Bruscagin: “Non possiamo fallire l'impresa di salvare la SPAL. La città non merita tutto questo"

Matteo Bruscagin, difensore classe 1989 e capitano della SPAL nelle ultime uscite, ha parlato a cuore aperto a La Nuova Ferrara, tracciando un bilancio onesto e appassionato del difficile momento biancazzurro: “Abbiamo finito gli aggettivi per ringraziare i nostri tifosi. Continuano a starci accanto, nonostante i risultati. Combattere per loro e per la SPAL dev’essere la nostra motivazione. Questa città non merita di vivere tutto questo”.

Le emozioni sono contrastanti: “La situazione è complicata, ma non possiamo mollare. Esiste ancora la possibilità di uscirne. Ci penso continuamente, anche la sera prima di dormire”.

Bruscagin non nasconde che questa è la stagione più dura della sua carriera: “Di momenti difficili ne ho vissi tanti, ma non con questa frequenza. Non c’è una sola causa per quello che stiamo passando: abbiamo perso punti importanti per strada. A livello fisico e tattico ci siamo, ma mentalmente siamo fragili. Al primo errore, crolliamo”.

Un pensiero speciale per Mirco Antenucci, in quella che sarà la sua ultima stagione: “È un simbolo, un esempio. Ama profondamente questo club. Vederlo affrontare questo finale così pesante mi fa male. Confrontarmi con lui è un privilegio, da uno come Mirco c’è sempre da imparare”.

Guardando avanti, Bruscagin è lucido: “Se la salvezza arriverà ai playout o all’ultimo minuto dell’ultima giornata, poco importa. L’obiettivo è uno solo: salvare la SPAL. E ora pensiamo a Vis Pesaro e Gubbio, 180 minuti da giocare col cuore”