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Sassuolo, Grosso: "Oggi vittoria di cuore. Alziamo l'asticella senza guardare troppo lontano"
Vittoria al cardiopalma per il Sassuolo che ha battuto il Cosenza in rimonta per 2-1 con i gol di Moro e Lipani, entrati dalla panchina, al minuto 86' e al 90'. Fabio Grosso, tecnico dei neroverdi, ha commentato così il match del Mapei Stadium: "Dodici gol dalla panchina? Il campionato è difficile - riporta SassuoloNews.net - le partite sono dure e poi delle volte ci vogliono far credere che non sia così ma noi dobbiamo essere bravi a sapere che c'è da mettere in campo fatica, che bisogna fare prestazioni piene come abbiamo fatto oggi e quindi complimenti ai ragazzi per questa vittoria sofferta ma meritata".
Come sta Pierini?
"È rientrato prima dell'inizio della gara e mi ha detto che sentiva un po' di fastidio al flessore e abbiamo preferito non rischiarlo, per questa partita non ce l'abbiamo avuto e ce l'avremo per la ripresa del campionato".
Il record del Benevento in proiezione è alla vostra portata, può essere uno stimolo?
"L'asticella la dobbiamo alzare senza guardare troppo lontano, dobbiamo pensare al presente. Anche oggi ci siamo resi conto che se poi ti distrai a pensare ad altre cose diverse perdi di vista quello che devi fare e puoi rischiare di non farlo bene. Sappiamo benissimo le difficoltà di questo campionato e sappiamo benissimo che vogliamo cercare di continuare a far bene, sapendo che ogni gara sarà dura, che gli avversari ci vogliono superare, e che dobbiamo mettere in campo la giusta energia come abbiamo fatto oggi".
Squadra leziosa, spocchiosa ma i cambi sono stati decisivi...
"Non ho visto una squadra spocchiosa altrimenti sarebbe molto molto grave, noi non lo siamo e non lo vogliamo essere. Delle volte ci si gioca su questo fatto ma non fa parte di noi rappresentarci in questo modo. Oggi ho visto una squadra che ha sfidato una squadra che aveva pareggiato a Pisa, aveva vinto a Brescia, e dobbiamo essere bravi non solo a guardare quello che non va ma anche le tante cose che vanno, perché se ogni volta stiamo a sottolineare quello che non va è come se volessimo dirci di diritto che dobbiamo fare delle cose. Noi vogliamo continuare a fare bene in un campionato difficile".
Lipani?
"Sono contento per Luca perché come altri suoi compagni si sta allenando bene. Si è sempre allenato bene come i suoi compagni che sono bravissimi a tenere alta l'intensità degli allenamenti. Alcune scelte lo hanno penalizzato ma è stato bravo a farsi trovare pronto quando chiamato in causa".
Lei ha sempre parlato di campionato tosto, mi ha convinto. Fino all'86' quanto pesava psicologicamente la delusione di Pisa?
"La partita l'abbiamo fatta, per larghi tratti abbiamo avuto la pazienza per saper riconoscere i momenti giusti per affondare, abbiamo concesso delle occasioni e ne abbiamo concesse poche, poi i piccoli dettagli fanno cambiare i giudizi e gli umori finali ma noi dobbiamo riconoscere quello che di buono si è fatto e cosa migliorare, continuare a lavorare per tenere il livello alto. Una partita in cui la testa e il cuore possono fare la differenza e nel finale siamo stati bravi a giocare con grande lucidità ma anche con un cuore gigante che ci ha permesso di portare a casa una vittoria importante".
Ora c'è la sosta...
"Quando una cosa non la puoi cambiare diventa un dato di fatto e la utilizzi per recuperare energie, i ragazzi che stanno fuori e ne abbiamo bisogno, e per ripresentarci con la modalità giusta per fronteggiare gli avversari per cercare di volta in volta di portare a casa delle belle partite e dei bei risultati".
Se lo aspettava così il Cosenza?
