TUTTO mercato WEB
Caserta ancora alla ricerca del 'suo' Catanzaro, ma il tempo stringe. A Bari serve la svolta
Dopo il biennio d’oro con Vincenzo Vivarini per nessuno sarebbe stato facile sedere sulla panchina del Catanzaro, a maggior ragione se il braccio di ferro fra club e dirigenza abbia allungato i tempi e costretto a operare sul mercato con ritardo rispetto ad altre squadre e dunque far partire anche la preparazione in un momento successivo. Alibi, assieme a qualche problema legato agli infortuni, che finora anno tenuto in piedi la panchina di Fabio Caserta che però ora è chiamato, in questa pausa, a dare una svolta alla stagione e soprattutto dare un’identità precisa alla squadra.
Finora infatti il Catanzaro ha cambiato molte volte veste senza però trovare quella adatta per far emergere le qualità di una squadra che stenta a mostrare quel gioco brillante che l’aveva contraddistinta in passato e che non può essere spiegato solo per gli addii di pezzi pregiati come Fulignati o Vandeputte. Caserta ha iniziato con un 3-5-2 di necessità vista l’iniziale coperta corta in avanti, passando poi al vecchio 4-4-2 con due esterni offensivi a centrocampo alternato a un 4-2-3-1 in assenza del bomber e trascinatore Pietro Iemmello per poi tornare sui propri passi nell’ultima di campionato.
Nessuno di questi moduli ha però permesso un cambio di passo deciso con Caserta che continua a fare e disfare alla ricerca di quello giusto che possa permettere ai giallorossi di spiegare nuovamente le ali per andare alla caccia di un posto nei play off e dare solidità a una panchina che scricchiola con il Bari alla ripresa che potrebbe essere decisivo per la permanenza o meno dell’attuale tecnico.
Finora infatti il Catanzaro ha cambiato molte volte veste senza però trovare quella adatta per far emergere le qualità di una squadra che stenta a mostrare quel gioco brillante che l’aveva contraddistinta in passato e che non può essere spiegato solo per gli addii di pezzi pregiati come Fulignati o Vandeputte. Caserta ha iniziato con un 3-5-2 di necessità vista l’iniziale coperta corta in avanti, passando poi al vecchio 4-4-2 con due esterni offensivi a centrocampo alternato a un 4-2-3-1 in assenza del bomber e trascinatore Pietro Iemmello per poi tornare sui propri passi nell’ultima di campionato.
Nessuno di questi moduli ha però permesso un cambio di passo deciso con Caserta che continua a fare e disfare alla ricerca di quello giusto che possa permettere ai giallorossi di spiegare nuovamente le ali per andare alla caccia di un posto nei play off e dare solidità a una panchina che scricchiola con il Bari alla ripresa che potrebbe essere decisivo per la permanenza o meno dell’attuale tecnico.
Altre notizie
Ultime dai canali
milanMilan, ottava vittoria di fila in A contro il Verona
serie cCavese, Maiuri: "Manca solo il risultato, ma potevamo anche pareggiarla"
fiorentinaRFV, La programmazione odierna: live fino alle 18:00
cagliariCagliari, Nicola: "Il Venezia è ultimo, ma sta facendo un ottimo gioco. E' un campionato competitivo"
interInter in missione: la squadra al fianco di Lautaro, obiettivo gol
romaLe probabili formazioni di Roma-Parma
pescaraGiorgini: "Esuberanza e ritmo contro qualità ed esperienza, questa sarà Pescara-Ternana"
fantacalcioLe probabili formazioni di Venezia-Cagliari
Primo piano