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Salernitana, l'ex Leccese: "Breda? Certe figure sono importanti in una società"TUTTO mercato WEB
© foto di Nicola Ianuale/TuttoSalernitana.com
Oggi alle 00:19Serie B
di Daniele Najjar

Salernitana, l'ex Leccese: "Breda? Certe figure sono importanti in una società"

L'ex capitano della Salernitana, Vincenzo Leccese, ha rilasciato una intervista a TuttoSalernitana.com nella quale ha parlato sia dell'attualità granata che di dei ricordi legati al suo passato. Ecco alcune delle sue dichiarazioni:

A proposito di bandiere, la Salernitana ha ritrovato Breda che non vuole essere ricordato per il passato da calciatore.
"Lo conosco, lo stimo e lo apprezzo. Aveva grandi capacità tecniche e professionali da calciatore. Nel suo piccolo, l'aver militato per tanti anni a Salerno con grandi risultati può incidere positivamente nell'approccio quando è sulla panchina della Salernitana. Certe figure possono essere importanti in una società quando si tratta di unire anche se l'aspetto tecnico resta primordiale".


È il momento della top 11.
"In modo affettivo, democratico e imparziale mi rifaccio ad una formazione della Salernitana degli anni '80. Era la squadra che finì al terzo posto, la migliore di quegli anni. In B andarono Arezzo e Campobasso, pareggiammo in casa proprio col Campobasso e stavamo vincendo 1-0, io ero squalificato e stavo dietro la porta quando segnarono il gol del pareggio e perdemmo la B. In difesa Di Fruscia e Del Favero, Marconcini in porta che fu una figura molto importante, a destra ci sono io e a sinistra Mattolini. Il modulo era il 4-4-2. A destra Chirco, in attacco Zaccaro, tra le linee Chiancone, Vulpiani e Di Venere come mezzali, l'altro centrocampista era Di Lucia. Non è la formazione ideale ma quella che ricordo perchè ci ha regalato e ha regalato l'emozione vera di poter sfiorare la vittoria del campionato. Il ritiro ora viene visto come una forma punitiva, noi invece aspettavamo proprio il sabato sera per andarci perchè era una festa. Ricordo alcuni aneddoti: dovevamo pesarci e c'era Di Venere, gli dicevano di togliersi l'orologio, lui lo toglieva e se lo teneva però in mano. Quando c'è unione e condivisione dentro e fuori dal campo è importante. Quando c'è un ritiro punitivo e non c'è unione nel gruppo, ritrovarsi faccia a faccia per tre giorni con alcune persone non aiuta".

Un ricordo e una dedica alla Salernitana.
"Auguro sempre il meglio alla Salernitana Calcio, che è stata e rimane il momento migliore e più importante della mia vita calcistica. In bocca al lupo alla Salernitana e a Breda".