Maran torna al Brescia: "Nel confronto con Cellino, ho visto molta fiducia in me"

"Nel confronto con Cellino, ho visto molta fiducia in me. A dicembre probabilmente ha visto cose nel mio lavoro che per me non erano così. Il presidente adesso ha deciso di richiamarmi ad allenare il Brescia, io devo avere la spinta giusta per portare questi colori, questa maglia, questa società in acque tranquille": come si legge su BresciaOggi, nella conferenza di (nuova) presentazione, che anticipa poi anche il match di domenica contro la Carrarese, ha esordito così Rolando Maran, fresco di ritorno sulla panchina del Brescia.

Il mister ha poi proseguito: "Tutto è migliorabile. Ma con questi giocatori l’anno scorso abbiamo fatto un percorso incredibile. Anche per questo, credo, che sono stato richiamato. Nell’ultimo mio periodo non ci sono riuscito e non è andata bene nemmeno al mio predecessore se sono di nuovo qua. Sono momenti, che vanno superati. Ma io sono convinto che si può, si deve e si farà bene anche ora. Il mercato? Meglio che gli allenatori non tocchino l’argomento. Io devo concentrarmi sulla squadra, questi ragazzi saranno quelli che ci daranno la spinta e lo spunto per superare questa fase critica. Bisogna avere una fame dentro che ci porti a superare questo momento negativo. Bisogna prenderne coscienza per mettere in campo qualcosa di cui i nostri tifosi e anche noi possiamo essere orgogliosi".

Parlando della squadra: "Come ho ritrovato la squadra? Sta bene dal punto di vista fisico e in questo Bisoli ha fatto un buon lavoro. Ora devo ridare morale, restituire a questo gruppo qualcosa che mi appartiene e in parte appartiene anche a questi ragazzi che mi hanno sempre seguito con grande applicazione e impegno. Voglio che il Brescia abbia una certa sostanza. Si riprende portando delle idee ma cercando di darle un peso diverso". E la nota particolare va a capitan Dimitri Bisoli: "È un capitano, un uomo, un padre e anche un figlio. Normale che possa non avere il morale a mille. Già quando esoneri un allenatore, in un gruppo c’è dispiacere soprattutto se c’era il feeling giusto. Figurarsi se chi è licenziato è tuo padre. Dimitri va aiutato, ma è un uomo e un capitano, sente sulla propria pelle la maglia. Al di là del dispiacere, al primo posto per lui c’è sempre il Brescia".