Brescia, ribadita la fiducia a Maran. Ma Cellino si aspetta un cambio tattico e le 2 punte

Il presidente del Brescia Massimo Cellino, come già filtrava dopo il ko contro il Palermo quando sono andati in scena due lunghi confronti con il direttore sportivo Renzo Castagnini e il tecnico Rolando Maran, ha deciso di dare fiducia all’attuale allenatore richiamato a fine gennaio dopo l’esonero di inizio dicembre quando venne scelto Pierpaolo Bisoli come successore.

Una scelta che non ha pagato viste le zero vittoria in sette gare, ma che pesa a bilancio almeno fino al termine della stagione. Anche per questo, come riferito da Bresciaingol.it, Cellino avrebbe deciso di non cambiare nuovamente e chiamare un terzo tecnico per chiudere una stagione che ha come unico obiettivo ormai mantenere la categoria. Avanti dunque con Maran, legato alle Rondinelle fino al 2026, a meno che le cose non precipitino nelle prossime sfide a partire da quella interna contro il Cesena.

Cellino però si aspetta dei cambiamenti tattici a partire dall’utilizzo di due punte, anziché del 4-2-3-1 (o 4-3-3), anche per rivitalizzare un attacco che non segna da oltre 400 minuti, ovvero dal primo tempo della sfida vinta contro la Carrarese. Un digiuno quello di Gennaro Borrelli, Flavio Bianchi, Gabriele Moncini e Ante Juric che preoccupa e non poco. La sterilità offensiva, che vede Bjarnason e Moncini come migliori marcatori della squadra con appena quattro gol, rischia infatti di essere un ostacolo nella corsa salvezza. Serve soprattutto recuperare al meglio quel Borrelli che lo scorso anno mise a segno nove reti e che in estate venne riscattato a peso d’oro dal Frosinone.