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Cremonese, Stroppa: "Dobbiamo ricominciare a fare punti in casa, possiamo crescere"
Il tecnico grigiorosso Giovanni Stroppa è intervenuto in conferenza stampa alla vigilia di Cremonese-Cosenza, gara valida per la 22ª giornata di Serie BKT in programma sabato 18 gennaio alle 15. Ecco le sue dichiarazioni.
Sin dal suo ritorno ha dato un’impronta definita alla Cremo, che con gli ultimi risultati sta acquisendo fiducia…
“Sì, ma è chiaro che tutti, a partire da me, guardiamo ai risultati perché sono quelli che fanno la differenza. Ma per il lavoro che faccio con il mio staff e per quello che vogliamo fare tutti quanti quando ci sono le prestazioni sicuramente la base è importante. Ho detto che ci voleva continuità e la stiamo avendo, anche se non abbiamo ancora fatto nulla. La partita di Frosinone ci ha dato una bella spinta e consapevolezza, ma non basta perché da qui alla fine ci sono tante partite e tante insidie. Anche quella di domani è un’insidia, perché il Cosenza è una squadra difficile da affrontare e lo ha dimostrato nelle ultime partite. Spesso si dice che una squadra non rispetta la classifica che ha: loro sono una formazione viva, pericolosa e tignosa, per portarla a casa serve qualità e dovremo fare molto meglio rispetto a quanto visto allo Stirpe”.
In trasferta la Cremonese ha il secondo miglior rendimento del campionato. Quanto conta ritrovare i tre punti anche allo Zini, che mancano da novembre?
“Mi dispiace che sia così, ma se penso alle partite con Sampdoria e Brescia siamo ancora qui a gridare vendetta ed è assurdo non aver portato a casa il risultato nonostante ambiente e prestazioni eccellenti. Non mi allarmo in questo senso, ma sicuramente bisogna ricominciare a fare punti in casa”.
Ora ci sono due gare consecutivi tra le mura amiche. Quanto conterà affrontarle con il piglio giusto?
“Pensiamo una partita alla volta, domani dobbiamo affrontarla come se fosse una finale. Non deve essere un pensiero esasperato, ma serve la voglia di portare a casa qualsiasi episodio per vincere la partita. Ora ci concentriamo sul Cosenza, poi penseremo alla prossima”.
Ceccherini, Bonazzoli e Vandeputte stanno diventando riferimenti importanti della rosa…
“Sì, i giocatori bravi sono quelli che esaltano le idee della squadra. Su di loro abbiamo puntato molto e sono contento che stiano arrivando, anche se in generale la squadra non è ancora al 100% e in questo senso ho molti pensieri positivi, perché possiamo fare ancora meglio rispetto ad oggi. Serve consolidarsi in entrambe le fasi per essere padroni del campo, vedo che i ragazzi stanno arrivando anche in termini di numeri. Ho parlato con Vandeputte della sua prestazione dicendogli che può fare di più nelle giocate semplici, mentre in quelle individuali e incisive è proprio quel giocatore lì. Bonazzoli può essere ancora più punto di riferimento, ma ci sta arrivando perché nel momento in cui lo serviamo diventa devastante nella pulizia del palleggio. Ci sono tante componenti all’interno dell’idea che possono esaltare la squadra”.
Cos’è scattato in Vandeputte rispetto ad inizio stagione?
“Gli episodi. Nei mesi scorsi si parlava di fiducia e continuità, potrebbe anche essere vero, ma giocare a Cremona è diverso rispetto ad altre piazze. Non era questione di ruolo e lo sta dimostrando, occupa una zona in cui è sempre stato nelle esperienze precedenti. Gli episodi portano fiducia e consapevolezza in un contesto, lui li sta portando dalla sua parte e si è scrollato di dosso una certa responsabilità che sentiva nei suoi confronti. Non vede l’errore come un macigno, ma come parte di un percorso”.
La Cremo sta facendo il possibile per mantenere il ritmo delle prime tre in classifica e staccarsi dalle inseguitrici…
“Noi dobbiamo essere quello. Nelle ultime 2-3 partite i ragazzi stanno pensando questo: mantenere il quarto posto cercando di dare continuità, poi vedremo cosa succederà davanti”.
A Frosinone ha schierato Collocolo sulla fascia dal 1′. Si ritiene soddisfatto della sua prestazione? Domani lo riproporrà?
“Di fronte ad una prestazione del genere… Già prima le cose più belle da mezzala le faceva sulla fascia, ha capacità organiche di motore e gamba che in Serie B non ci sono e lì semplifica tutto quello che fa. Chiaramente ci deve credere, ha la consapevolezza di poterci giocare e può essere un’arma in più, oltre ad aprirgli prospettive diverse. E’ soltanto qualcosa in più rispetto a ciò che faceva prima, ma dà anche alla squadra alternative importanti. Non significa che non possa tornare mezzala, ma quando in quella posizione si apriva per attaccare la profondità diventava devastante”.
