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Cagliari-Parma 3-2, le pagelle: Re Luvumbo fa sognare i sardi, non basta un Sohm super
Risultato finale: Cagliari-Parma 3-2
CAGLIARI
Radunovic 5,5 - Il primo gol, quello di Benedyczak, arriva da posizione ravvicinata, seppure la conclusione non sembri angolatissima. Il secondo, quello di Sohm, è sì potente ma è sul suo palo. La sensazione è che in entrambe le conclusioni avrebbe potuto fare di più.
Zappa 5 - Soffre i movimenti di Benedyczak, ma prova comunque a dire la sua con diverse discese sulla fascia, che portano a cross interessanti. Si fa saltare con troppa facilità, però, in occasione dello 0-2 di Sohm. Dal 71' Di Pardo 6,5 - Entra con gran gamba e partecipa all'assedio finale.
Dossena 5 - Una serata molto complicata quella del centrale del Cagliari, che con Vazquez che non dà punti di riferimento fa molta fatica. Dal 71' Goldaniga 6 - Non sbaglia nel finale.
Altare 5,5 - Meglio di Dossena, ma anche lui in apnea nel primo tempo. Meglio nella ripresa, dove il Parma non si palesa più in avanti.
Azzi 6 - Dei difensori è quello che soffre meno, nonostante un inizio complicato. Tante discese sulla sinistra e tanti cross.
Nandez 6,5 - Un primo tempo terrificante, una ripresa tutta cuore. Spostato sulla destra, Nandez fa sfracelli, servendo l'assist per il gol di Luvumbo che riapre la partita e cambia l'inerzia del match.
Makoumbou 6 - Surclassato nel mezzo dal Parma nel primo tempo, dovrebbe seguire Sohm nei suoi movimenti, ma il play del Cagliari non riesce mai a contenere lo svizzero. Uscito lo svizzero cambia anche la sua partita, dove nella ripresa brilla sia in impostazione che negli inserimenti. Una media tra un pessimo primo tempo e una grande ripresa.
Rog 4,5 - Non segue Sohm in occasione del primo gol del Parma, rientra troppo lentamente su Estevez sulla seconda rete crociata. Nel centrocampo del Cagliari che lascia troppo spazio al Parma c'è anche il suo zampino, nonostante provi a rendersi pericoloso con un paio di inserimenti e conclusioni da fuori. Resta negli spogliatoi all’intervallo. Dal 46’ Deiola 6,5 - Prende per mano il centrocampo del Cagliari, dando equilibrio e fiducia alla squadra. Il suo ingresso cambia tutto.
Mancosu 6 - Il migliore di un brutto Cagliari nel primo tempo, è l’unico che cerca di cambiare la partita, con una giocata, un movimento, un passaggio che spezzi l’armonia. Ci prova da fuori, cerca di rifinire, si trasforma in attaccante ma non basta. Paradossalmente la sua uscita dà il via alla remuntada dei sardi Dal 62’ Viola 6,5 - Un ingresso di qualità ed esperienza. Tante giocate preziose per i compagni, partecipa attivamente alla rimonta.
Pavoletti 5 - Si sbatte molto, provando a calciare appena ha un mezzo pallone a disposizione. Ma la difesa del Parma non cede, non concedendogli nulla. Dal 46’ Luvumbo 8 - Re per una notte. Fa tremare l'Unipol Domus guidando una rimonta a cui probabilmente non credeva più nessuno, con due gol uno più bello dell'altro e un rigore guadagnato. Una doppietta che può valere la finale e che lo innalza a uomo partita e uomo del momento dei sardi.
Lapadula 7 - Fa a sportellate con Osorio e Cobbaut, non avendo palle a disposizione. Fatica, a testa bassa, e prova da solo a fare male alla retroguardia del Parma e nella ripresa diventa un fattore. Suo il gol del 2-2 su rigore, la rete del 3-2 nasce da una sua invenzione.
Claudio Ranieri 6,5 - Probabilmente anche lui, dall'alto della sua esperienza e delle sue centinaia di partite, una gara del genere non l'aveva mai vissuta. Sta tutto negli occhi lucidi dopo il 3-2 di Luvumbo: il Cagliari vince con la forza delle scelte del suo tecnico, che cambia quando le cose non vanno e ribalta tutto quanto.
