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Un'inchiesta tira l'altra: perché due procure indagano sullo stadio di Milano

Un'inchiesta tira l'altra: perché due procure indagano sullo stadio di MilanoTUTTO mercato WEB
© foto di www.imagephotoagency.it
giovedì 27 marzo 2025, 07:00Serie A
di Ivan Cardia

L’acquisto dello stadio Meazza e delle aree circostanti per 197 milioni di euro - come da valutazione dell’Agenzia delle Entrate - continua a sollevare perplessità. L’inchiesta sul futuro stadio di Milano è duplice: da un lato, la Procura di Milano ha avviato un’inchiesta al momento senza ipotesi di reato o indagati; dall’altro, la Procura della Corte dei Conti, guidata da Paolo Evangelista, indaga dal novembre scorso.

Al centro dell’attenzione c’è proprio la valutazione dell’Agenzia delle Entrate, che ha stimato il valore dello stadio in 73 milioni e quello delle aree limitrofe in 124 milioni. Cifre ridotte, si legge nella documentazione ufficiale, in virtù dell’obsolescenza dell’impianto e dalle condizioni dell’area: solo il Meazza ha subito un deprezzamento di circa 158 milioni.

La valutazione dei terreni è il tema all’attenzione dei pm, sia milanesi che contabili: il suolo è stato stimato poco oltre i 400 euro/mq, mentre la giunta comunale, a dicembre 2024, ha attribuito ai vicini terreni dell’ippodromo un valore superiore ai 600 euro/mq. Un altro punto critico riguarda le volumetrie edificatorie, influenzate dalla presenza della fermata della M5, che non può essere ceduta ai privati. Inoltre, la documentazione non chiarisce l’utilizzo della superficie lorda né fornisce una stima delle emissioni di CO₂.

Le due procure intendono far luce anche sulla prelazione concessa a Inter e Milan dal bando: per superare i club, altri offerenti dovrebbero necessariamente presentare un’offerta più vantaggiosa. E gli inquirenti - anche se la doppia indagine viene derubricata ad “atto dovuto” dal sindaco Sala e dalla giunta comunale - vogliono fare chiarezza sul rispetto della concessione da parte dei club, che giustifica determinati sconti.

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