Nel post partita di domenica ha detto che domani ci sarà un’altra Cremo rispetto alla sfida d’andata. Crede che nella squadra ci sia più consapevolezza e meno pressione rispetto a prima?
“Potrei riallacciarmi a quanto detto prima. Mantenere il quarto posto, pensare a noi stessi e concentrarci su una gara alla volta, sapendo che anche se non dovesse andare bene dovremmo focalizzarci sul lavoro che stiamo facendo, che è molto positivo. Ci siamo ripresi in termini di mentalità e capacità di essere dominanti sul campo. Se andrà bene penseremo subito alla prossima partita, questo dev’essere il nostro pensiero comune”.
Sarà una Cremo diversa anche tatticamente?
“Staremmo qui a parlarne per troppo tempo: se prendiamo il periodo che va dal precampionato alla prima giornata e ciò che è mancato ci sarebbero tanti aspetti da considerare. All’andata la prestazione non è stata all’altezza, le aspettative erano molto elevate e si è visto cos’è successo dopo quella sconfitta, sembrava avessimo già perso il campionato. Bisogna stare sereni e tranquilli, all’andata c’è stata una partita da 0-0 che abbiamo perso per un errore e che invece avremmo potuto vincere, anche se non abbiamo avuto la solita qualità di palleggio”.
Il modo in cui nasce il terzo gol di Frosinone, da esterno a esterno, dev’essere una grande soddisfazione per l’allenatore…
“Io dai quinti pretendo tantissimo, perché oltre a fare la fase difensiva e lavorare a tutta fascia negli ultimi metri la loro corsa deve essere verso la porta e non verso la bandierina. Quindi se in fase di possesso uno dei due ha la palla l’altro diventa un attaccante, come in una sorta di 4-3-3. L’anno scorso Sernicola e Zanimacchia hanno fatto un lavoro straordinario creando l’impossibile e forse sono mancati solo nei numeri. Mi piacerebbe vedere queste situazioni qui, ma poi ci sono azioni come l’imbucata straordinaria di Vazquez per Vandeputte sul gol di Bonazzoli. Torniamo sul discorso dell’individualità e dell’intelligenza calcistica, che esaltano ciò che un allenatore ha in testa. Per Collocolo, come per Vazquez, non è cambiato niente rispetto all’anno scorso: quest’anno entrambi hanno uno score importante che invece l’anno scorso era diverso. Se cominciano anche a concludere e a fare qualcosa in più poi si possono mettere a bilancio dei numeri eccezionali”.
Ultimamente la Cremo ha recuperato diversi punti sullo Spezia. Guardate al terzo posto?
“Facciamo finta che non sia così. Pensiamo solo una partita alla volta, facendo la conta sia al fischio finale che al termine del campionato”.
Sin dal suo ritorno ha dato un’impronta definita alla Cremo, che con gli ultimi risultati sta acquisendo fiducia…
“Sì, ma è chiaro che tutti, a partire da me, guardiamo ai risultati perché sono quelli che fanno la differenza. Ma per il lavoro che faccio con il mio staff e per quello che vogliamo fare tutti quanti quando ci sono le prestazioni sicuramente la base è importante. Ho detto che ci voleva continuità e la stiamo avendo, anche se non abbiamo ancora fatto nulla. La partita di Frosinone ci ha dato una bella spinta e consapevolezza, ma non basta perché da qui alla fine ci sono tante partite e tante insidie. Anche quella di domani è un’insidia, perché il Cosenza è una squadra difficile da affrontare e lo ha dimostrato nelle ultime partite. Spesso si dice che una squadra non rispetta la classifica che ha: loro sono una formazione viva, pericolosa e tignosa, per portarla a casa serve qualità e dovremo fare molto meglio rispetto a quanto visto allo Stirpe”.
In trasferta la Cremonese ha il secondo miglior rendimento del campionato. Quanto conta ritrovare i tre punti anche allo Zini, che mancano da novembre?
“Mi dispiace che sia così, ma se penso alle partite con Sampdoria e Brescia siamo ancora qui a gridare vendetta ed è assurdo non aver portato a casa il risultato nonostante ambiente e prestazioni eccellenti. Non mi allarmo in questo senso, ma sicuramente bisogna ricominciare a fare punti in casa”.
Ora ci sono due gare consecutivi tra le mura amiche. Quanto conterà affrontarle con il piglio giusto?
“Pensiamo una partita alla volta, domani dobbiamo affrontarla come se fosse una finale. Non deve essere un pensiero esasperato, ma serve la voglia di portare a casa qualsiasi episodio per vincere la partita. Ora ci concentriamo sul Cosenza, poi penseremo alla prossima”.
