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Spezia, Cassata: "Col Sassuolo un Picco infuocato. Speriamo che Berardi non ci castighi"
Francesco Cassata, centrocampista dello Spezia, ha rilasciato una lunga intervista al Secolo XIX. Si parte dalla sfida con la capolista Sassuolo, in programma domani al Picco: "All’andata ce la siamo giocata alla pari. Loro hanno avuto buone occasioni nel primo tempo, noi siamo venuti fuori nella ripresa. Alla fine, il pareggio è stato giusto. Da allora hanno fatto il vuoto in classifica, quindi venerdì servirà una partita da Picco: uniti e aggressivi fin dall’inizio"
Venerdì ritrova da ex due pilastri del Sassuolo, Berardi e Pierini
"Nel 2017-2018, quando ero a Sassuolo, Domenico era già titolare in Serie A, mentre Pierini veniva dalla Primavera e si allenava con noi".
Che Berardi era quello di sette anni fa?
"Faceva già la differenza in Serie A, figuriamoci in B: è un lusso. Se c’è o non c’è, lo noti eccome. Speriamo che questa volta non ci castighi come ha fatto in passato".
I giovani come Pio Esposito sono cresciuti tantissimo
"L’anno scorso Pio aveva già mostrato il suo valore: segnava poco, ma offriva buone prestazioni, considerando che arrivava dalla Primavera. Anche Salvatore, con più esperienza, aveva fatto bene. Quest’anno sono esplosi entrambi. Nel gruppo ci sono tanti calciatori di qualità e, con un ambiente unito, il talento individuale emerge. Penso a Elia, Degli Innocenti, Soleri e anche a Di Serio, penalizzato dagli infortuni. Chiunque viene chiamato in causa dà il 110%"
Cosa rappresenta per lei indossare la maglia della sua città?
Un’energia pazzesca. Credo sia il sogno di ogni bambino che gioca a calcio. Dobbiamo portare avanti questa spezzinità, che fa sempre bene al nostro pubblico. Domani mi aspetto un Picco Infuocato. I nostri tifosi non ci hanno mai tradito, nemmeno l’anno scorso quando le cose andavano male. Fanno davvero la differenza e sono certo che anche venerdì non mancheranno".
Venerdì ritrova da ex due pilastri del Sassuolo, Berardi e Pierini
"Nel 2017-2018, quando ero a Sassuolo, Domenico era già titolare in Serie A, mentre Pierini veniva dalla Primavera e si allenava con noi".
Che Berardi era quello di sette anni fa?
"Faceva già la differenza in Serie A, figuriamoci in B: è un lusso. Se c’è o non c’è, lo noti eccome. Speriamo che questa volta non ci castighi come ha fatto in passato".
I giovani come Pio Esposito sono cresciuti tantissimo
"L’anno scorso Pio aveva già mostrato il suo valore: segnava poco, ma offriva buone prestazioni, considerando che arrivava dalla Primavera. Anche Salvatore, con più esperienza, aveva fatto bene. Quest’anno sono esplosi entrambi. Nel gruppo ci sono tanti calciatori di qualità e, con un ambiente unito, il talento individuale emerge. Penso a Elia, Degli Innocenti, Soleri e anche a Di Serio, penalizzato dagli infortuni. Chiunque viene chiamato in causa dà il 110%"
Cosa rappresenta per lei indossare la maglia della sua città?
Un’energia pazzesca. Credo sia il sogno di ogni bambino che gioca a calcio. Dobbiamo portare avanti questa spezzinità, che fa sempre bene al nostro pubblico. Domani mi aspetto un Picco Infuocato. I nostri tifosi non ci hanno mai tradito, nemmeno l’anno scorso quando le cose andavano male. Fanno davvero la differenza e sono certo che anche venerdì non mancheranno".
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