Brescia, Maran: "Budget incide, ma anche le idee. Sassuolo favorito, ma ce la giochiamo"

“Abbiamo gestito la sosta come volevamo, ma gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo e li dobbiamo accettare senza piangerci addosso. Sicuramente non ci saranno Bisoli, che ne avrà per alcune settimane, Galazzi, Moncini, Muca e Bianchi. Per il secondo e terzo le condizioni vanno valutate di volta in volta perché è difficile prevedere i tempi di recupero, mentre l’ultimo dovrebbe averne per poco”. Il tecnico del Brescia Rolando Maran parla così della situazione in rosa alla vigilia della sfida contro il Sassuolo: “Si è adattato bene al campionato, cosa che non succede spesso a chi retrocede e ha un’ottima rosa, ma le partite si giocano su tanti aspetti e noi dovremo essere più bravi di loro sull’applicazione, il sacrificio e il temperamento. Per come ho visto la squadra sono sicuro che non mancheremo in questo, arriviamo belli tosti alla sfida. Partite così sono una leva importante, il Sassuolo pochi mesi fa era in Serie A e viene valutata come la squadra favorita”.

Spazio poi al cammino della squadra in questo avvio: “Faccio fatica a dirmi soddisfatto perché voglio sempre conquistare qualcosa di più, in percentuale abbiamo fatto bene finora, ma teniamoci sempre uno step ulteriore da conquistare. - prosegue Maran come riporta Bresciaingol.it - Prima della prossima sosta ci saranno cinque partita, da affrontare con qualche giocatore in meno, ma con la personalità necessaria. Ho la netta percezione che la squadra voglia fare bene. Abbiamo grande rispetto dei nostri avversari, ma sappiamo che se giochiamo in un certo modo poi il risultato ci paga. Dove migliorare? Dobbiamo trovare continuità nei due tempi per tenere il campo e non subire la partita, ma certe nostre prestazioni sono state frutto anche degli stati d’animo nostri e loro”.

Infine un pensiero sui dati legati agli stipendi che vedono il Brescia molto lontano da Sassuolo, Cremonese, Palermo o Sampdoria: “Il budget incide sicuramente, ma incidono anche le idee e la programmazione di una società. Quando dico che dobbiamo essere bravi a 360 gradi intendo proprio che dobbiamo trarre il massimo da tutti. Purtroppo in un campionato incidono gli infortuni e lì non si può fare molto se non farsi scivolare via tutto con personalità e sfacciataggine. Io posso controllare chi va in campo e come entrerà in campo”.