PARMA
Buffon 6 - La sua prima in carriera ai playoff dura un tempo, in cui non subisce praticamente nemmeno una conclusione degna di nota. Poi alza bandiera bianca nella ripresa. Dal 46’ Chichizola 6 - Assediato dal Cagliari, non ha particolari colpe sui gol subiti e anzi, è sempre preciso nelle uscite.
Delprato 5,5 - Non soffre nulla nel primo tempo, poi va in affanno nella ripresa, proprio come tutti i compagni.
Osorio 6 - Il migliore della difesa del Parma, vince tutti i duelli con Lapadula e Pavoletti e non commette errori sui tre gol subiti, dove i crociati ne combinano di ogni.
Cobbaut 4,5 - Una gara quasi perfetta, poi si addormenta e il Cagliari riapre la partita. Da lì è buio totale, non esce dal tunnel e sbaglia tutto.
Coulibaly 6 - Non c’è Ansaldi e Pecchia punta su di lui, che sulla fascia in cui il Cagliari spinge maggiormente non trema mai. È un valore aggiunto in avanti, tanto che il gol dello 0-1 nasce da una sua percussione, ma nella ripresa soffre, specie quando Nandez si sposta a tutta fascia.
Estevez 6,5 - Il cervello del Parma. Gestisce ogni pallone con grande saggezza, detta i tempi del centrocampo, legge bene i pericoli e sa quando spendere fallo (come in occasione del giallo che prende nel primo tempo). E poi è lui a guidare l’azione che porta allo 0-2 di Sohm, a cui serve l’assist. Dal 46’ Juric 4,5 - Ingresso tremendo quello del centrocampista croato, completamente surclassato dagli avversari. Con Estevez il Parma gestiva bene il pallone e aveva equilibrio, uscito l'argentino la mediana si trasforma in un colabrodo.
Bernabé 5 - Commette un paio di leggerezze in impostazione anche in un primo tempo con il Parma in completo controllo. Come i compagni, viene schiacciato nel secondo tempo.
Zanimacchia 6 - Pecchia lo sceglie perché garantisce un lavoro di maggior sacrificio rispetto a Man, e l’ex Cremonese lo premia con una prestazione solidissima, condita da diverse belle giocate, sia in avanti che in ripiegamento. Cala nella ripresa. Dall'88 Bonny sv
Sohm 7,5 - Una gara da applausi quella dello svizzero, assoluto mattatore della serata. Prima serve un delizioso assist per il vantaggio di Benedyczak, poi sigla uno spettacolare 0-2 dopo un grande dribbling secco. Giocatore trasformato da Pecchia e chiaro MVP della gara. Dal 58’ Man 5 - Non entra bene in partita, perdendo tanti duelli e non sfruttando lo spazio che concede il Cagliari. Male come tutti i subentrati.
Benedyczak 7 - Attaccante, esterno, terzino aggiunto: il polacco è ovunque e fa tutto bene, tra cui il gol che sblocca la partita. Momento d’oro anche per lui, che trova il decimo sigillo in stagione. Ottimo anche il movimento a portare via l’uomo in occasione del raddoppio di Sohm. Dal 68' Mihaila 4,5 - Entra, prende un giallo dopo due minuti e regala con una ingenuità il rigore del 2-2 (che resta comunque dubbio). Difficile fare peggio.
Vazquez 6,5 - Davanti non si vede molto, ma è fondamentale per il Parma e il suo gioco. I crociati si appoggiano a lui nel momento del bisogno, e con grande maestria il Mudo addormenta alcune situazioni e con classe crea varchi per i compagni. Non molla anche nel momento più difficile, ma il Parma non riesce a reagire nonostante lui ci provi.
Fabio Pecchia 5 - Un voto sicuramente troppo basso per quanto visto, ma una rimonta del genere porta anche le sue colpe. Il Parma del primo tempo è da Serie A, quello della ripresa non è nemmeno da Serie B. Viene tradito dai cambi e da un atteggiamento troppo passivo dei suoi, e ora rischia una finale che fino a venti minuti dalla fine aveva in pugno. Avrà tre giorni per riavvolgere il nastro e ribaltare i suoi, che in casa hanno ancora qualche chance di farcela.
