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Juve Stabia, ko immeritato che non scalfisce l'entusiasmo. Menti fattore chiave per il sogno playoff
Una sconfitta, numeri alla mano, immeritata. Un ko che però non cambia di una virgola il giudizio positivo su una squadra, la Juve Stabia, capace di fronteggiare il Palermo senza timori reverenziali in uno stadio tra i più trascinanti e incisivi della categoria e che, in passato, ha fatto tremare le gambe anche a calciatori di categoria superiore. Non ai "ragazzi terribili" di Pagliuca in tribuna per squalifica e sostituito dal vice Tarantino) che, ancora una volta, hanno mostrato personalità, carattere e organizzazione approfittando però solo in parte della prova tutt'altro che esaltante di una corazzata che fatica a costruire gioco e che è stata fischiata a fine primo tempo dal pubblico. "Siamo stati puniti da un episodio, per quello che abbiamo creato è un risultato ingiusto che ci fa tornare a casa con delusione, ma anche consapevolezza dei nostri mezzi" in sintesi il pensiero del mister in conferenza stampa, con lo staff tecnico che si è complimentato con i calciatori pur rammaricandosi per quel gol di Le Douaron assolutamente evitabile e nato da una corta respinta di Thiam.
Ma, come detto, nulla cancella una performance positiva fatta di intensità, ripartenze, fraseggi e pressing a tutto campo. Solo un super Sirigu, in almeno tre circostanze e anche sul risultato di 0-0, ha tenuto in piedi i padroni di casa ipnotizzando Candellone e Adorante prima di un salvataggio quasi sulla linea di Saric su Meli. "Il nostro obiettivo è chiaro, dobbiamo restare con i piedi per terra ricordandoci che la serie B è imprevedibile e che ci sono tante piazze importanti" il diktat della società che, al netto di una classifica che giustifica i sogni degli ultras stabiesi, predica prudenza e, intanto, si guarda attorno a caccia di colpi di mercato utili a rimpinguare la rosa e ad aggiungere qualche tassello d'esperienza. Ieri Sgarbi non ha avuto un buon impatto sulla gara e, paradossalmente, dopo il suo ingresso non ci sono state occasioni per pareggiare. La sensazione è che serva altro in attacco dopo la partenza di Artistico. Quaranta, arrivato da 48 ore, è stato convocato, ma inevitabilmente è rimasto in panchina per tutta la gara in attesa di entrare nei meccanismi rodati di una squadra che gioca a memoria. Non è da escludere possano arrivare un centrocampista e un altro centrale difensivo, da valutare invece le offerte per tanti giocatori che si sono messi in vetrina in quest'anno e mezzo, ma che la proprietà reputa incedibili almeno fino a giugno.
E poi c'è il calendario. E' ancora presto per fare calcoli e tabelle, ma possiamo dire che le ambizioni delle vespe passano inevitabilmente dal Menti. Si inizierà questa settimana con una Carrarese ancora tramortita dallo 0-4 con lo Spezia, poi ci saranno le sfide contro Bari, Cosenza, Cittadella, Modena, Sampdoria, Salernitana e Reggiana nelle quali il dodicesimo uomo potrà spostare gli equilibri. Insomma, la sconfitta di Palermo brucia per come è maturata, ma non scalfisce l'entusiasmo di un gruppo che ha ancora voglia di stupire.
Ma, come detto, nulla cancella una performance positiva fatta di intensità, ripartenze, fraseggi e pressing a tutto campo. Solo un super Sirigu, in almeno tre circostanze e anche sul risultato di 0-0, ha tenuto in piedi i padroni di casa ipnotizzando Candellone e Adorante prima di un salvataggio quasi sulla linea di Saric su Meli. "Il nostro obiettivo è chiaro, dobbiamo restare con i piedi per terra ricordandoci che la serie B è imprevedibile e che ci sono tante piazze importanti" il diktat della società che, al netto di una classifica che giustifica i sogni degli ultras stabiesi, predica prudenza e, intanto, si guarda attorno a caccia di colpi di mercato utili a rimpinguare la rosa e ad aggiungere qualche tassello d'esperienza. Ieri Sgarbi non ha avuto un buon impatto sulla gara e, paradossalmente, dopo il suo ingresso non ci sono state occasioni per pareggiare. La sensazione è che serva altro in attacco dopo la partenza di Artistico. Quaranta, arrivato da 48 ore, è stato convocato, ma inevitabilmente è rimasto in panchina per tutta la gara in attesa di entrare nei meccanismi rodati di una squadra che gioca a memoria. Non è da escludere possano arrivare un centrocampista e un altro centrale difensivo, da valutare invece le offerte per tanti giocatori che si sono messi in vetrina in quest'anno e mezzo, ma che la proprietà reputa incedibili almeno fino a giugno.
E poi c'è il calendario. E' ancora presto per fare calcoli e tabelle, ma possiamo dire che le ambizioni delle vespe passano inevitabilmente dal Menti. Si inizierà questa settimana con una Carrarese ancora tramortita dallo 0-4 con lo Spezia, poi ci saranno le sfide contro Bari, Cosenza, Cittadella, Modena, Sampdoria, Salernitana e Reggiana nelle quali il dodicesimo uomo potrà spostare gli equilibri. Insomma, la sconfitta di Palermo brucia per come è maturata, ma non scalfisce l'entusiasmo di un gruppo che ha ancora voglia di stupire.
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