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Sassuolo, Pierini: "Ho fatto una scelta di cuore, sono cresciuto qui e mi sento a casa"
Nicholas Pierini è stato l'ultimo colpo di mercato del Sassuolo targato Francesco Palmieri. Il giocatore classe '98 è tornato in neroverde e ha commentato così il suo ritorno ai microfoni di SassuoloChannel: "Il mio secondo arrivo a Sassuolo è stato come ho detto già via social tutto inaspettato, perché io ero in ritiro col Venezia che dovevamo giocare alle 18 contro il Torino. Ero in ritiro e alle 4:00 il mister Di Francesco ha ricevuto la notizia. Ho fatto una scelta di cuore perché io sono sono cresciuto qui, ho fatto tanti anni bellissimi e qua mi sento a casa e poi anche ovviamente per direttore che c'ho un occhio di riguardo e quindi sono venuto qua molto volentieri, entusiasta di fare un gran campionato".
Palmieri?
"Con Francesco Palmieri ho sempre avuto un rapporto speciale perché mi ha portato con lui, da quando arrivai dalla Spagna ai tempi, al Parma, poi col fallimento sono arrivato qui a Sassuolo con lui e mi ha aiutato tanto nel mio percorso di crescita, quindi sono riconoscente ed è stato uno dei fattori per il quale io sono tornato qui a Sassuolo".
Gli inizi?
"Io ho iniziato a giocare in Spagna semplicemente perché mio papà giocava in Spagna a Cordoba prima al Racing Santander e poi al Cordoba e son cresciuto come ragazzino là fino ai 14 anni, però già là capisci che è un calcio diverso perché già quando hai 9-10 anni ti iniziano a far muovere la palla, questo tiki-taka classico che ci ha insegnato la Spagna, come ha fatto vedere anche all'europeo".
Che Sassuolo hai ritrovato?
"Ho ritrovato un centro sportivo meraviglioso con infrastrutture incredibili, un centro sportivo da Serie A, anzi forse anche da Champions League, quindi questo è anche un aiuto fondamentale per noi giocatori per il discorso di recupero, di migliorarsi, di avere costanza anche nel lavoro.
Palmieri?
"Con Francesco Palmieri ho sempre avuto un rapporto speciale perché mi ha portato con lui, da quando arrivai dalla Spagna ai tempi, al Parma, poi col fallimento sono arrivato qui a Sassuolo con lui e mi ha aiutato tanto nel mio percorso di crescita, quindi sono riconoscente ed è stato uno dei fattori per il quale io sono tornato qui a Sassuolo".
Gli inizi?
"Io ho iniziato a giocare in Spagna semplicemente perché mio papà giocava in Spagna a Cordoba prima al Racing Santander e poi al Cordoba e son cresciuto come ragazzino là fino ai 14 anni, però già là capisci che è un calcio diverso perché già quando hai 9-10 anni ti iniziano a far muovere la palla, questo tiki-taka classico che ci ha insegnato la Spagna, come ha fatto vedere anche all'europeo".
Che Sassuolo hai ritrovato?
"Ho ritrovato un centro sportivo meraviglioso con infrastrutture incredibili, un centro sportivo da Serie A, anzi forse anche da Champions League, quindi questo è anche un aiuto fondamentale per noi giocatori per il discorso di recupero, di migliorarsi, di avere costanza anche nel lavoro.
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