CAGLIARI
Radunovic 5,5 - Il primo gol, quello di Benedyczak, arriva da posizione ravvicinata, seppure la conclusione non sembri angolatissima. Il secondo, quello di Sohm, è sì potente ma è sul suo palo. La sensazione è che in entrambe le conclusioni avrebbe potuto fare di più.
Zappa 5 - Soffre i movimenti di Benedyczak, ma prova comunque a dire la sua con diverse discese sulla fascia, che portano a cross interessanti. Si fa saltare con troppa facilità, però, in occasione dello 0-2 di Sohm. Dal 71' Di Pardo 6,5 - Entra con gran gamba e partecipa all'assedio finale.
Dossena 5 - Una serata molto complicata quella del centrale del Cagliari, che con Vazquez che non dà punti di riferimento fa molta fatica. Dal 71' Goldaniga 6 - Non sbaglia nel finale.
Altare 5,5 - Meglio di Dossena, ma anche lui in apnea nel primo tempo. Meglio nella ripresa, dove il Parma non si palesa più in avanti.
Azzi 6 - Dei difensori è quello che soffre meno, nonostante un inizio complicato. Tante discese sulla sinistra e tanti cross.
Nandez 6,5 - Un primo tempo terrificante, una ripresa tutta cuore. Spostato sulla destra, Nandez fa sfracelli, servendo l'assist per il gol di Luvumbo che riapre la partita e cambia l'inerzia del match.
Makoumbou 6 - Surclassato nel mezzo dal Parma nel primo tempo, dovrebbe seguire Sohm nei suoi movimenti, ma il play del Cagliari non riesce mai a contenere lo svizzero. Uscito lo svizzero cambia anche la sua partita, dove nella ripresa brilla sia in impostazione che negli inserimenti. Una media tra un pessimo primo tempo e una grande ripresa.
Rog 4,5 - Non segue Sohm in occasione del primo gol del Parma, rientra troppo lentamente su Estevez sulla seconda rete crociata. Nel centrocampo del Cagliari che lascia troppo spazio al Parma c'è anche il suo zampino, nonostante provi a rendersi pericoloso con un paio di inserimenti e conclusioni da fuori. Resta negli spogliatoi all’intervallo. Dal 46’ Deiola 6,5 - Prende per mano il centrocampo del Cagliari, dando equilibrio e fiducia alla squadra. Il suo ingresso cambia tutto.
Mancosu 6 - Il migliore di un brutto Cagliari nel primo tempo, è l’unico che cerca di cambiare la partita, con una giocata, un movimento, un passaggio che spezzi l’armonia. Ci prova da fuori, cerca di rifinire, si trasforma in attaccante ma non basta. Paradossalmente la sua uscita dà il via alla remuntada dei sardi Dal 62’ Viola 6,5 - Un ingresso di qualità ed esperienza. Tante giocate preziose per i compagni, partecipa attivamente alla rimonta.
Pavoletti 5 - Si sbatte molto, provando a calciare appena ha un mezzo pallone a disposizione. Ma la difesa del Parma non cede, non concedendogli nulla. Dal 46’ Luvumbo 8 - Re per una notte. Fa tremare l'Unipol Domus guidando una rimonta a cui probabilmente non credeva più nessuno, con due gol uno più bello dell'altro e un rigore guadagnato. Una doppietta che può valere la finale e che lo innalza a uomo partita e uomo del momento dei sardi.
Lapadula 7 - Fa a sportellate con Osorio e Cobbaut, non avendo palle a disposizione. Fatica, a testa bassa, e prova da solo a fare male alla retroguardia del Parma e nella ripresa diventa un fattore. Suo il gol del 2-2 su rigore, la rete del 3-2 nasce da una sua invenzione.
Claudio Ranieri 6,5 - Probabilmente anche lui, dall'alto della sua esperienza e delle sue centinaia di partite, una gara del genere non l'aveva mai vissuta. Sta tutto negli occhi lucidi dopo il 3-2 di Luvumbo: il Cagliari vince con la forza delle scelte del suo tecnico, che cambia quando le cose non vanno e ribalta tutto quanto.