Ceccherini, Bonazzoli e Vandeputte stanno diventando riferimenti importanti della rosa…
“Sì, i giocatori bravi sono quelli che esaltano le idee della squadra. Su di loro abbiamo puntato molto e sono contento che stiano arrivando, anche se in generale la squadra non è ancora al 100% e in questo senso ho molti pensieri positivi, perché possiamo fare ancora meglio rispetto ad oggi. Serve consolidarsi in entrambe le fasi per essere padroni del campo, vedo che i ragazzi stanno arrivando anche in termini di numeri. Ho parlato con Vandeputte della sua prestazione dicendogli che può fare di più nelle giocate semplici, mentre in quelle individuali e incisive è proprio quel giocatore lì. Bonazzoli può essere ancora più punto di riferimento, ma ci sta arrivando perché nel momento in cui lo serviamo diventa devastante nella pulizia del palleggio. Ci sono tante componenti all’interno dell’idea che possono esaltare la squadra”.
Cos’è scattato in Vandeputte rispetto ad inizio stagione?
“Gli episodi. Nei mesi scorsi si parlava di fiducia e continuità, potrebbe anche essere vero, ma giocare a Cremona è diverso rispetto ad altre piazze. Non era questione di ruolo e lo sta dimostrando, occupa una zona in cui è sempre stato nelle esperienze precedenti. Gli episodi portano fiducia e consapevolezza in un contesto, lui li sta portando dalla sua parte e si è scrollato di dosso una certa responsabilità che sentiva nei suoi confronti. Non vede l’errore come un macigno, ma come parte di un percorso”.
La Cremo sta facendo il possibile per mantenere il ritmo delle prime tre in classifica e staccarsi dalle inseguitrici…
“Noi dobbiamo essere quello. Nelle ultime 2-3 partite i ragazzi stanno pensando questo: mantenere il quarto posto cercando di dare continuità, poi vedremo cosa succederà davanti”.
A Frosinone ha schierato Collocolo sulla fascia dal 1′. Si ritiene soddisfatto della sua prestazione? Domani lo riproporrà?
“Di fronte ad una prestazione del genere… Già prima le cose più belle da mezzala le faceva sulla fascia, ha capacità organiche di motore e gamba che in Serie B non ci sono e lì semplifica tutto quello che fa. Chiaramente ci deve credere, ha la consapevolezza di poterci giocare e può essere un’arma in più, oltre ad aprirgli prospettive diverse. E’ soltanto qualcosa in più rispetto a ciò che faceva prima, ma dà anche alla squadra alternative importanti. Non significa che non possa tornare mezzala, ma quando in quella posizione si apriva per attaccare la profondità diventava devastante”.
Nel post partita di domenica ha detto che domani ci sarà un’altra Cremo rispetto alla sfida d’andata. Crede che nella squadra ci sia più consapevolezza e meno pressione rispetto a prima?
“Potrei riallacciarmi a quanto detto prima. Mantenere il quarto posto, pensare a noi stessi e concentrarci su una gara alla volta, sapendo che anche se non dovesse andare bene dovremmo focalizzarci sul lavoro che stiamo facendo, che è molto positivo. Ci siamo ripresi in termini di mentalità e capacità di essere dominanti sul campo. Se andrà bene penseremo subito alla prossima partita, questo dev’essere il nostro pensiero comune”.
Sarà una Cremo diversa anche tatticamente?
“Staremmo qui a parlarne per troppo tempo: se prendiamo il periodo che va dal precampionato alla prima giornata e ciò che è mancato ci sarebbero tanti aspetti da considerare. All’andata la prestazione non è stata all’altezza, le aspettative erano molto elevate e si è visto cos’è successo dopo quella sconfitta, sembrava avessimo già perso il campionato. Bisogna stare sereni e tranquilli, all’andata c’è stata una partita da 0-0 che abbiamo perso per un errore e che invece avremmo potuto vincere, anche se non abbiamo avuto la solita qualità di palleggio”.
Il modo in cui nasce il terzo gol di Frosinone, da esterno a esterno, dev’essere una grande soddisfazione per l’allenatore…
“Io dai quinti pretendo tantissimo, perché oltre a fare la fase difensiva e lavorare a tutta fascia negli ultimi metri la loro corsa deve essere verso la porta e non verso la bandierina. Quindi se in fase di possesso uno dei due ha la palla l’altro diventa un attaccante, come in una sorta di 4-3-3. L’anno scorso Sernicola e Zanimacchia hanno fatto un lavoro straordinario creando l’impossibile e forse sono mancati solo nei numeri. Mi piacerebbe vedere queste situazioni qui, ma poi ci sono azioni come l’imbucata straordinaria di Vazquez per Vandeputte sul gol di Bonazzoli. Torniamo sul discorso dell’individualità e dell’intelligenza calcistica, che esaltano ciò che un allenatore ha in testa. Per Collocolo, come per Vazquez, non è cambiato niente rispetto all’anno scorso: quest’anno entrambi hanno uno score importante che invece l’anno scorso era diverso. Se cominciano anche a concludere e a fare qualcosa in più poi si possono mettere a bilancio dei numeri eccezionali”.
Ultimamente la Cremo ha recuperato diversi punti sullo Spezia. Guardate al terzo posto?
“Facciamo finta che non sia così. Pensiamo solo una partita alla volta, facendo la conta sia al fischio finale che al termine del campionato”.
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