
Rinaudo: "Il Sassuolo ha lavorato in silenzio e con umiltà. Cremonese e Palermo non hanno reso"
Leandro Rinaudo, ex difensore ed ex direttore sportivo fra le altre del Palermo, ha fatto il punto della situazione ai microfoni di TuttoB.com, soffermandosi sui temi caldi del campionato cadetto a poche giornate dalla fine della stagione regolare.
Direttore, il mezzo passo falso dello Spezia a Mantova quanto può incidere in chiave secondo posto? Ora sono tornati 7 i punti di distacco dal Pisa.
“Fatta eccezione per l’incidente di percorso con il Modena, il Pisa sta mantenendo un ritmo più costante dello Spezia. Credo che ormai, anche in virtù dell’entusiasmo dilagante che circonda la squadra di Pippo Inzaghi, i nerazzurri siano avviati a seguire il Sassuolo in serie A passando per la porta principale. Certo, nel calcio può sempre succedere di tutto, però vedo una situazione già ben delineata”.
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Juve Stabia grande rivelazione del campionato: in ottica playoff può essere la mina vagante?
“È una sorpresa clamorosa. Ogni anno in B c’è qualche neopromossa capace di fare cose straordinarie e la Juve Stabia è una di queste. Parliamo di una squadra intensa, ben costruita dal ds Lovisa e guidata da un allenatore che ha una visione tecnico-tattica molto importante. Credo che ai playoff la Juve Stabia potrà dare parecchio fastidio, non solo per i valori dei singoli giocatori ma anche per l’organizzazione di gioco e la fiducia che si è creata. Allo stesso tempo, però, squadre come Palermo, Spezia e Cremonese hanno dei giocatori che da un momento all’altro possono risolvere la partita; quindi vedo più queste formazioni favorite in chiave playoff”.
La mancanza di un attaccante da doppia cifra è il peccato originale della Cremonese?
“Diciamo che gli attaccanti li hanno anche presi, ma probabilmente qualcuno ha reso un po’ al di sotto delle aspettative… Però per la rosa allestita (in termini di qualità e profondità), gli investimenti sostenuti e il blasone della piazza, Cremonese e Palermo avrebbero dovuto lottare per vincere il campionato, al posto di Pisa e Spezia e con il Sassuolo. Nei playoff, comunque, potranno dire la loro”.
Trenta punti separano appunto il Sassuolo, neopromosso in Serie A, dal Palermo: un divario che rispecchia i valori delle due squadre?
“Il Sassuolo ha fatto un campionato strepitoso: la società ha lavorato in silenzio, con grande umiltà, riuscendo a trattenere alcuni giocatori che avevano richieste dalla Serie A (Laurienté, Thorstvedt, Boloca…). Il Palermo, invece, è stato costruito per vincere il campionato, ma ha fatto molta fatica e la sta facendo tuttora. Certo, i 30 punti di distacco non sono pochi… Tuttavia l'organico dei rosanero ha dei valori molto importanti e a gennaio è stato rinforzato con un mercato ‘di prepotenza’, in quanto i giocatori arrivati sono obiettivamente molto forti. Quindi, ribadisco, il Palermo potrà dire la sua ai playoff nella maniera più assoluta”.