"Faccio i complimenti al Cosenza perché conosco l'allenatore, la loro proposta, e stanno disputando un ottimo campionato, un campionato difficile per tutti. Mi aspettavo questo Cosenza così, le aggressioni sui riferimenti, delle volte hanno deciso di lasciarci palleggiare per ripartire in contropiede ma anche lì siamo stati bravi a capire i momenti. Siamo stati bravissimi a ribaltarla ma la prestazione sarebbe rimasta la stessa anche se so benissimo che poi sarebbero cambiati i giudizi ma fa parte di questo stop".
Come sta Pierini?
"È rientrato prima dell'inizio della gara e mi ha detto che sentiva un po' di fastidio al flessore e abbiamo preferito non rischiarlo, per questa partita non ce l'abbiamo avuto e ce l'avremo per la ripresa del campionato".
Il record del Benevento in proiezione è alla vostra portata, può essere uno stimolo?
"L'asticella la dobbiamo alzare senza guardare troppo lontano, dobbiamo pensare al presente. Anche oggi ci siamo resi conto che se poi ti distrai a pensare ad altre cose diverse perdi di vista quello che devi fare e puoi rischiare di non farlo bene. Sappiamo benissimo le difficoltà di questo campionato e sappiamo benissimo che vogliamo cercare di continuare a far bene, sapendo che ogni gara sarà dura, che gli avversari ci vogliono superare, e che dobbiamo mettere in campo la giusta energia come abbiamo fatto oggi".
Squadra leziosa, spocchiosa ma i cambi sono stati decisivi...
"Non ho visto una squadra spocchiosa altrimenti sarebbe molto molto grave, noi non lo siamo e non lo vogliamo essere. Delle volte ci si gioca su questo fatto ma non fa parte di noi rappresentarci in questo modo. Oggi ho visto una squadra che ha sfidato una squadra che aveva pareggiato a Pisa, aveva vinto a Brescia, e dobbiamo essere bravi non solo a guardare quello che non va ma anche le tante cose che vanno, perché se ogni volta stiamo a sottolineare quello che non va è come se volessimo dirci di diritto che dobbiamo fare delle cose. Noi vogliamo continuare a fare bene in un campionato difficile".
Lipani?
"Sono contento per Luca perché come altri suoi compagni si sta allenando bene. Si è sempre allenato bene come i suoi compagni che sono bravissimi a tenere alta l'intensità degli allenamenti. Alcune scelte lo hanno penalizzato ma è stato bravo a farsi trovare pronto quando chiamato in causa".
Lei ha sempre parlato di campionato tosto, mi ha convinto. Fino all'86' quanto pesava psicologicamente la delusione di Pisa?
"La partita l'abbiamo fatta, per larghi tratti abbiamo avuto la pazienza per saper riconoscere i momenti giusti per affondare, abbiamo concesso delle occasioni e ne abbiamo concesse poche, poi i piccoli dettagli fanno cambiare i giudizi e gli umori finali ma noi dobbiamo riconoscere quello che di buono si è fatto e cosa migliorare, continuare a lavorare per tenere il livello alto. Una partita in cui la testa e il cuore possono fare la differenza e nel finale siamo stati bravi a giocare con grande lucidità ma anche con un cuore gigante che ci ha permesso di portare a casa una vittoria importante".
Ora c'è la sosta...
"Quando una cosa non la puoi cambiare diventa un dato di fatto e la utilizzi per recuperare energie, i ragazzi che stanno fuori e ne abbiamo bisogno, e per ripresentarci con la modalità giusta per fronteggiare gli avversari per cercare di volta in volta di portare a casa delle belle partite e dei bei risultati".
Se lo aspettava così il Cosenza?
"Faccio i complimenti al Cosenza perché conosco l'allenatore, la loro proposta, e stanno disputando un ottimo campionato, un campionato difficile per tutti. Mi aspettavo questo Cosenza così, le aggressioni sui riferimenti, delle volte hanno deciso di lasciarci palleggiare per ripartire in contropiede ma anche lì siamo stati bravi a capire i momenti. Siamo stati bravissimi a ribaltarla ma la prestazione sarebbe rimasta la stessa anche se so benissimo che poi sarebbero cambiati i giudizi ma fa parte di questo stop".
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