PARMA
Buffon 6 - La sua prima in carriera ai playoff dura un tempo, in cui non subisce praticamente nemmeno una conclusione degna di nota. Poi alza bandiera bianca nella ripresa. Dal 46’ Chichizola 6 - Assediato dal Cagliari, non ha particolari colpe sui gol subiti e anzi, è sempre preciso nelle uscite.
Delprato 5,5 - Non soffre nulla nel primo tempo, poi va in affanno nella ripresa, proprio come tutti i compagni.
Osorio 6 - Il migliore della difesa del Parma, vince tutti i duelli con Lapadula e Pavoletti e non commette errori sui tre gol subiti, dove i crociati ne combinano di ogni.
Cobbaut 4,5 - Una gara quasi perfetta, poi si addormenta e il Cagliari riapre la partita. Da lì è buio totale, non esce dal tunnel e sbaglia tutto.
Coulibaly 6 - Non c’è Ansaldi e Pecchia punta su di lui, che sulla fascia in cui il Cagliari spinge maggiormente non trema mai. È un valore aggiunto in avanti, tanto che il gol dello 0-1 nasce da una sua percussione, ma nella ripresa soffre, specie quando Nandez si sposta a tutta fascia.
Estevez 6,5 - Il cervello del Parma. Gestisce ogni pallone con grande saggezza, detta i tempi del centrocampo, legge bene i pericoli e sa quando spendere fallo (come in occasione del giallo che prende nel primo tempo). E poi è lui a guidare l’azione che porta allo 0-2 di Sohm, a cui serve l’assist. Dal 46’ Juric 4,5 - Ingresso tremendo quello del centrocampista croato, completamente surclassato dagli avversari. Con Estevez il Parma gestiva bene il pallone e aveva equilibrio, uscito l'argentino la mediana si trasforma in un colabrodo.
Bernabé 5 - Commette un paio di leggerezze in impostazione anche in un primo tempo con il Parma in completo controllo. Come i compagni, viene schiacciato nel secondo tempo.
Zanimacchia 6 - Pecchia lo sceglie perché garantisce un lavoro di maggior sacrificio rispetto a Man, e l’ex Cremonese lo premia con una prestazione solidissima, condita da diverse belle giocate, sia in avanti che in ripiegamento. Cala nella ripresa. Dall'88 Bonny sv
Sohm 7,5 - Una gara da applausi quella dello svizzero, assoluto mattatore della serata. Prima serve un delizioso assist per il vantaggio di Benedyczak, poi sigla uno spettacolare 0-2 dopo un grande dribbling secco. Giocatore trasformato da Pecchia e chiaro MVP della gara. Dal 58’ Man 5 - Non entra bene in partita, perdendo tanti duelli e non sfruttando lo spazio che concede il Cagliari. Male come tutti i subentrati.
Benedyczak 7 - Attaccante, esterno, terzino aggiunto: il polacco è ovunque e fa tutto bene, tra cui il gol che sblocca la partita. Momento d’oro anche per lui, che trova il decimo sigillo in stagione. Ottimo anche il movimento a portare via l’uomo in occasione del raddoppio di Sohm. Dal 68' Mihaila 4,5 - Entra, prende un giallo dopo due minuti e regala con una ingenuità il rigore del 2-2 (che resta comunque dubbio). Difficile fare peggio.
Vazquez 6,5 - Davanti non si vede molto, ma è fondamentale per il Parma e il suo gioco. I crociati si appoggiano a lui nel momento del bisogno, e con grande maestria il Mudo addormenta alcune situazioni e con classe crea varchi per i compagni. Non molla anche nel momento più difficile, ma il Parma non riesce a reagire nonostante lui ci provi.
Fabio Pecchia 5 - Un voto sicuramente troppo basso per quanto visto, ma una rimonta del genere porta anche le sue colpe. Il Parma del primo tempo è da Serie A, quello della ripresa non è nemmeno da Serie B. Viene tradito dai cambi e da un atteggiamento troppo passivo dei suoi, e ora rischia una finale che fino a venti minuti dalla fine aveva in pugno. Avrà tre giorni per riavvolgere il nastro e ribaltare i suoi, che in casa hanno ancora qualche chance di farcela.
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