferte, tramite donazioni ed eventi benefici che facevamo insieme ai tifosi si creava il gruzzolino per poterle pagare".